Scuse di iIardi – Caso chiuso Vertice con i dirigenti: multa salata, quasi 200 mila euro Non perde la fascia, ma si pi

18 ottobre 2016 | 00:00
Share0
Scuse di iIardi – Caso chiuso  Vertice con i dirigenti: multa salata, quasi 200 mila euro  Non perde la fascia, ma si pi
Scuse di iIardi – Caso chiuso  Vertice con i dirigenti: multa salata, quasi 200 mila euro  Non perde la fascia, ma si pi
Scuse di iIardi – Caso chiuso  Vertice con i dirigenti: multa salata, quasi 200 mila euro  Non perde la fascia, ma si pi

tifosi spaccati   Curva contro e gli  altri  scrivono alla società

 L’evoluzione del caso Icardi anche su Instagram. Maurito, terminato il confronto con la società, ha pubblicato sul suo profilo un primo piano in maglia nerazzurra con la fascia al braccio. Un indizio chiaro del fatto che non sarebbe stato degradato. Solo che la decisione non era stata ancora ufficializzata. Così, all’attaccante è stato consigliato di rimuovere quella foto, sostituita peraltro con una di tutta la squadra. Una volta diffuso il comunicato Icardi ha nuovamente pubblicato l’immagine originale. Non è cambiata la frase a corredo, riferita all’Inter: «Sola non la lascio mai».

Mauro Icardi, 23 anni, attaccante argentino e capitano dell’Inter: finora 114 gare e 58 gol 

Attorno a Icardi si è creata una netta spaccatura anche tra i tifosi. Se la Curva ha definitivamente rotto con l'attaccante, il resto dei sostenitori nerazzurri, appare nettamente schierato dalla sua parte. Il primo assaggio lo si è avuto domenica pomeriggio allo stadio, con tre-quarti di San Siro che fischiava nel momento in cui gli ultras intonavano cori di insulti nei confronti di Maurito. Il tutto si è poi trasferito su internet, sui social e non solo. Ieri mattina, giusto per fare un altro esempio, è subito rimbalzata la notizia di una lettera/petizione scritta da alcuni tifosi interisti (e stando a quanto comunicato inviata in corso Vittorio Emanuele) per chiedere un passo indietro al club: «Chiediamo ai signori Ausilio Piero e Zanetti Javier Aldemar e alla società tutta di rivedere le posizioni espresse nel post partita di Inter-Cagliari. Noi amiamo veramente l'Inter e non vogliamo che simili atti minino il buon nome della squadra che amiamo», si legge nel testo. Ora si tratta di capire quello che accadrà giovedì sera a San Siro per Inter-Southampton. 

Dovrà pagare una multa salata, ma la fascia di capitano resterà sul braccio di Icardi. E' questa la decisione presa dall'Inter al termine del confronto con il giocatore, andato in scena alla Pinetina al termine dell'allenamento mattutino e durato poco più di un'ora. Oltre a Maurito, c'erano Zanetti, Gardini e Ausilio, ovvero il triumvirato che ha responsabilità dell'area sportiva. Il provvedimento, è stato ufficializzato alle 17.23 con un comunicato apparso sul sito. C'è voluta qualche ora, dopo che l'attaccante aveva già lasciato il centro sportivo, perché, per l'approvazione definitiva, il testo ha dovuto rimbalzare tra Cina ed Indonesia. Sia Suning sia Thohir, comunque, avevano già avallato le decisioni prese dai dirigenti operativi sul campo. Il dubbio, appunto, fino a domenica sera riguardava l'opportunità di arrivare ad una rimozione temporanea della fascia. Ma c'era il rischio di dare l'impressione di assecondare il volere della Curva, così, di comune accordo tra i tre dirigenti, si è optato per una linea differente. 

SCUSE A TIFOSI E SOCIETÀ. L'entità della multa verrà stabilita dalla Lega. Stando al contratto collettivo, può arrivare al massimo al 25% dello stipendio lordo mensile. Tenuto conto del contratto appena firmato da Icardi, il limite dovrebbe essere di poco inferiore ai 200 mila euro. In aggiunta, l'attaccante ha accettato di rimuovere dal libro le parti contestate dalla stessa società. Peraltro, essendo ormai esaurito, sarà sufficiente correggere le ristampe. Per concludere, ci sono state le scuse pubbliche nei confronti di tifosi e società, con ammissione dell'errore. «Tutto nasce da una pagina che probabilmente è stata buttata giù troppo d'istinto – ha spiegato Icardi, che evidentemente ha accettato di compiere un passo indietro e di chinare la testa – Una pagina dove alcuni toni sono inappropriati e sono davvero dispiaciuto che ci siano andati di mezzo proprio i tifosi dell'Inter. Mi scuso e mi impegnerò perché queste pagine non ci siano più. Ho accettato ogni decisione del club. In futuro cercherò di essere molto più attento, cosa che il mio ruolo nella squadra impone». Caso chiuso, insomma? E' interesse del club nerazzurro – che si è dimostrato poco tempestivo nel non leggere l'autobiografia almeno nel momento in cui è stata pubblicata – e di Maurito che sia così. Con la Curva, però, è probabile che non si vada oltre ad una sorta di tregua armata. La cancellazione delle pagine incriminate, infatti, spegnerà le contestazioni, ma lo strappo come è stato ribadito anche ieri dagli ultras nerazzurri non è ricucibile. 

WANDA E DIGOS. Nella vicenda non ha voluto intervenire Moratti («È un grande caos in cui non voglio entrare»), mentre Wanda Nara, moglie e manager di Icardi, ha atteso la sera per dire la sua. «Il problema è stato risolto: c'è stato un malinteso nelle traduzioni – ha spiegato ai microfoni di di Fox Sports Argentina – La fascia di capitano? È di Mauro, questo non si discute». La signora Icardi ha chiarito anche il giallo dell'aggressione al rientro a casa domenica sera: «Non è successo nulla, nessuno ci ha aggrediti né è successo qualcosa alla nostra auto. Siamo tornati a casa senza problemi». Ieri mattina, però, la Digos ha voluto comunque acquisire le immagini dell'impianto di videosorveglianza della palazzina. Stando alle ricostruzioni, sembra che i tifosi siano arrivati solo una decina di minuti dopo che Icardi aveva fatto rientro nella sua abitazione e che non siano mai entrati nella portineria, limitandosi ad un contatto con il custode. In ogni caso, la polizia continuerà a monitorare la situazione, che al momento viene ritenuta da seguire, ma non pericolosa. 

fonte:corrieredellosport