C’è spesso un pallone che rotola, nei lavori di Paolo Sorrentino, dalla sua splendida opera prima – L’uomo in più, del 2001, basato proprio sulla malinconica parabola di un calciatore – all’apparizione maradoniana nel suo ultimo lungometraggio (Youth – La Giovinezza). C’è tanto calcio anche in “The Young Pope”, la prima serie Tv firmata dal regista napoletano, che andrà in onda su Sky Atalantic (è già in preparazione la seconda stagione) a partire dal 21 ottobre, e di cui ieri sono state presentate le prime due puntate (su dieci). A fare da contraltare a Jude Law-alias Lenny Belardo, nella serie Pio XIII, primo papa americano, personaggio quanto mai contraddittorio e provocatorio, appassionato fumatore e giocatore di biliardo, è infatti il Cardinal Voiello, astuto Segretario di Stato, interpretato da un bravissimo Silvio Orlando, che scopriamo subito essere gran tifoso del Napoli: ha tre cellulari con le cover di Hamsik, Insigne e Higuain, come suoneria “Un giorno all’improvviso”, tradizionale canto dei tifosi azzurri, legge il Corriere dello Sport-Stadio e nei momenti di maggiore tensione si appella a San Pipita (durante le riprese non era naturalmente prevedibile il passaggio dell’argentino alla Juventus, e forse anche per questo Sorrentino ha recentemente dato del “traditore” al bomber). Interrogato a quale… santo il suo personaggio farebbe riferimento adesso, in assenza di Higuain, Orlando è sbottato, scherzando ma non troppo. «Non dovevate farmi questa domanda oggi – ci ha risposto – nel giorno della notizia del grave infortunio di Milik. Un colpo durissimo, però anche una lezione per i tifosi napoletani: troppe imprecazioni verso Higuain hanno prodotto, chissà, anche questo risultato. Concentriamoci invece sul nostro Napoli e sul suo punto di riferimento, Sarri».
Tra giochi di potere in Vaticano e suore che giocano a calcetto, colpisce la posa ieratica del giovane Papa, braccia spalancate e viso verso l’alto: «Mi sono ispirato alle foto di Pio XII a San Lorenzo, subito dopo il bombardamento del 1943 – ha ammesso Sorrentino – ma a Jude ho consigliato anche di pensare a come esulta Rooney…». Amen.
Fonte:corrieredellosport