Si blocca il rinnovo di contratto A gennaio confronto sul futuro della punta
Ferrero «Manolo lo riprenderei subito: bravo ragazzo e gran talento Deve solo sbloccarsi»
Il mese della verità. Gabbiadini si gioca presente e futuro. Trenta giorni per prendersi finalmente il Napoli, cosa che finora non è avvenuta, visto il deludente avvio di stagione e i soli due gol realizzati, uno in campionato e l'altro in Champions. Un vero e proprio bivio per Manolo, un mese decisivo: non può perdere quest'ennesima occasione, si gioca tutto in otto partite. Sotto contratto fino al 2019, si è registrata un'improvvisa frenata sul discorso rinnovo (per altri due anni): sembrava cosa fatta, invece l'operazione si è bloccata e a questo punto può concretamente saltare. Manolo con l'indisponibilità di Milik è l'unico attaccante centrale in rosa, quindi al momento indispensabile. Ma il mercato può dare sempre risvolti diversi e dopo questo mese, con le prossime otto partite tra campionato e Champions League, si farà il punto della situazione: a gennaio si deciderà il suo futuro, anche in base a quello che succederà nelle partite da qui a fine anno. Discorso da collegare anche ai tempi di recupero di Milik (e cioè con la sua disponibilità a tempo pieno) e con gli acquisti che verranno messi a segno: uno dovrà essere certamente effettuato, colpi che diventerebbero due nel caso in cui venga presa in considerazione l'ipotesi di partenza dell'ex attaccante della Sampdoria. Il bomber, triste in quest'ultima fase, costretto anche a lasciare il ritiro dell'Italia per un risentimento muscolare, a Castel Volturno prosegue nel lavoro differenziato e presto si unirà al gruppo, la sua presenza non è in dubbio per Udine. Partita in cui spera di esserci dal primo minuto ma dovrà ancora vincere il ballottaggio con il falso nove Mertens: già, perché Gabbiadini neanche dopo l'infortunio di Milik è stato sicuro di una maglia da titolare. Situazione indubbiamente non facile da sopportare a livello mentale. Nel Napoli di Sarri proprio non riesce ad essere decisivo, eppure Manolo di estimatori ne ha ancora parecchi, tra questi Ferrero, il presidente della Samp che gli ha confermato per intero tutta la sua stima. «Gabbiadini? Forse non sente la fiducia. Si aspettava di venire lì ed esprimere il suo rendimento a suon di gol e così non è successo, io lo riprenderei subito. Per me è un grande giocatore, un bravissimo ragazzo ma tutti vanno motivati, difesi, apprezzati, soprattutto chi fa i gol perché ha più responsabilità. È un fuoriclasse, quando lasciò la Samp non voleva andare a Napoli, perché parliamo di un ragazzo che allora aveva 22 anni», ha detto a Radio Crc. Tanti estimatori in estate per Gabbiadini anche all'estero, in primis i club di Premier League, Everton e West Ham (che potrebbero riprovare l'assalto a gennaio). Affari saltati per il no del Napoli che in precedenza a gennaio aveva rifiutato anche un'offerta del Wolfsburg per tenerlo da vice Higuain. Il club azzurro in avvio di questa stagione ha puntato ancora su di lui ma da centravanti con il modulo di Sarri ha avuto numerose difficoltà. Poche luci tante ombre in questi primi tre mesi e la pagina nera dell'espulsione di Crotone per fallo di reazione. Un feeling mai sbocciato con il tecnico azzurro e adesso si entra nel mese decisivo per Manolo anche in chiave futura: a gennaio si farà il punto e saranno aperti tutti gli scenari, anche quello di un'eventuale cessione. Sei partite di campionato e due di Champions League, si comincia a Udine alla ripresa dopo la sosta. Manolo ha fatto ritorno alla base da Coverciano per il leggero infortunio muscolare, terapie e riposo in questi primi due giorni, prevista a breve la ripresa della preparazione. Un'ultima chance, dovrà convincere Sarri ad affidargli una maglia da titolare. L'ultimo esame da non fallire prima delle valutazioni di gennaio sul futuro: a Napoli o altrove.
fonte:ilmattino