Con lui squadra imbattuta, 5 vittorie e solo sei gol subiti Senza di lui: 3 vittorie, 2 pari e 4 ko, con 14 reti incassate
Il calcio è passione pura e puro istinto, cuore e di pancia, e in certi frangenti riesce addirittura a regalare dinamiche simili a quelle dell'amore. Del tipo: ti accorgi del valore di una persona soltanto quando l'hai persa. E di un giocatore, magari di un difensore centrale, quando è infortunato e cominci a contare più gol e più sconfitte del solito: proprio come nel caso di Albiol. Raul. Il leader di una difesa in grande difficoltà sin dall'uscita di scena del signore in questione: ovvero, dai primi minuti della partita con il Benfica per un problema muscolare. Una collezione di errori e qualche orrore, dall'epoca, che sebbene manchi la prova contraria è comunque molto più vasta rispetto alla fase precedente al suo infortunio. Ecco perché, a questo punto, la notizia strappa la copertina: ieri Albiol è tornato ad allenarsi regolarmente dopo 40 giorni e a correre per ripresentarsi in campo con l'Udinese.
RECUPERO FONDAMENTALE. E allora, il recupero fondamentale: ben trovato señor Raul. Sorride Sarri, sorride il popolo azzurro: mugugni azzerati, nei suoi confronti, e ormai compresa fino in fondo l'importanza dell'uomo che viene dalla Comunità Autonoma Valenciana. Una rilevanza fondamentale per i meccanismi della comunità Napoli: al di là del valore del giocatore, che nell'ambito di un cammino costante può anche incappare in qualche incertezza, sono proprio gli automatismi della linea a quattro e della fase difensiva della squadra ad aver risentito della sua assenza. Nonché il rendimento di qualche compagno telecomandato e indirizzato dal leader del reparto.
CHE DIFFERENZA. Albiol, per la precisione, è rimasto in naftalina sin dalla partita con il Benfica. Sì, praticamente dalla prima di Champions al San Paolo: il suo infortunio, che il club azzurro ha definito testualmente, «elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra», lo ha infatti escluso dalla scena sin dal decimo minuto del primo tempo della passerella con i portoghesi. Da quel momento, i gol incassati sono stati 14 in 9 partite tra il campionato e la coppa, mentre precedentemente le reti contate dal Napoli erano state 6 in 7 gare. Totali con Albiol: 5 vittorie e 2 pareggi; senza Albiol: 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Di cui tre consecutive: Atalanta, Roma, Besiktas. Le prime senza Raul.
LUNGA ATTESA. Complessivamente, considerando che l'infortunio risale al 28 settembre e che il difensore azzurro è tornato in gruppo ieri (dopo un precedente tentativo), i giorni senza Albiol sono stati 41; 9, dicevamo, sono invece le partite saltate (6 in campionato e 3 in Champions, Benfica compreso). Un'attesa lunga, diventata poi spasmodica quando il Napoli, dopo una sola giornata, s'è ritrovato senza un'altra vertebra della colonna della squadra: Milik. In sintesi: potenziale offensivo diminuito, nonostante una grande produzione di gioco e occasioni, e maggiore vulnerabilità.
VERSO UDINE. Uno dei due problemi, e nella fattispecie quello difensivo, potrebbe quantomeno ridursi notevolmente con il rientro di Albiol: è questa la speranza di Sarri. Un rientro in grande stile, almeno nelle intenzioni, che potrebbe e magari anche dovrebbe concretizzarsi dopo la sosta: sabato 19 novembre con l'Udinese alla Dacia Arena. Sì, l'obiettivo dichiarato è questo: se anche nei prossimi giorni le risposte sul campo continueranno a essere positive, dopo il buon impatto di ieri, Raul tornerà al suo posto immediatamente. E in grande fretta.
fonte.corrieredellosport