Bagni rivela: offrii al Napoli Aubameyang per 13 milioni

7 novembre 2016 | 00:00
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Bagni rivela: offrii al Napoli Aubameyang per 13 milioni

«Basta con i nervi tesi E Reina si concentri»o va sostituito

Il brasiliano e il napoletano dietro Reina. Finora mai in campo Rafael e Sepe chiedono strada per loro una grande chance Entrambi reduci da stagioni difficili, cercano il riscatto

 Rafael non gioca da due anni L’infortunio a Swansea quando era al top

C'è preoccupazione ma anche ottimismo per il futuro. Il dibattito virtuale si concentra su tre temi in particolare. Si parte dalla flessione del Napoli, scivolato al sesto posto, e i possibili rimedi. Pierpaolo Marino, direttore generale del club di De Laurentiis dal 2004 al 2009, è chiaro: «Ci sono tante concause, dall'infortunio di Milik all'incidenza delle gare di Champions che sottraggono energie. In più qualche errore di presunzione, come l'approccio alla partita di Bergamo. Il rimedio è uno solo: vincere una gara importante per sbloccarsi, magari con un gol di Gabbiadini». «Al Napoli – dice invece Salvatore Bagni, pilastro della squadra tricolore nel 1987 – manca la fiducia che aveva lo scorso anno, crea molto meno di prima. È evidente che pesa l'assenza di un attaccante che partecipi anche alla manovra e l'errore grave è stato quello di non acquistare un'altra punta centrale che non è Gabbiadini». Di converso Emiliano Mondonico, tecnico azzurro nel 2001: «Il Napoli gioca benissimo ma esagera negli egoismi. Gli attuali attaccanti devono preferire il passaggio al tiro, in allenamento li sottoporrei ad allenamenti specifici, in modo che i calciatori tornino a giocare gli uni in funzione degli altri». Per Pino Taglialatela, ex portiere della squadra, «le prestazioni sono notevoli, il Napoli continua a proporre il miglior calcio della serie A. Senza Milik mancano i gol. Il rimedio è semplice: restare tranquilli, pensare che c'è tempo per risalire la classifica, sarebbe sbagliato demolire ogni cosa. Confido molto in Sarri, il miglior allenatore che c'è in Italia». «C'è un minimo di brillantezza in meno sostiene Delio Rossi oltre agli infortuni di Milik e Albiol. Questi momenti si superano stando uniti e continuando a credere nel proprio modo di giocare». Infine Gianni Improta, il Baronetto del Posillipo: «Il Napoli non è in flessione di rendimento, gli mancano solo i risultati e un bomber come Higuain. In più c'è qualche disattenzione difensiva di troppo». In questo senso, e siamo al secondo tema, Reina continua a subire gol incredibili. «È una questione di tensione spiega Taglialatela – che qualche volta è alta e altre è bassa. Pepe si trova sempre sotto pressione perché da lui ci si aspetta qualcosa in più, visto che ci mette sempre la faccia. Gli sbagli capitano, sul gol di Keita lo ha tradito anche un errore di posizione di Chiriches». Improta è più preoccupato. «Mi sto meravigliando perchè lo reputo tra i migliori in circolazione. Evidentemente l'età inizia a farsi sentire, i riflessi un po' appannati. Se iniziano a mancare forse si è nella parabola discendente della carriera». «Quando la squadra non gira di rimando Marino- probabilmente anche il portiere ne risente. Più conclusioni subisci e maggiormente gli errori si evidenziano. Tuttavia anche Buffon sbaglia, Reina non è certo il problema del Napoli». Evidenzia Rossi: «Il ruolo del portiere è delicato, Reina ha qualità importanti e verranno di nuovo fuori. Stia tranquillo e pensi a lavorare». Per Bagni è una questione mentale: «Non è il portiere che conoscevamo, lo vedo anche un po' meno sfrontato, meno sicuro di sé. Paga forse anche l'attaccamento notevole che ha mostrato per Napoli e per la squadra». Aggiunge Mondonico: «Il tiro di Keita era parabile ma a grandi portieri come lui capita di commettere qualche errore. Forse succede quando sei poco impegnato. Sarebbe folle metterlo in discussione». Infine, l'attrito tra De Laurentiis e Sarri. «Incide sicuramente sul rendimento – dice Marino – Sarri andrebbe sostenuto con entusiasmo e invece solo se si vince tutti sono con gli allenatori. L'intervento di De Laurentiis è stato sbagliato nei modi e nei tempi, non avrebbe dovuto dare consigli pubblici e esporre alle critiche Sarri per il caso Aubameyang». Su quest'ultimo Bagni rivela: «Insieme a Damiani lo avevamo portato al Napoli per 13 milioni nel primo anno di Benitez che non lo riteneva ideale per il suo gioco. Adesso ha una valutazione di 80 milioni. Non si può dire che sia tutto perfetto tra presidente e allenatore». Sostiene Mondonico: «Le tensioni tra i due possono infastidire ma non sono tali da incidere sul rendimento della squadra. Quando i risultati non vengono è ovvio che si perdano più facilmente la pazienza e la tranquillità». Netto Rossi: «Certe esternazioni andrebbero fatte tra quattro mura, ma forse De Laurentiis ha voluto in qualche modo dare una scossa all'ambiente». Di rimando Taglialatela: «Sono quelle cose che non devono verificarsi, tolgono serenità alla squadra, all'ambiente e al tecnico. C'è già un certo disamore della piazza, queste tensioni lo amplificano». Infine Improta: «Il presidente può permettersi di dire tutto, ma solo nelle sedi e nei modi opportuni. Al momento i due non parlano la stessa lingua».

fonte:ilmattino