Besiktas-Napoli: probabili formazioni e statistiche
L’allarme: i tifosi napoletani potrebbero essere stati contattati da quelli del Fenerbahce, «nemici» storici del Besiktas Gemellaggio ultrà, un incubo per la polizia
Saranno 450 i sostenitori azzurri: timori dopo le scintille dell’andata
Scendendo in campo contro i turchi Hamsik giocherà la sessantesima partita europea in maglia azzurra.Lo slovacco è sempre più il leader di questa classifica davanti aMaggio (47) e Juliano (39).apoli
Da stasera Reina sarà il settimo calciatore della storia del calcio europeo. Con la presenza di Istanbul il portiere,con 151 partite nelle coppe europee,stacca Carragher.Prossimo obiettivo le 159 partite di Giggs con lo United.
Maurizio Sarri riporta nell’undici titolare Manolo Gabbiadini, che proprio in Turchia ha debuttato in Europa con la maglia azzurra, segnando contro il Trabzonspor nell’Europa League 2014-15.
Probabili formazioni e statistiche di Besiktas-Napoli, match in programma stasera alle 18,45 per la quarta giornata del Gruppo B di Champions League.
BESIKTAS (4-2-3-1): Fabri; Beck, Marcelo, Tosic, Adriano; Atiba, Inler; Quaresma, Tolgay, Olcay; Aboubakar. All. Gunes
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Mertens. All. Sarri
ARBITRO: Mark Clattenburg (Inghilterra)
Il match di Istanbul tra Besiktas e Napoli sarà diretto dall’arbitro inglese 41enne Mark Clattenburg.Con Clattenburg il Napoli ha un precedente: Napoli-Villarreal 0-0,andata dei sedicesimi di finale di Europa League del 17 febbraio 2011,finita conl’espulsione di Aronica(doppia ammonizione) In pieno recupero e un gol annullato a Cavani.Arbitro Fifa a soli trent’anni, Clattenburg ha fischiato in Italia-Belgio degli ultimi Europei, match che finì 2-0 per la Nazionale azzurra all’epoca allenata da Conte. In carriera anche la direzione di Brasile-Messico, finale delle Olimpiadi di Londra 2012. Il suo ultimo arbitraggio in Premier League inManchester United-Burnley di sabato, finita 0-0, è stato aspramente criticato:Clattenburg ha negato un rigore apparso netto a Darmian,ha espulso Herrera e cacciato fuori anchel’allenatore dei Red Devils, Josè Mourinho
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Infortunato: Milik. Squalificati: nessuno.
Il Napoli si qualificherebbe per gli ottavi di finale in caso di vittoria e di pareggio nell’altra sfida del girone tra Benfica e Dynamo Kiev.
Il Besiktas è imbattuto da 12 gare interne consecutive, ovvero dallo scorso febbraio: da allora ha ottenuto 10 vittorie e 2 pareggi.
Prima di vincere a Napoli, il Besiktas aveva collezionato due pareggi e nove sconfitte in 11 confronti con le squadre della Serie A.
Nell'unica altra sfida in trasferta contro una squadra turca, il Napoli ha battuto il Trabzonspor con un 5-0 giunto negli ottavi dell’Europa League 2014/15. Nella gara d'andata vinta 4-0 in trasferta, Manolo Gabbiadini è andato a segno al debutto europeo, mentre Dries Mertens ha sbagliato un rigore nel finale.
La gara sarà trasmessa in diretta tv in esclusiva per gli abbonati di Mediaset Premium sui canali Sport (370) e Sport Hd (380), con possibilità di visione in streaming su pc, smartphone e tablet. Su Canale 5 verrà trasmessa Manchester City-Barcellona, in programma in prima serata. Stesso discorso per la partita della Juventus contro il Lione: il match si giocherà mercoledì 2 novembre alle ore 20.45 e non è prevista nessuna diretta in chiaro.
Il Napoli stasera gioca a Istanbul sapendo che non può perdere. Più o meno come a Torino, dove però ha perso. La differenza è che il campionato ha 38 giornate e la Juve deve tornare al San Paolo, la Champions ne ha solo 6 all’inizio e il Besiktas a Napoli c’è già stato e ha vinto. Nemmeno perdendo la squadra di Sarri sarebbe eliminata, ma dovrebbe poi battere la Dinamo Kiev e il Benfica a Lisbona per avere certezza degli ottavi. Ciò che deve evitare è ridursi all’ultima giornata per qualificarsi, proprio contro il Benfica, in Portogallo. E per riuscirci non deve perdere stasera in uno stadio pieno (41.000 spettatori) e molto caldo. «Io sono contento di giocare in un ambiente bello caldo – dice Sarri – anche perché so che il Napoli ha la personalità per reggere l’impatto con partite del genere. Lo ha dimostrato a Torino, dove non si è mai scomposto e ha messo in difficoltà la Juve più di quanto la Juve ha messo in difficoltà noi. Dobbiamo limare gli errori, questo è certo, ma abbiamo tirato in porta più di loro e solo a Palermo abbiamo rischiato poco quanto a Torino».
L’EQUILIBRIO. Pesa il 2-3 dell’andata, sarebbe stato sufficiente il pari per rendere tutto più agevole. Invece per Napoli-Besiktas si parla già come di una finale (citazione Callejon). «All’andata abbiamo commesso errori pesanti, anche se abbiamo creato tantissimo. Abbiamo perso spesso le distanze. Stavolta dovremo stare più corti e più raccolti e concedere meno spazio al palleggio del Besiktas. Poi sarebbe il caso di evitare errori tipo quello dell’1-2», il folle passaggio indietro di Jorginho, assist perfetto per la prima rete di Aboubakar.
LA LABBRATA. All’andata, Insigne ha sbagliato il rigore che avrebbe riportato subito, a inizio ripresa, il Napoli sul 2-2. Ma stasera Lorenzino sarà in campo, nonostante la sceneggiata dello Juventus Stadium per la sostituzione. A Sarri pongono la domanda con un finale che al tecnico piace poco: vi siete chiariti con Insigne, ci sarà una punizione aggiuntiva, magari starà fuori squadra…? «Io non mi devo chiarire con nessuno. Insigne ha fatto un errore grossolano, palese, ma è un ragazzo giovane e ci può stare, va preso per quello che è. Poi ha avuto un buon atteggiamento, la società è intervenuta, quindi stop, basta che non si ripeta. Se proprio devo dargli una punizione, gli do una labbrata come si dice da noi, uno scappellotto, ma lei mi parla di una vendetta personale e questo assolutamente no, primo perché non amo le vendette personali, secondo perché agisco sempre pensando al bene della squadra. E poi qui si tratta di cazzatine di un ragazzo giovane e un po’ superficiale». Centrato, colpito, affondato e rimesso in squadra.
LA DIFESA. Interessante e sentita è invece la difesa su Jorginho. «Sentirsi dire che deve dimostrare qualcosa, dopo quello che ha fatto l'anno scorso, mi sembra un po’ troppo. Se non sta giocando come lo scorso anno, il 75 per cento della responsabilità è della squadra. Inoltre, quest'anno, senza un attaccante centrale, Jorginho deve accorciare di più e lo costringono a corse un po’ più lunghe del normale. In fase difensiva, i due centrocampisti interni gli hanno dato meno aiuto dell'anno scorso, ha pagato colpe non sue. Per noi resta un giocatore determinante, non importante».
LA ROTAZIONE. Torna Gabbiadini e riparte la nuova rotazione di Sarri. «Sto entrando in un’età in cui perdo dei colpi e la nostra formazione dell’andata non me la ricordo. Mi ricordo però quella del Besiktas (e a fine conferenza la snocciola davvero, ndr). Cambieremo qualcosa rispetto a sabato, anche se ormai non so più quale sia il Napoli dei titolarissimi. Con la prossima sono 4 partite in 9 giorni, cambieremo ma non stravolgeremo». I nuovi stanno cominciando a persuaderlo. «L’anno scorso avevamo fatto una scelta diversa, attuando la rotazione in Europa League. In Champions è diverso. Ora però i ragazzi stanno migliorando e per noi è indispensabile farli entrare in squadra nel prossimo futuro. E’ una bella cosa vedere i progressi di tanti giovani, qualcuno è cresciuto a dismisura nel giro di poche settimane (il riferimento a Diawara pare scontato, ndr). Sono ragazzi da tutelare, devono alternare partite a riposo. Non come Callejon che ha l’abitudine a giocare».
IL TECNICO DEL BESIKTAS
Gunes: Attenti agli azzurri pressano come il Barça
C’è un passaggio nella conferenza di Senol Gunes, tecnico del Besiktas, uno dei due allenatori imbattuti in Turchia, che farà inorgoglire Sarri: «Anche se a Napoli siamo riusciti a bloccarla, è una squadra che pressa subito sul pallone come fa il Barcellona». E’ un pensiero che dà al Napoli un’immagine molto europea. Ma poi Gunes spinge in altre direzioni: «Il nostro obiettivo è la vittoria, vincere sarebbe perfetto. Quando la spinta dei tifosi ci accompagna in campo giochiamo meglio». Appunto, i tifosi. Stasera nel fantastico stadio del Besiktas (possibile che in tutta Europa non ce ne sia uno, di stadi, più brutto dei nostri? Il San Paolo prima impallidisce e poi arrossisce al confronto) il clima sarà rovente. Ovviamente è esaurito con 41.000 spettatori.
QUARESMA NON MOLLA. La squadra turca è seconda in campionato con 21 punti in 9 partite alle spalle dell’Istanbul Basaksehir che ne ha 23, è imbattuta come la capolista e non è mai stata sconfitta nemmeno in Champions. Ha perso per infortunio due giocatori importanti, l’ex interista (di passaggio) Caner Erkin che lo scorso 23 ottobre si è rotto il tendine d’Achille e resterà fuori 6 mesi e il talentuoso Talisca. Ma quanto a talento non mancherà quello di Quaresma, un giocatore per il quale Mourinho fece i capricci pur di averlo all’Inter convincendo alla fine Moratti, che lo pagò una cifra folle.
I COMPLIMENTI. Anche Sarri dice che non si fida affatto della qualità dei turchi, soprattutto dopo l’andata. «Qui a Istanbul dobbiamo imporre il gioco, contro avversari forti. Più dell’ambiente ci deve preoccupare la forza della squadra». Insomma, il clima fra gli allenatori è quello dello scambio dei complimenti. Semmai sono i precedenti che confortano il Napoli visto che il Besiktas non ha mai vinto in casa contro una squadra italiana in una competizione europea e ha perso 4 volte su 5 segnando appena un gol. Non solo, i turchi hanno perso 7 delle ultime 11 gare interne di Champions, con una sola gara senza subire reti.
fonte:corieredellosport michele de lucia