A un gol da Vojak, a due da Cavani, a cinque da Sallustro e re Maradona, il bomber del Napoli di tutti i tempi, con tredici reti in più. Hamsik con 102 gol è ormai vicinissimo al podio, sempre più nella storia azzurra il capitano che ha risollevato il Napoli nel momento più difficile contro il Besiktas con una vera magia. «Ora pensiamo alla Lazio», ha detto Marek un attimo dopo la fine della partita in Turchia. Messaggio chiaro quello del capitano: il Napoli non può proprio più perdere colpi in campionato e contro la formazione di Simone Inzaghi ha la possibilità di piazzare un sorpasso fondamentale per il rilancio in classifica e per rimettersi sulla scia di Juve e Roma. Quella di stasera al San Paolo sarà la partita numero venti per lo slovacco contro la Lazio: 3 gol, due in una sola partita, la doppietta realizzata nel 2-2 del 2008, rete decisiva del pareggio piazzata in pieno recupero nel suo primo campionato a Napoli, quando in panchina c'era Reja. Sempre più al centro del progetto: Marek è il passato, il presente e il futuro. Con Sarri è tornato se stesso, il tecnico toscano gli ha ritagliato su misura il ruolo nel quale riesce ad esaltare le sue qualità. Tocca un'infinità di palloni, l'ispiratore della manovra che appena ha possibilità di colpire lo fa senza pensarci su due volte, come in Turchia contro il Besiktas. Una rete d'importanza capitale per il Napoli che ha conservato il primato del girone (raggiunto dal Benfica) con un punto in più della formazione turca. Un gol che ha evitato la seconda beffa consecutiva al Napoli dopo quella dello Juventus Stadium firmata Higuain. «Con la Lazio dovremo ripetere la prestazione vista alla Vodafone Arena, continuiamo così e le vittorie arriveranno», ha scritto lo slovacco sul suo sito ufficiale. Marek ha cominciato solo una volta in panchina contro l'Empoli, poi sempre titolare. Soltanto Koulibaly, Callejon e Reina hanno un minutaggio maggiore (in campionato 909 minuti): al capitano però vanno aggiunte anche le presenze da titolare in Champions e i minuti in nazionale visto che la Slovacchia lo ha sempre chiamato ed è stato convocato anche per le prossime sfide di novembre (il match di qualificazioni mondiali dell'11 contro la Lituania e nell'amichevole del 15 a Vienna contro l'Austria). Un rendimento finora quasi sempre al top, salvo qualche parentesi sotto tono, un elemento decisivo per il modulo di Sarri, tanto è vero che il tecnico non se ne priva praticamente mai: lo slovacco è quello che dà equilibrio alla squadra, partecipa alla fase difensiva e accende gli attaccanti con assist e giocate geniali. Un giocatore universale, inseguito in passato da Juventus e Milan e attenzionato da club europei ma che ha scelto il progetto Napoli: il rinnovo in estate, intesa fino al 2021. Tanti record da battere, quello delle reti e quello delle presenze, in maglia azzurra è a 418, insegue Bruscolotti (511) e Juliano (505). Hamsik va a mille, dritto verso la Lazio, una partita quanto mai decisiva in questa fase, la sfida del sorpasso prima della sosta e del rilancio in classifica. Squadra scorbutica quella di Inzaghi, difficile da affrontare, ci vogliono gli elementi giusti per le letture chiave della partita e in questo senso il più importante dal punto di vista tattico è proprio Hamsik. Il punto di riferimento, come sempre.
fonte:ilmattino