Insigne insegue il primo gol. Ma senza assilli. «L'importante è stare tranquilli: sto facendo grandi prove e grandi assist ma il gol non arriva. Forse sono gli altri che non riescono a fare assist a me», dice con un sorriso Lorenzo a Radio Kiss Kiss e aggiunge: «Anche se non segno l'importante è che il Napoli vinca, poi può segnare anche Reina». A Udine però sarebbe più che mai importante il primo gol del napoletano visto che in attacco Sarri ha gli uomini contati con il forfait da considerare ormai praticamente certo di Gabbiadini (anche ieri per lui solo differenziato per l'affaticamento muscolare al polpaccio) e con buone notizie che riguardano invece Callejon, che è in via di completa guarigione dall'influenza e ieri ha svolto lavoro in palestra, anche se solo oggi verrà sciolto il dubbio in maniera definitiva (recuperato Hamsik, che si è regolarmente allenato). Lorenzo è reduce dai giorni vissuti con l'Italia di Ventura: è sempre un piacere far parte del gruppo azzurro, serve per il morale e tenere alta la tensione anche durante le soste di campionato. «Sono molto contento del ritorno nel gruppo della Nazionale e ringrazio Ventura che mi ha dato l'opportunità di giocarmi le mie chance: i ragazzi che ha chiamato sono bravissimi ed è importante per il futuro. Ora spero di fare bene col Napoli per continuare il percorso in Nazionale». Il presente è Udine, un campo diventato tabù per il Napoli che ha collezionato delusioni su delusioni negli ultimi anni: Insigne gioca a sinistra, anche se stavolta ha qualche chance in più del solito Giaccherini, che potrebbe rilevare Callejon a destra nel caso in cui lo spagnolo non dovesse essere al meglio. «Siamo tornati dalle nazionali e abbiamo lavorato carichi a duemila per fare una grande gara su un campo difficile: l'Udinese è in forma, e avremo il massimo rispetto per l'avversario, ma vogliamo vincere. Serve una grande prova per poi fare bene anche in Champions con la Dinamo Kiev». Con l'infortunio di Milik e l'indisponibilità di Gabbiadini, il belga Mertens è stato spostato al centro, da falso nove, e a sinistra è rimasto Insigne: non c'è più in questa fase il testa a testa per una maglia da titolare su quel lato. Il napoletano però ci tiene a sottolineare che il rapporto con Dries è ottimo. «Il dualismo tra noi? Lo vogliono creare altre persone, andiamo molto d'accordo e rispettiamo le scelte del tecnico. Mi ha fatto ridere quando s'è travestito da Insigne: gli diedi la maglia perché pensavo dovesse regalarla a qualcuno e invece il giorno dopo trovai la sua foto sul cellulare», confida il napoletano. Assenze a parte c'è bisogno di una sterzata in attacco, soprattutto in trasferta: numeri in questo senso deficitari rispetti a quelli del San Paolo, solo otto le reti messe a segno dagli azzurri fuori casa. «Sicuramente ci manca l'apporto in avanti di Milik, ma tutti stiamo dimostrando di saper costuire palle gol: creiamo tanto, questo è l'importante. Prima o poi la ruota girerà e arriveranno anche i gol. Dico ai tifosi di rimanere tranquilli e starci vicini, noi fino a Natale non molleremo di un centimetro, sia noi che il tecnico. Già ad Udine cercheremo di dare una gioia alla nostra gente». Una vittoria più che ma importante in questa fase per ricominciare bene dopo la sosta e soprattutto per recuperare posizioni in classifica visto che gli azzurri sono scivolati addirittura al sesto posto. «Il Napoli arriva carico alle prossime partite. Nelle ultime gare i risultati non sono arrivati ma le prestazioni sono state buone e non devono mai mancare. Anche se prendiamo gol e commettiamo qualche errore: penso che ci possa stare, siamo umani. L'importante è giocare sempre concentrati». Carica il Napoli e pensa più che mai al presente: del contratto se ne parlerà più avanti probabilmente all'inizio dell'anno nuovo. Ora l'obiettivo è giocare bene e vincere e possibilmente anche segnare.
fonte:ilmattino