Koulibaly stoccata al pipita- Perche’ si continua a parlare di Higuain

10 novembre 2016 | 00:00
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Koulibaly stoccata al pipita- Perche’ si continua a parlare di Higuain

Anche Koulibaly attacca il Pipita «Io non sarei mai andato alla Juve» 

Sabato prossimo affronterà il Sudafrica col suo Senegal nel match valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018,ma Kalidou Koulibaly ha il pensiero rivolto anche al Napoli.Il centrale senegalese ha rilasciato un’intervista ai microfoni di So Foot.E immancabile è stato un passaggio sul rapporto con Gonzalo Higuain e la sua partenza verso la Juventus.«È stata una sua scelta,ognuno fa ciò che vuole della sua carriera.Ciò che è strano è che sia andato via senza dire nulla a nessuno.Io al suo posto nonl’avrei fatto».Poi un passaggio sulla città di Napoli.«Prima di arrivare sentivo i soliti cliché sulla mafia,la sporcizia,ma quando poi sono arrivato in città la mia visione è completamente cambiata.La città è stupenda e mi piace tanto.Amo camminare sul lungomare con mia moglie e mio figlio,tutti i  napoletani amano lavita e sono molto disponibili».

Il tempo passa, ormai è quasi Natale, ma il caso-Higuain e il triangolo Napoli-Pipita-Juve continuano a tenere banco. Dalla Spagna all'Africa, passando per la Francia, questa volta ad affrontare l'argomento ci hanno pensato José Maria Callejon e Kalidou Koulibaly, impegnati nella preparazione delle gare di qualificazioni al Mondiale 2018 con la Spagna e il Senegal in programma sabato rispettivamente con la Macedonia e il Sudafrica. La vita azzurra e quella con la Nazionale sono il clou, certo, ma il tema Higuain è ancora molto caldo.  

NOBILTA' E ONESTA'. E allora, innanzitutto Callejon. Convocato per la seconda volta consecutiva dal Ct della Roja, Lopetegui, e in questi giorni al lavoro sui campi de Las Rozas di Madrid. Città condivisa con il Pipita prima ancora di ritrovarsi a Napoli, ai tempi del Real: «Come va con Higuain?», gli chiedono ai microfoni dell'emittente radiofonica spagnola, Onda Cero. E lui: «Bene». Antefatto: la domanda, probabilmente, è legata alla questione dell'abbraccio di Gonzalo non ricambiato dal collega allo Juventus Stadium dopo Juve-Napoli, o quantomeno non inquadrato dalle telecamere, e della successiva precisazione del club azzurro: «Callejon lo ha abbracciato». A Onda Cero incalzano: come andava con lui prima della partenza? «Prima della partenza bene», continua Callejon. «Poi il suo passaggio alla Juve non è stato accettato dalla gente: i tifosi sono caldi, appassionati, tengono molto alla maglia e al fatto che tu sia onesto, nobile».  

REAL NAPOLI. Archiviata la parentesi, tutto sull'esperienza azzurra: «Sono molto felice per il mio momento personale e professionale. Lasciare il Real Madrid non è stato facile, era il mio sogno, ma ho pensato che fosse giusto cambiare per trovare maggiore continuità: ho scelto Napoli proprio per questo e perché volevo sentirmi importante. Ancelotti? Non ho avuto modo di parlare con lui, all'epoca, e neanche mi sono sentito danneggiato dal rapporto con Mourinho: ero in vacanza e Benitez mi mandò un messaggio, e così decisi di seguirlo perché era un grande progetto. E' stata la scelta giusta: a Madrid ho lasciato il cuore, ma a Napoli sono cresciuto tanto». Finale dedicato a Reina, suo compagno azzurro e di Nazionale: «Siamo inseparabili».  

"STRANA COSA". Anche Koulibaly, intervistato dal mensile francese So Foot Club, parla della sua esperienza azzurra. Nonché di Higuain e del passaggio alla Juve: «Cosa penso di questa storia? Beh, è stata una sua scelta, ognuno fa ciò che vuole della propria carriera. Quello che è stato strano, però, è che sia andato via senza dire niente. Io non l'avrei fatto». Da quando è a Napoli, invece, di passi avanti ne ha fatti eccome: «Con Sarri e i suoi metodi specifici per la difesa sono migliorato molto: francamente non ha niente a che fare con la preparazione che facevamo con Benitez, ma non ho nulla da dire in merito al suo modo di lavorare». 

fonte:corrieredellosport