NA 24/11/16 -Riprendono gli incontri culturali al Salotto Cerino.
Giovedì 24 novembre, ad intrattenere i convenuti, lo storico Vincenzo Cuomo, che, in occasione delle prossime feste di Natale, ci ha parlato della “Storia ed evoluzione del Presepe nei secoli”.
Prima, come al solito l’introduzione con un brano classico di Scarlatti eseguito dal maestro Antonio Buhne, poi la lettura di una poesia di Salvatore Cerino e una di Giulio Genoino, entrambe sul tema del Natale.
In breve, il prof. Cuomo ha così esordito: “ L’arte di rappresentare la nascita di Cristo, in una dimensione quasi fiabesca, in equilibrio tra realtà e misticismo, ovviamente non in senso iconografico bensì plastico e scultoreo, affonda le sue origini nei primi secoli del nostro millennio. Fu voluta nell’intento di servire, sia come insegnamento religioso, sia come immediata e visiva comunicazione alle masse del grande Mistero della nascita del Salvatore. Spesso si è sostenuto che fu una creazione di San Francesco d’Assisi. Oggi, alla luce di nuovi studi e scoperte, si tende invece ad affermare che tali raffigurazioni all’epoca già risultavano essere presenti da tempo presso molte chiese cristiane, per rafforzare l’immagine del grande Evento nella notte di Natale” “ Tra i Presepi più antichi pervenuti fino a noi, degno di nota – anche se purtroppo non appare in uno stato si conservazione ottimale – è quello custodito nella Basilica di S.Maria Maggiore in Roma., opera di Arnolfo di Cambio. Nel ‘300 e fino alla metà del ‘400, il tema della Natività riscosse grande interesse tra i pittori che realizzarono un gran numero di raffigurazioni. Furono poi create statue in legno a grandezza d’uomo che oggi possiamo ammirare nella Chiesa S.Maria del Parto a Mergellina. Alla fine del ‘600 non si realizzarono più pastori in legno. Al posto del legno, fu adoperata la terracotta. Nel 1734 Carlo di Borbone mostrò grande attenzione all’arte presepiale che favorì il proliferare di botteghe artigiane. Anche Maria Amalia di Sassonia affascinata da quest’arte, collaborò nel confezionare abiti di seta finemente decorati con trine per vestire i pastori. Tra i più importanti artisti che realizzarono Presepi nel ‘700 ricordiamo il Sammartino, Salvatore di Franco, Angelo e Giacomo Viva , e tanti altri. ….Oggi, la tradizione non si è affievolita! L’uso di realizzare Presepi, grandi, piccoli, o anche solo simbolici, si è continuata a diffondere presso tutti i popoli cristiani del mondo. Nella notte di Natale non vi è chiesa o casa che non abbia il suo Presepe. I pastori dei tempi moderni, ben disegnati, ben realizzati, sono solo dei sacri simboli tesi ad intenerire i cuori, addobbare misticamente per il giorno del grande Evento e ricordare al genere umano la nascita di un Dio fatto uomo.”
Doveva essere presente il chitarrista Gianni Festinese che, purtroppo, per un’improvvisa febbre influenzale, non è potuto essere presente. E’ stato sostituito, con non meno bravura, da Antonio Buhne, che oltre ad eseguire brani natalizi in armonia con la conferenza, ha deliziato i presenti con alcune canzoni classiche napoletane, augurando a tutti un sereno Natale.
Assunta Cerino/Alberto Del Grosso