NA 27/11/16 presso Salotto Scognamiglio pres.libro “Mangio solo cioccolato fondente”

30 novembre 2016 | 00:00
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NA 27/11/16 presso Salotto Scognamiglio pres.libro “Mangio solo cioccolato fondente”
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NA 27/11/16 presso Salotto Scognamiglio pres.libro “Mangio solo cioccolato fondente”
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Giuseppe Scognamiglio scrive:

Ringrazio Rosa Leone presidente del l'associazione G R.E. che ha presentato presso il mio salotto la prima tappa di Cultur Show la serata si e svolta all'insegna della cultura toccando tutte le corde di cui essa dispone. La psicologa Maria Grazia Chiappetta l'On. Prof. Guido Milanese psicoanalista ed Elisabetta De Sio autrice del libro (Mangio solo cioccolato fondente) sono stati i relatori. Poi il siparietto :hanno declamato le loro poesie Lina Gubitosi, Rita Cottone, Assunta Filardi, Liliana Fiocca, Fausto Marseglia e Rosa Leone anche poetessa oltre a giornalista. Maria Grazia Longobardi ci ha deliziato con le sue storie rimate. Poi il canto lirico che ha visto protagonisti Fiorella Sepe, Assunta Bonetti ed il sottoscritto. L'attore di teatro Claudio Lardo ci ha proposto alcuni monologhi nonchè letture di brani tratti dal libro della autrice del libro presente. Enzo Guariglia eclettico Showman nonchè;conduttore della serata bravo imitatore. Sala gremitissima da pubblico attento e competente. Presente in sala il giornalista Alberto del Grosso il cameramen Davide Guida per le riprese t. v

Trama del libro:

“Mangio solo cioccolato fondente narra la storia tormentata di Amelia una donna segnata dal perpetuo conflitto tra maternità e carriera. Cinquantenne sposata affermata nella professione. Amelia analizza due eventi che hanno fortemente caratterizzato la sua esistenza in aborto volontario e uno spontaneo messi a confronto con cruda lucidità. Allo stesso tempo i due episodi sono affrontati dalla protagonista del romanzo con gli occhi teneri di una madre mancata vuoi per scelta vuoi per destino il naturale corso degli eventi ostacolano la riuscita. Fanno da sfondo i rapporti con i genitori, la sorella il compagno di vita gli amici. Tutti assumono una connotazione propria giocando un ruolo importante nella vita della donna. Le situazioni sono filtrate dagli odori e dagli aspetti cromatici della presenza costante del cibo, che sembrano condividere il dramma del personaggio principale assorbente il dolore attutendone in parte i colpi. Non di minore importanza Napoli città dove Amelia vive e lavora che quasi appare sofferente con lei subendo i pugni di due aborti stranamente simili tra di loro. Introspezioni ed emozioni si fondono per lasciare il posto ad una speranza di serenità interiore.”

Pubblicato da Alberto Del Grosso

Giornalista Garante dei Lettori

del giornale Positanonews

Nota: A breve inseriremo anche flash audiovideo dalla serata.