Napoli assalto alla Lazio – vietato sbagliare – Stasera ore 20,45
Gli azzurri cercano il rilancio dopo la sconfitta di Torino e i tre ko nelle ultime 5 partite
Napoli-Lazio al San Paolo alle ore 20,45 per l'anticipo della 12esima giornata di Serie A.
Dirige il match l'arbitro Damato di Barletta.
"Siamo pronti per la sfida, la Lazio è davanti a noi ma vogliamo vincere per scavalcarli di nuovo". E' Dries Mertens a lanciare la sfida del Napoli ai biancocelesti in vista della sfida di stasera al San Paolo.
Contro la Lazio la notturna numero 181 al San Paolo nell’era di DeLaurentiis alla presidenza del club azzurro.Dal 2004 ad oggi sotto i riflettori del San Paolo 117 vittorie,44 pareggi e 19s confitte con 365 gol segnati e 161 subiti
Sarà la quinta partita contro la Lazio per Sarriche in casa ha battuto i biancoazzurri due volte su due:Empoli-Lazio 2-1 nel novembre 2014 e Napoli-Lazio5-0 il 20 settembre ‘15 .All’Olimpico, invece,’è lo 0-4 subito dall’Empol iil 12 aprile 2015.
Reina e Callejon convocato da Lopetegui per le prossime due partite dellaSpagna.Le furie rosse saranno impegnate il 12 novembre a Granada contro la Macedonia (match di qualificazioni Mondiali) e nell’amichevole del 15 contro l’Inghilterra a Wembley.
Stasera Jorginho potrebbe tagliare il traguardo delle sue prime cento presenze in A.Il centrocampista italo-brasiliano ha giocato 18 partite in A con ilVerona e 81 col Napoli.In A ha segnato 7 gol,con 5 rigori,tutti con il Verona.In azzurro due sole reti,ma in coppa Italia.
Sono 23 le marcature multiple nella storia di Napoli-Lazio,17 degli azzurrie 6 degli ospiti.Un solo poker,del laziale Busani nel 3-5 del 3 gennaio 1937.Quattro le triplette, tutte degli azzurri,una di Maradona,due diCavani e una di Higuain.
A tavolino due delle sedici vittorie della Lazio a Napoli,il 9febbraio del 1941(multa di 500 lire e squalifica del campo per una giornata) ed il 7 gennaio 1979 (due giornat ed isqualifica del SanPaolo,poi ridotte ad una).
Obiettivo Inzaghi: «Vogliamo restare davanti agli azzurri» A centrocampo il tecnico ritrova dal primo minuto l’argentino Biglia:«Nel suo ruolo è il migliore in Italia»
La sfida del San Paolo «Ho studiato il 4-3-3 di Sarri e ho preparato alcune contromosse il modulo? Decido oggi
Domani è un altro giorno: certo, ma quale, come? La Juventus è a sette punti, la Roma a tre, davanti c’è già la ressa e sulla strada che (ri)porta in Champions una fila lunga così. Buona sera, Napoli: ma guardandosi negli occhi, e dunque tenendoli spalancati, affinché si guardi lontano e s’intuisca che non c’è più tempo (né punti) da perdere: «Niente scherzi, bisogna vincere: Immobile è fortissimo e spero che ricordi le sue origini. Ma noi vogliamo i tre punti». Ci vuole sale in zucca, fosse pure quella di Halloween, e accendersi un cero per illuminarsi il cammino: Napoli-Lazio, siamo al braccio di ferro, alla possibilità del controsorpasso, che una squadra a trazione anteriore insegue, lasciandosi trascinare dalla gaia espressione di Mertens, centravanti per modo di dire falso e nelle movenze autentico, perché verrà chiesto a lui di provare a sfondare nel mezzo, con Insigne e Callejon come paggetti che si danneranno sulle corsie.
LA SVOLTA. La Juventus non ha lasciato tracce, così ha detto Istanbul e la reazione d’una squadra che non ha mostrato soltanto carattere ma anche il suo splendore, che a tratti – per i venti minuti iniziali soprattutto – è stato contagioso: è da lì che si riparte, perché squadra che perde non necessariamente si cambia, soprattutto se diverte, crea occasioni e lascia in Mertens quel senso di leggerezza (ma di consapevolezza) che su Mediaset Premium viene sostenuta dai contenuti dialettici: «Siamo vivi e si vede. Il lavoro di Sarri ha costruito una squadra che ha una sua tendenza, quella di giocare all’attacco, come la natura dei calciatori richiede. La gente chiede spettacolo e gol e noi ne abbiamo offerto. La Lazio sta attraversando uno straordinario periodo, però noi vogliamo vincere e il talento per farlo non ci manca».
LA CARICA. Si riparte dal tridente, ovvio, da quelle certezze che in un anno hanno creato l’effetto-Sarri, dalla manifestazione di bellezza che s’è percepita anche nei momenti bui, dalla tendenza d’un gruppo che, senza Milik, non riesce a coinvolgere Gabbiadini e che per la circostanza, nonostante i ballottaggi serratissimi, dovrebbe affidarsi ancora a Callejon-Mertens-Insigne, cuccioli giganteschi con cui disegnare trame e sogni. «Noi vorremmo vincerle tutte». Questa, prima di ogni altra: perché arriva a sette giorni dalla sconfitta con la Juventus, perché deve servire per restare in scia dei campioni d’Italia e nel gruppone che si aggrappa alla Champions, perché può avere il valore di tranquillizzare De Laurentiis nella sua versione-provocatore, «sponsor» (però con rispetto) d’un rombo nel quale il Napoli ha smesso di credere un anno fa, proprio alla vigilia della gara con la Lazio.
I CAMBI. Da Torino a Istanbul e poi alla Lazio: la terza partita in sette giorni induce a riflettere, ad aprire il libro bianco nel quale Sarri conserva ogni (apparente) dettaglio: le pettorine della vigilia restituiscono qualche chanches a Gabbiadini, però è anche vero che Mertens, dall’altra parte, fa la punta centrale contro una difesa che può apparire come quella da opporre alla Lazio, alla sua rapidità di calcio e di pensiero. Si gioca sul filo delle percentuali minime: il belga ha il 51%, il resto rimane al bergamasco; Callejon è intoccabile e Insigne lo rimane, nel caso in cui nel cuore dell’attacco ci vada Mertens. In difesa, Hysaj non si tocca, né Ghoulam sembra soffrire la concorrenza di Strinic ed al fianco di Koulibaly, che non ha saltato un minuto, può scaldarsi Chiriches. E poi nell’epicentro del match, la corsa di Allan, la classe di Hamsik ma i muscoli, la geometria, la sfrontatezza di un Diawara che ha diciannove anni avanza nella penombra d’un momento con la spavalderia riconosciutagli da Sarri: «Non so dove cominci l’incoscienza e dove la sua personalità». Stasera è un altro giorno, mica domani…
Le 73 edizioni di Napoli-Lazio
tra serie A, serie B e Coppa Italia
33 vittorie del Napoli
24 pareggi
16 vittorie della Lazio
111 gol del Napoli
76 gol della Lazio
L'ultima vittoria del Napoli
5-0 il 20 settembre 2015
14’ p.t. Higuain, 35’ p.t. Allan, 2’ s.t. Insigne, 14’ s.t. Higuain, 34’ s.t. Gabbiadini
L'ultimo pareggio
0-0 il 19 novembre 2011
L'ultima vittoria della Lazio
2-4 il 31 maggio 2015
33’ p.t. Parolo (L), 46’ p.t. Candreva (L), 10’ s.t. e 19’ s.t. Higuain (N), 40’ s.t. Onazi (L), 47’ s.t. Klose (L)
Michele De Lucia in collaborazione corrieredellosport e mattino