Falli commessi: 18
Fuorigioco fatti: 1
VIRTUS ENTELLA (4-3-2-1): Iacobucci 6,5; Iacoponi 5,5 Pellizzer 6 Benedetti 6 Keita 6; Belli 5,5 (39′ st Beretta sv) Gerli 5,5 Palermo 6 (30 st Sini 5,5); Moscati 6 Tremolada 6,5 (26′ st Diaw 5,5); Caputo 5,5 A disp.: Putoriere, Di Paola, Mota, Baraye. All.: Breda 6
Falli commessi: 22
Fuorigioco fatti: 3
ARBITRO: La Penna di Roma 6
Guardalinee: Gori e Tardino
Quarto uomo: Piccinini
MARCATORI: 30′ st Pisano
AMMONITI: Iacoponi (E), Fossati (V), Bessa (V) per gioco falloso.
NOTE: Spettatori 12.342, incasso euro 114.375,23. Abbonati 10.196 per una quota di euro 93.427,67. Angoli: 6-0 per l’Hellas Verona. Rec: pt 0’e st 3′.
L’Hellas Verona si riprende la testa della classifica, e lo fa scuotendosi di dosso le vertigini con una prestazione di nuovo convincente, sempre alla ricerca di un vantaggio che sembra sfuggire di un soffio. Fino all’incornata di Pisano, fresco di rientro dal turno di squalifica, che porta in dote punti pesantissimi, in attesa di chiudere l’anno contro il Carpi.
TANTO VERONA. Nel primo tempo, i padroni di casa si buttano in avanti per cercare di muovere subito il risultato. Decidono ritmi e modi di gioco, battendo soprattutto la fascia di sinistra e si presentano davanti a Iacobucci almeno cinque volte. Prima con Bessa, che sguscia in area di rigore e calcia debolmente in porta, poi con Valoti, che si trova fra i piedi una palla perfetta servita da Pazzini, ma la manda dritta fra le braccia di Iacobucci. L’Entella, in soggezione sull’erba del Bentegodi, opta per una strategia attendista e si acquatta nella propria metà campo in attesa di ripartire. Ma cade spesso nella trappola del fuorigioco e non riesce mai a mettere paura. La prima zampata dei liguri arriva su calcio di punizione, con un batti e ribatti che confonde la difesa del Verona e culmina nello stacco di Moscati. A pochi minuti dallo scadere, Valoti centra il palo esterno.
SCOSSA.Nella ripresa l’Entella prova a spingere su Caputo, ma è Moscati che sfiora il gol. Gelido Nicolas nell’aspettare il momento giusto per intervenire e parare col corpo. È il segnale di scossa, per il Verona. Cresce il gioco, cresce il nervosismo, e alla mezz’ora i gialloblù si mangiano un’occasione decisiva su calcio d’angolo. Battuta morbida di Romulo, salta Ganz, Iacobucci si ritrova la sfera fra le mani. Ma un altro calcio d’angolo, battuto sempre dall’ex Juve, a mettere sulla testa di Pisano il gol della liberazione per il Verona. Pisano sale oltre il neo entrato Diaw e batte un incolpevole Iacobucci. È ancora Romulo a mangiarsi il possibile raddoppio, ma quando La Penna decide che può bastare, tutto il Bentegodi si sfoga in un grido liberatorio. Il Verona è di nuovo il primo della classe.