AGEROLA-SHOCK, FALSI FINANZIERI SEQUESTRANO UN IMPRENDITORE

18 dicembre 2016 | 11:34
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AGEROLA-SHOCK, FALSI FINANZIERI SEQUESTRANO UN IMPRENDITORE

Notizia shock che arriva da Agerola.

Un gruppo di malviventi si è travestito da finanzieri e ha prima rapinato e poi sequestrato un imprenditore locale. Quest’ultimo, titolare di un’azienda casearia di Bomerano, è stato rapinato di 40 mila euro circa, il tutto nella mattina presto di ieri: alle ore 7, due uomini vestiti da finanzieri, fingendo una perquisizione, si sono fatti accompagnare a casa sua e hanno costretto l’uomo ad aprire la cassaforte. Dopo, non bastasse, hanno anche sequestrato l’uomo: l’imprenditore, infatti, è stato abbandonato a Caserta. E’ stato poi lui stesso ad avvertire i Carabinieri: sono scattate ora le indagini.

      Caccia ai banditi fra Agerola Costa d’ Amalfi e Castellammare di Stabia. Impegnati da Salerno e Napoli e per tutta la Campania le forze dell’ ordine

E’ caccia ai due banditi che ieri mattina travestiti da finanzieri hanno sequestrato e rapinato un noto imprenditore caseario di Agerola. Una mattinata da incubo quella vissuta dalla vittima del sequestro. Intono alle 7 di ieri come tutti i giorni l’uomo è uscito di casa per andare a lavoro. Sotto casa ha trovato due persone con le pettorine da Finanzieri che gli hanno detto di rientrare e che avrebbero dovuto compiere una perquisizione  su delega per un’indagine in corso. Ma una volta  entrati sotto la minaccia delle armi gli hanno intimato di aprire la cassaforte. L’uomo, un 52enne che abita nella frazione di Bomerano, era solo in casa perché il resto della famiglia era già al lavoro, ha dovuto esaudire le richieste dei due banditi che hanno razziato soldi e gioielli per un valore di 40mila euro. Poi per evitare che potesse chiedere aiuto, sempre sotto la minaccia delle armi, lo hanno fatto salire in auto e si sono allontanati. Lo hanno riladciato dopo circa un’ora e mezza a Caserta dopo l’imprenditore ha chiamato i familiari per farsi raggiungere e i carabinieri di Castellammare. Ora i militari della compagnia stabiese stanno visionando le immagini delle telecamere (quelle pubbliche non esistono) di esercizi privati o banche poste lungo il tragitto e quelle lungo l’autostrada per individuare la targa dell’auto ( ma è molto probabile che sia rubata) e se da qualche frame si riesce a risalire all’indentità dei due banditi.