Falli commessi: 10
Fuorigioco fatti: 2
ASCOLI (4-4-2): Lanni 6,5; Almici 6 Augustin 5,5 Mengoni 6 (22′ st Gigliotti 6) Mignanelli 6; Orsolini 6 (22′ st Bianchi 6) Cassata 6,5 Giorgi 6,5 (44′ st Paolini sv) Felicioli 6; Cacia 6,5 Gatto 5. A disp.: Ragni, Pecorini, Jaadi, Manari, Cinaglia, Favilli. All.: Aglietti 6
Falli commessi: 15
Fuorigioco fatti: 5
ARBITRO: Rapuano di Rimini 5,5
Guardalinee: Raspollini e Rossi.
Quarto uomo: Balice.
AMMONITI: Lucioni (B), Almici (A), Cassata (A), Mignanelli (A).
NOTE: spettatori 7.724 (di cui 4.733 abbonati). Angoli 11 a 3. Rec.: pt 0′,st 6′
Il Benevento sbatte contro il muro eretto dall’Ascoli e non riesce a cogliere i tre punti che gli sarebbero serviti per agganciare il Frosinone in vetta. Partita pressoché a senso unico quella andata in scena al Vigorito, che con un pizzico di fortuna in più i giallorossi avrebbero potuto far propria. Nella ripresa l’Ascoli si è difeso con i denti e ha risposto con determinazione a ogni azione offensiva dei padroni di casa.
ASSETTI E STRATEGIE. Baroni rivede l’assetto e torna al 4-2-3-1 assegnando a Cissè la corsia di sinistra. Aglietti ordina di chiudersi a riccio sulle avanzate degli avversari e di rispondere in contropiede. Il Benevento ha un maggior possesso palla e alla lunga le occasioni pendono dalla sua parte. La più clamorosa arriva al 27′: Cissè fa a sportellate con Augustin nella lunetta, poi cede a Ceravolo che non ci pensa su due volte e in diagonale coglie un clamoroso palo. Sulla ribattuta ancora Cissè a porta vuota manda alto. E’ il momento migliore dei sanniti che 2′ dopo sfiorano il gol. Il tiro di De Falco da fuori sembra sbilenco, ma sbatte sul tacco di Ceravolo e spiazza Lanni: il pallone esce beffardo di qualche centimetro. E’ improvviso il guizzo al 40′ di Ceravolo: due avversari saltati in velocità prima che Augustin entri senza ritegno sulle sue gambe. L’arbitro grazia il polacco.
ASSEDIO. Il secondo tempo è un assedio del Benevento. Anche se il primo brivido lo regala Orsolini che se ne va con una spallata malandrina a Pezzi e dalla linea di fondo coglie la traversa. Da lì è un monologo della squadra giallorossa. Che al 12′ reclama anche per un fallo su Chibsah spinto in area e un mani di un difensore su un cross di Ciciretti. Il fantasista romano è spesso imprendibile sulla destra, ma non trova rispondenza nei compagni. Quando l’Ascoli perde l’ex Mengoni, Baroni sgancia un’altra punta, Puskas, ma le maglie della difesa marchigiana si chiudono sempre di più. Fa gridare al gol il colpo di testa di Pezzi servito da Ceravolo, ma la palla batte a terra e Lanni è un prodigio a mandarla in angolo. Il terzino sannita ci riprova al 25′, ma la sua stilettata di sinistro è ancora deviata in corner dell’ottimo portiere bianconero. Finisce così, con qualche rammarico per i padroni di casa dopo 6’ di recupero.