Donnarumma blindato – contratto da star

28 dicembre 2016 | 07:38
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Donnarumma blindato – contratto da star

Gianluigi Donnarumma, 17 anni: è alla seconda stagione da titolare nel Milan. Presto la firma sul nuovo contratto 
49 partite in rossonero Donnarumma ha esordito la scorsa stagione: Milan-Sassuolo 2-1 di campionato del 25 ottobre 2015.
Sono 51 i gol complessivi incassati da Donnarumma nelle 49 partite fin qui giocate col Milan.
Nelle 49 partite ufficiali disputate, Donnarumma è rimasto imbattuto in 17 occasioni.
Ha soltanto 17 anni, ma è già diventato un simbolo dei tifosi rossoneri per i quali è incedibile
Esclusivo: i dettagli della proposta dei cinesi a Raiola per respingere l’assalto Juve. Contratto sino al 2022

Occhio ai numeri. Diciassette: sono gli anni di Gianluigi Donnarumma. Diciotto: sono gli anni che Gianluigi Donnarumma compirà il 25 febbraio 2017. Un anno, sei mesi e due giorni: sono il tempo che oggi separa Gianluigi Donnarumma dalla scadenza del contratto con il Milan. Un milione di euro: l’ingaggio che percepisce Gianluigi Donnarumma. Cinque milioni di euro, comprensivi di bonus, sono l’ingaggio che la nuova proprietà cinese dovrà garantire a Gianluigi Donnarumma per cinque anni, dall’1 luglio 2017 al 30 giugno 2022: in pratica, per la società sarà un’operazione da 50 milioni lordi, onde esaudire la richiesta dell’agente di Gianluigi Donnarumma. Cognome e nome: Raiola Mino. Il quale non si smentisce mai. Non a caso, è il migliore e il più invidiato agente in azione sul mercato italiano.

Il N.1 DEL MONDO. Il pigmalione di Ibra, l’uomo del colossale affare Pogba, il procuratore che fa incetta di talenti come Moises Kean, primo giocatore della classe 2000 ad esordire in A e in Champions League, per Donnarumma si era portato avanti con il lavoro. Era il 9 ottobre scorso, quando Raiola disse al Corriere dello Sport-Stadio: «Gianluigi è come la tela bianca sulla quale un artista dà la prima pennellata, poi la seconda, la terza e così via. E, dal nulla, nasce un capolavoro che diventa più bello giorno dopo giorno. Ha soltanto 17 anni, ma ha la maturità di un veterano, è molto serio e molto bene educato. Donnarumma può diventare il portiere più forte del mondo. Voglio misurare quanta passione metteranno i cinesi per costruire un grande Milan. Va bene presentarsi con una montagna di denaro, ripianare i debiti, riorganizzare la società, ma i trent’anni di Berlusconi sono passati alla storia prima di tutto per la passione del presidente».

I CINESI E FASSONE. Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, il trionfo milanista a Doha, sigillato dal rigore parato a Dybala, ha fatto schizzare ancora più in alto le quotazioni del portiere. Oggi, il cartellino vale almeno 50 milioni, ma la verità è che il Milan ha vinto un jackpot, destinato a salire a mano a mano che Gianluigi continua a giocare e a giocare così bene. E, quando Marco Fassone ha incontrato in Cina i più autorevoli rappresentanti del consorzio che ha già versato 200 milioni di euro nelle casse Fininvest, il capitolo Donnarumma è stato fra i primi ad essere affrontato. Per interposto Fassone, i cinesi sono sempre bene informati sulle sortite di Raiola, uno che ama dire ciò che pensa, pensando a ciò che dice. Come quando avverte: «Se qualcuno chiedesse al Milan quanto vale il cartellino di Donnarumma, vorrebbe dire che non potrebbe permetterselo».

L’EREDE DI BUFFON. Traduzione: caro Yonghong Li, chairman della Sino-Europe Sports Investment Management Changxin Company, futuro padrone in nome e per conto dei soci asiatici: tu sai quanto valga Donnarumma; quanto piaccia alla Juve che non ha esitato a spendere 90 milioni per Higuain; quanto la Juve lo consideri l’erede naturale di Buffon; quanto Donnarumma piaccia anche a Liverpool, United e Barcellona, tanto per fare nomi. Ergo, fate presto. Tant’è vero che Fassone, Galliani concorde, punta a chiudere l’operazione Donnarumma entro e non oltre il 25 febbraio. Blindarlo subito per non perderlo più. Sebbene, sul mercato, mai dire mai sia la prima regola non scritta. Il Milan vuole infrangerla, insieme con l’interessato, le cui parole a Doha, intrise di orgoglio rossonero, hanno entusiasmato i tifosi. E pensare che, ha rivelato Mihajlovic il 14 novembre scorso al Corriere della Sera, «la settimana dell’esordio, Berlusconi è venuto due volte a Milanello per convincermi a mettere Diego Lopez. Gli ho detto che aveva due possibilità: mandarmi via e mettere Diego Lopez, tenermi e vedere in porta Donnarumma. Lui mi ha tenuto, per fortuna sua». Soprattutto, per fortuna del Milan.

fonte:corrieredelosport