che lo voleva in azzurro, vanta sei presenze con la sua nazionale
A LUNGO. D’altra parte, il concetto lo aveva espresso direttamente l’argentino in una recente intervista al Corriere dello Sport: «Sono felice di essere qui e voglio far parte di questa squadra a lungo». E così sarà, a meno che una pioggia di milioni e le vie infinite del mercato non scombinino i piani in un futuro più o meno vicino. Paulo vuole diventare grande con la maglia della Juve e ha in testa grandi obiettivi per l’anno che verrà: il sesto scudetto consecutivo, che sarebbe il secondo di fila della sua giovanissima carriera, e, naturalmente Cardiff, ovvero la finale di Champions League. Anche per lui la coppa è in cima ai pensieri: «un obiettivo, non mi piace parlare di sogno». Un traguardo non programmabile, certo, difficile da raggiungere, ma da cercare con grande applicazione. La stessa che utilizza lui nel quotidiano, in allenamento, per crescere e migliorarsi e avvicinarsi ai grandi campioni cui è ormai paragonato, visti le sue qualità e i suoi numeri. C’è chi lo immagina, in un domani non troppo lontano, al livello di Cristiano Ronaldo e Messi. O, comunque, lì a un passo, alle loro spalle. Già, Leo, il suo idolo, con cui ha condiviso l’emozione di giocare insieme per la prima volta in Nazionale con la maglia albiceleste. Un sogno che si è avverato a settembre e che diventerà abitudine nella Seleccion. E c’è chi vorrebbe farlo diventare tale anche con la maglia blaugrana, visto che i radar del Barcellona si sono posati su Paulo. Le mille vie del mercato hanno portato a ipotizzare questa coppia di fenomeni anche al Barça. Dybala non si cura delle indiscrezioni che definisce «gossip». «Sono legatissimo alla maglia bianconera: la gente deve capire che ho un rapporto fortissimo con la Juve e non dare retta alle voci».
VAI CON LA FIRMA. E allora per spegnere totalmente queste voci catalane e per allontanare anche le sirene del Real Madrid, l’inizio del 2017 porterà la firma tanto attesa. Un altro tassello fondamentale del futuro che la società bianconera sta costruendo e che è passato in queste ultime settimane attraverso altri rinnovi importanti. Quelli di altri due giovani su cui Allegri sta puntando con sempre maggiore insistenza, vale a dire Daniele Rugani e Stefano Sturaro, e di una colonna vera e propria dello spogliatoio, cioè Leonardo Bonucci. Tutti hanno prolungato fino al 2021. Lo stesso farà Dybala, che a Doha in occasione della Supercoppa italiana si era mantenuto vago: «Non ho firmato ancora nulla e di questo argomento non voglio parlare». Firmerà, un’altra volta dopo la prima che risale ai primi di giugno del 2015. Paulo arrivò a Torino nei giorni di vigilia della finale di Champions League di Berlino e diventò immediatamente un idolo dei tifosi bianconeri oltre che il colpo più costoso dell’era Agnelli: 32 milioni più 8 di bonus al Palermo. Ora è arrivato un certo Gonzalo Higuain ad aggiornare le statistiche con il suo trasferimento da 90 milioni. Higuain-Dybala, la cosiddetta Juve in HD: passa dai loro gol e dalle loro giocate il raccolto di titoli che dovrà avvenire nel 2017 dopo la semina di questa prima parte di stagione che ha portato la squadra di Allegri già in fuga in campionato e agli ottavi di Champions League da prima nel girone. Con un Dybala ancora più bianconero.