Febbre Real venduti 4000 biglietti in 20 minuti

30 dicembre 2016 | 08:23
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Febbre Real venduti 4000 biglietti in 20 minuti
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Febbre Real venduti 4000 biglietti in 20 minuti
Febbre Real venduti 4000 biglietti in 20 minuti

Tifosi azzurri in aumento: dal 2011 +61%!
 Secondo la ricerca “Sport Fans’”, realizzata dal 2004 da StageUp e Ipsos sull’universo 14-64 anni, il Napoli è il club che ha registrato la crescita più significativa di tifosi negli ultimi cinque anni. I fan partenopei sono infatti passati da 1.809.000 nel 2011 a 2.910.000 nel 2016, con un incremento del 61%. Seguono il Bologna (211.000 tifosi nel 2011 e 334.000 nel 2016, +58%) e la Lazio (passata da 425.000 a 622.000 tifosi, +46%). Al termine della stagione 2015/16, “Sport Fans” conferma la Juventus come squadra più amata dagli italiani, con i suoi 8.316.000 di tifosi, seguita da Milan (4.201.000), Inter (3.934.000), Napoli (2.910.000) e Roma (1.906.000). Il bacino del tifo bianconero si conferma nazionale: appena il 13% dei tifosi risiede in Piemonte, il 17% nel Nordest, il 14% al Centro e il 40% al Sud e sulle Isole. ( Ansa )

Ieri prese d’assalto  le ricevitorie abilitate alla vendita dei biglietti del match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League che si giocherà il 7 marzo al San Paolo. Esaurita velocemente la scorta dei 3mila tagliandi di tribuna Posillipo, Nisida e Family, in più mille abbonati hanno già esercitato il diritto di prelazione.In città lunghe file ieri mattina già molto prima delle 10, tanti tifosi in attesa ai punti vendita, da Posillipo al Vomero, da Fuorigrotta alla Galleria Umberto: giornata di gran lavoro per il responsabile dell’area biglietteria e organizzazione gare del Napoli, Gigi Cassano, e per tutto lo staff dell’ufficio allo stadio San Paolo (è già partita anche la vendita per il match contro la Sampdoria, toccata quota 14mila, e del match di coppa Italia contro lo Spezia, raggiunta quota 4mila).

Saranno sempre pochi: è certo. Pochi i biglietti. Pochi i tifosi soddisfatti. E pochi, anzi pochissimi, quelli che si rassegneranno a guardarla in tv. Tutti vogliono esserci. Napoli-Real Madrid è la partita. E’ l’ottavo di Champions atteso come una finale. E’ la storia che torna e tre decenni dopo è incredibilmente – ma forse neanche troppo – sempre uguale a se stessa. Il fascino dei più forti, le notti di Coppa e dei Campioni, il senso di appartenenza, fierezza, passione e – ovviamente – lunghe code per quello che è già un cimelio. Allora, nell’87, ci si metteva in fila solo al botteghino, ed erano spintoni. 83.828 spettatori ufficiali, si disse. Ma 100mila ad occhio. E a sensazione era più affidabile del cassiere. L’incasso superò i 4 miliardi di lire. Ufficiale anche questo dato. I bagarini fecero affari mai visti. Neanche dal Fisco.

Trent’anni fa tutto come oggi. O meglio, ieri. Ci risiamo. Resse e code. Ma anche virtuali stavolta. Ieri primo pezzetto di biglietti in vendita. Tribuna Nisida, Posillipo e quella Family: 2.500 in tutto. Polverizzati in una ventina di minuti. Un’illusione per chi s’era mosso, tra ricevitorie e on line, ben prima. Tutto esaurito. Sold out. Benché virtuale. Eh sì perché in realtà di biglietti per tutti i tre settori ce ne sono ancora. O meglio potrebbero essercene ancora. La questione è semplice. Migliaia sono di fatto “congelati”: gli abbonati (circa 4.000 dei 6.000 totali) vantano infatti un diritto d’opzione esercitabile fino alle 23.59 di domenica 15 gennaio; e se non fossero acquistati tornerebbero sul mercato. Altri 1.500 poi sono prenotati dall’Uefa, scorta per sponsor ed uso vario. Insomma, ne erano pochi davvero. E tra il web e le ricevitorie sono stati bruciati in un amen.

Serrande presto abbassate, terminali in tilt e tanta delusione. La rabbia, forte. «Sono già finiti, non è possibile». «Sono spariti». Sono le voci, deluse, di chi no ci è riuscito, di chi ha perso la caccia al tesoro, nonostante i percorsi seguiti fossero quelli indicati dalle mappe ufficiali di vendita. Eppure qualcuno c’è riuscito e orgoglioso ha postato sui social la prova della felicità. O dell’invidia di chi non si arrende. Il 7 marzo è un’ossessione di molti. Troppi. L’inno Champions è un canto alla gioia. Tutti vogliono spingere il Napoli. Sentirsi l’uomo in più. Vivere e dopo raccontare. Sognare di battere i più forti. E allora non è finita. Anzi, è appena cominciata.

 C’è un calendario di date appuntate dai tifosi qua e là, e ognuno ha il suo settore puntato. I Distinti saranno in vendita da lunedì 9: costo 100 euro per chi compra subito, altrimenti 130 dal 1 febbraio. E così anche le Curve. Due fasi: 50 euro il prezzo fissato dal 16 gennaio; 70 a febbraio. Il rischio di pagarle di più però davvero non c’è. Nessuno è intenzionato ad aspettare. Non c’è calcolo che tenga. Non si bada a spese. E neanche il risultato dell’andata al Bernabeu sembra interessare. Crederci è un atto di fede. E infatti sarà pienone. Il record di spettatori e d’incasso è scontato. Se ne potrebbero riempire due di San Paolo, se davvero ne esistesse un secondo. Forse anche tre, chissà. 60.240 (circa 4.000 sono riservati ai tifosi del Real) dentro, tutti gli altri fuori. A caccia, ovviamente. Magari un biglietto esce all’ultimo istante…

fonte:corrieredellosport