“Ho Visto l’anima del Mondo” Il calendario De Luca dedicato a Zagouriko presentato a Positano
Positano, Costiera amalfitana. Una storia che parte da lontano , come ci ha raccontato De Luca questa mattina “Zagouriko era amico di famiglia e veniva sempre a casa per la Festa di Sant’ Andrea ad Amalfi , era una persona umile e buona, ricordo che era contento quando per vivere gli facevano fare la maschera nel cinema a Positano. Alla sua morte, senza eredi, i suoi quadri furono venduti all’asta e mio fratello , che ne capiva il valore, per noi anche affettivo, riuscì a prenderne molti… erano altri tempi nella nostra tipografia venivano molti artisti che venivano a Positano, la più difficile da accontentare era Irene Kowaliska, ma riuscimmo a fare quanto chiedeva …” Ci sono di storie da raccontare dietro una tipografia che arrivano a oggi.
Martedì 27 dicembre 2016 presso la Sala Consiliare “Salvatore Attanasio” di Positano è stato presentato alla stampa e al pubblico, il Calendario d’Arte De Luca 2017 dedicato quest’anno a GIOVANNI ZAGORUIKO (1896-1964) con il Prof. Massimo Bignardi dell’ Università degli Studi di Siena, curatore e storico dell’arte Marco Alfano e Andrea De Luca della De Luca Industria Grafica e Cartaria; modera il giornalista Sigismondo Nastri. Per i saluti istituzionali saranno presenti Michele De Lucia, Sindaco di Positano, il Prof. Giovanni Camelia, del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, che ha patrocinato, con il Comune di Positano e la Camera di Commercio, l’iniziativa editoriale.
Lo stesso giorno, 27 dicembre 2016, alle ore 17,00 il Calendario De Luca sarà presentato presso il Salone Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, coi medesimi relatori e la partecipazione di Andrea Prete, Presidente della Camera di Commercio di Salerno. Giuseppe De Luca.
Una tradizione consolidata quella del Calendario d’Arte De Luca, entrata a far parte del costume del nostro Natale, che continua l’idea di Giuseppe De Luca (1934-2013), il quale per primo lanciò l’idea di un calendario promozionale. Il Calendario illustra nei 12 mesi i vari periodi della carriera del pittore , tra i primi esuli a stabilirsi stabilmente sulla Costa d’Amalfi, già alla fine del secondo decennio del secolo, centranto l’attenzione su opere presso Enti (Comune di Positano, Camera di Commercio), nonché provenienti da prestigiose collezioni private.
Tra le opere illustrate nel calendario si segnalano: Venezia, 1926 (olio su cartone, cm 45,5×36,8), Foro romano. L’Arco di Settimo Severo, 1928 (olio su tela, cm 54×74), Positano sotto la neve, 1929 (olio su tela, cm 96×86); Chiesa di San Giacomo a Positano, 1929 (olio su cartone, cm 70,5×49); La Chiesa Nuova a Positano, 1933-35 (olio su tavola, cm 41×31) della Camera di Commercio di Salerno; Costantinopoli di notte, 1939 (olio su tavola, cm 64×50) e Veduta verso Praiano, 1956 (olio su tela, cm 142×144) appartenente alle collezioni del Comune di Positano.
Tutte le opere di Giovanni Zagoruiko sono riprodotte e analizzate storicamente negli “apparati”, sempre molto ricchi, pubblicati sul retro del Calendario De Luca.
Ivan Pankratоvič Zagorujko (Dnepropetrovsk 1896 – Salerno 1964), si forma a Kiev (Ucraina), in contatto con il pittore bulgaro Boris Georgiev. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, si arruola nel reggimento scelto dei cosacchi e poi nell’Armata bianca. Nel 1920, dopo le drammatiche vicende della Rivoluzione d’ottobre, decide di emigrare: si sposta tra Turchia, Bulgaria e Grecia, giungendo a metà degli anni Venti in Italia. Dopo i soggiorni a Venezia (1926) e in Trentino (1927); giunge a Roma, dove tiene la prima mostra personale alla Galleria Fiamma nel ’28. Nell’estate dello stesso anno compie un viaggio a Napoli, Pompei e Positano, dove tornerà poco dopo per stabilirvisi definitivamente. Nel 1935 partecipa con quattro paesaggi alla I Mostra d’Arte di Positano. Nel 1931 è invitato alla Mostra degli stranieri residenti in Italia, alla XX Biennale di Venezia, dove espone Autoritratto, Allegoria e Positano, raggi di sole. Nel ’37 espone due opere alla Prima Mostra del Sindacato Provinciale Fascista Belle Arti di Salerno. Negli anni Trenta e Quaranta frequenta gli esuli russi residenti a Positano, da Leonid Mjasin a Michail Semenov e Vasilij Nečitajlov; ospita inoltre artisti amici come Alessio Issupoff, il maestro Boris Georgiev e il futurista David Burljuk. Nel 1941 rischia di essere deportato in un campo d’internamento a causa delle leggi fasciste introdotte con la Seconda Guerra Mondiale; un destino che gli sarà risparmiato grazie all’aiuto dei positanesi. Sarà comunque costretto a sottoscrivere un “verbale di diffida”, in cui accetta di attenersi alle disposizioni restrittive per gli stranieri, come quella di non dipingere all’aria aperta. Nel 1947 riprende l’attività espositiva con una personale alla Galleria Forti di Napoli e l’anno seguente alla Prima Annuale Nazionale d’Arte di Cava de’ Tirreni. Nel 1955 espone alla Galleria d’Arte del Palazzo delle Esposizioni a Roma e tiene una personale al Palazzetto Borghese, mostra riproposta nel 1958 al Palazzo di Città di Salerno. L’ultima personale è del 1963, alla Galleria d’Arte del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Muore all’ospedale di Salerno nell’autunno del 1964.
Per informazioni:
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