Il nuovo obiettivo della Juve

21 dicembre 2016 | 07:33
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Il nuovo obiettivo della Juve

Quando recupererà la gara con il Crotone (con tutto il rispetto per i calabresi, i tre punti potremmo già attribuirli d’ufficio ai bianconeri…) il girone di ritorno sarà iniziato da un bel pezzo e avrà consumato anche la quarta giornata. Eppure, pur giocando una partita in meno, al giro di boa la Juve di Allegri potrebbe arrivare mantenendo sulla prima inseguitrice l’attuale vantaggio di sette punti. E, poiché l’aritmetica lo consente, addirittura eguagliare se stessa e girare a +10 sulla seconda, che è il record della Serie A a 20 squadre con i 3 punti a vittoria.

PIU’ SETTE. Il vantaggio attuale, +7 sulla Roma (e +8 su Napoli e Lazio), è già considerevole. Con l’attuale format, solo 4 volte su 12 la capolista è arrivata a chiudere il girone di vantaggio con almeno sette lunghezze di margine. Tre anni fa proprio la Vecchia Signora virò a +8: era l’ultima Juve di Conte, quella, e dall’altra parte c’era la prima Roma di Rudi Garcia. Nel 2006-07 l’Inter di Mancini chiuse l’andata a quota 51 contro i 42 punti della Roma, senza riuscire ad eguagliare il +10 stabilito l’anno prima dalla Juve di Capello proprio ai danni dei nerazzurri (52 a 42 dopo 19 giornate), in un campionato poi stravolto dalle sentenze sportive.
Per essere avanti di 7 punti l’8 gennaio, quando sfiderà in posticipo il Bologna, la Juve dovrà intanto battere gli emiliani. Condizione necessaria ma non sufficiente: dovrà anche augurarsi che la Roma perda una delle due gare, quella in casa con il Chievo, ultima del 2016, o quella a Marassi con il Genoa. E che Lazio e Napoli vincano non più di una delle prossime due sfide (Inter e Crotone per Inzaghi; Fiorentina e Samp per Sarri) arrivando così al massimo a 38 punti contro i 45 di Allegri.

PIU’ DIECI. Teoricamente possibile, ma più complicato nella pratica, essere addirittura +10 la notte dell’8 gennaio dopo aver battuto il Bologna. In quel caso la Roma dovrebbe incassare due sconfitte di fila restando a 35, mentre Lazio e Napoli dovrebbero portare a casa solo un punto in due giornate. E il Milan (che come la Juve avrà una gara in meno, dovendo recuperare quella con il Bologna) non dovrà andare oltre il pareggio a San Siro contro il Cagliari.

UN ANNO FA. Il fatto di poter ragionare non solo sul +7 ma anche sull’ipotetico +10, pur trovandoci in presenza di una gara in meno da poter disputare rispetto alle rivali, dà l’idea del solco tracciato dalla Juve tra sé e la concorrenza. Un anno fa al giro di boa regnava l’equilibrio: Napoli primo con 41 punti, seguito da Inter e Juve a 39. Un margine più esiguo solo nel 2011-12: Juve 41, Milan 40, poi finì con il primo scudetto del ciclo Conte.

fonte:corrieredellosport