Inter terza vittoria consecutiva -Candreva decisivo

19 dicembre 2016 | 08:16
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Inter terza vittoria consecutiva -Candreva decisivo

Il tecnico ha dato un’identità ai nerazzurri: Sassuolo battuto e ritorno al successo in trasferta dopo tre mesi
L’Inter è tornata a vincere in trasferta tre mesi dopo il 2-0 di Empoli e si è avvicinata sia alla zona Europa League (adesso a -2) sia al terzo posto (a -7). Lo ha fatto grazie a una rete di Candreva che a inizio ripresa ha fatto saltare il bunker di un Sassuolo troppo rimaneggiato per poter reggere l’urto di un’avversaria qualitativamente più forte e che con Pioli (10 punti in 5 partite) ha trovato una sua precisa identità. Per il secondo incontro di fila i nerazzurri non hanno subito reti: un bel passo in avanti per una formazione che prima dell’arrivo del tecnico di Parma era riuscita a mantenere imbattuta la sua porta solo in 2 incontri su 12. All’allenatore emiliano naturalmente non sfugge che qualcosa da sistemare c’è ancora perché la manovra non sempre è fluida e raramente è spettacolare, ma adesso, a differenza del passato, l’Inter è solida e soprattutto, compresa l’Europa League, ha conquistato il terzo successo di fila, cosa mai successa in questa stagione. Mercoledì, contro la Lazio a San Siro, Icardi e compagni hanno la possibilità di allungare la loro striscia positiva, di recuperare ancora terreno rispetto alle dirette concorrenti nella corsa all’Europa e di farsi un bel regalo di Natale.

SUPER CANDREVA. Il Sassuolo aveva vinto gli ultimi tre incontri con l’Inter, ma si è presentato con troppi assenti (8 infortunati più lo squalificato Peluso) e con un centrocampo di soli giovani. Di Francesco non ha cambiato la sua idea tattica ed è andato avanti con il 4-3-3 provando a mettere in difficoltà gli ospiti con le iniziative sugli esterni di Ricci e soprattutto di Ragusa. Pioli, che ha cambiato tre uomini rispetto alla vittoria di domenica scorsa contro il Genoa, è passato dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 per non difendere in parità numerica e per mettere pressione sui neroverdi con le incursioni di Joao Mario che dà il meglio di sé quando non ha grandi compiti in copertura. E’ venuta fuori la gara che i nerazzurri volevano ovvero pallone quasi sempre tra i loro piedi (62% al 45’), sviluppo della manovra sulle fasce con Candreva e Perisic che hanno rovesciato in mezzo molti cross (15 all’intervallo, 25 al 90’), Sassuolo schiacciato nella sua metà campo e costretto solo a qualche ripartenza. L’Inter è passata in vantaggio a inizio ripresa, con Candreva che ha scaraventato in rete una respinta di Consigli su tiro di Joao Mario (Dell’Orco non è riuscito ad allontanare), ma già nella prima frazione aveva creato le premesse per segnare con due parate di Consigli su Perisic e sull’esterno ex Lazio che ha colpito anche un palo con un gran tiro da fuori area deviato da Acerbi. Il Sassuolo, che ha vinto solo una delle ultime 9 partite di campionato (2 pari e 7 ko), ha giocato di rimessa provando ad approfittare degli spazi che si sono creati alle spalle di Candreva e da quella parte con Ragusa ha creato un paio di occasioni anche se la palla gol più clamorosa è stata neutralizzata da Handanovic con una bella parata su Defrel, ottimamente servito da Sensi.

PERISIC SPRECA. In vantaggio con Candreva, l’Inter non ha cambiato atteggiamento tattico neppure quando Di Francesco ha gettato nella mischia un Missiroli non al top e Matri facendo qualche aggiustamento (Defrel a destra per lasciare il centro del tridente all’ex Milan, Sensi mezzala a sinistra e Missiroli in regia). Con Brozovic inesauribile in mezzo, i nerazzurri hanno concesso ai padroni di casa una sola occasione, un destro al volo di Sensi su lancio di Mazzitelli, e si sono difesi con ordine sia quando nell’ultimo quarto d’ora il Sassuolo ci ha provato con il 4-2-4 (dentro Iemmello che di carambola su rinvio di Miranda ha sfiorato il… colpaccio) sia quando in pieno recupero sono rimasti in dieci per doppia ammonizione di Melo che salterà il match contro la Lazio come il diffidato Joao Mario. Perisic ha fallito 2 volte il 2-0, ma Pioli ha potuto comunque festeggiare il primo successo esterno della sua gestione. Ora aspetta la “sua” Lazio.

fonte:corrieredellosport