TERZO POSTO. Si gode la classifica. Non è più il caso di nascondersi. La Lazio può lottare per la Champions? «Nascondersi no. Siamo al terzo posto. E’ un piazzamento meritato sul campo e dal primo giorno di ritiro. Siamo stati bravi, abbiamo riportato un po’ di entusiasmo. La gente è contenta, la sentiamo vicina. Possiamo migliorare. La squadra è giovane e può crescere. Dobbiamo continuare, evitando quei cali di tensione come è successo nell’ultima mezz’ora». Ha scelto il 3-5-2 e ha spiegato bene perché. «L’avevamo studiata bene, i viola difendono a quattro ma sviluppano con tre difensori, Ilicic e Bernardeschi si muovono tra le linee. Li avevamo affrontati all’ultima di campionato e ci avevano creato difficoltà. Così ho pensato di mettere Bastos e Radu con De Vrij che è un difensore di livello e può tenere Kalinic nell’uno contro uno».
SACRIFICIO. Il sistema penalizza Felipe Anderson. Inzaghi lo ha rincuorato. «E’ andato bene nel primo tempo, nella ripresa è calato. E’ anche diffidato e giochiamo mercoledì con l’Inter. Così l’ho sostituito. Felipe può fare tutto, ha qualità e quantità. Nel 4-3-3 spesso viene incontro al terzino e preferisce partire da lontano. Così gli ho detto: “Giochi sette-otto metri più indietro”. E’ un ragazzo molto intelligente. Dopo la partita aveva lo sguardo triste. Gli ho spiegato il motivo della sostituzione, di stare sereno e l’ho fatto tornare subito a sorridere». Immobile a digiuno per la sesta partita consecutiva. Inzaghi lo ha protetto. «Si vivono periodi così, Ciro mi è piaciuto perché si è battuto e ha lottato. Il terzo gol lo ha costruito portando palla dall’altra parte per offrire l’assist a Radu. Prima segnava da tutte le posizioni. Ora è sfortunato, ma un centravanti si deve preoccupare quando non ha occasioni. Immobile per noi è un trascinatore». Pessima la direzione di Irrati. Inzaghi è tornato sulla mancata espulsione di Tomovic. «Ora è stato cambiato il regolamento, ma quella era chiara occasione da gol e ci stava almeno l’ammonizione. E’ stato coerente perché poi non ha ammonito neppure Biglia. Dopo il derby mi sono ripromesso di non parlare più di arbitri». Simone ha sorriso quando gli è stato chiesto quanto guadagna in meno rispetto a Bielsa. «Questo non lo so, non so quanto avrebbe preso l’argentino. C’è un destino per tutti. Io mi ero meritato la conferma e quello che avevo meritato mi è stato dato». Presi 15 gol su 18 nel secondo tempo. Inzaghi ha gestito l’organico, trovando nuove risorse. «E’ un dato da analizzare, vedremo di migliorare, la squadra è giovane. Basta nella rotazione ho preferito risparmiarlo. Bastos ha dimostrato di essere un giocatore di valore».