Inzaghi Lazio super

19 dicembre 2016 | 07:59
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Inzaghi Lazio super

«Lazio terza e può ancora fare meglio»

Radu e Cataldi si complimentano con Federico Marchetti lapresse
Lazio da Champions. Corre Inzaghi, non si ferma più. Ha scavalcato il Milan, viaggia alla stessa media del Napoli, è tornato a una sola lunghezza dalla Roma. Tre gol alla Fiorentina, ora lontana otto punti e con lo svantaggio nel confronto diretto. La Lazio ha dominato per un’ora e ha sofferto nell’ultima mezz’ora. I viola hanno accarezzato la rimonta sino a quando Radu in contropiede ha chiuso il conto. «Io partirei dai primi sessanta minuti, sono stati ottimi. Non avevamo concesso niente. Sul rigore di Milinkovic ci sarebbe stata l’espulsione di Tomovic, perché era già ammonito e meritava il giallo. La partita a quel punto sarebbe finita. Ci sta che poi subentri la stanchezza e di fronte avevamo la Fiorentina. Nell’ultima mezz’ora ci siamo abbassati, abbiamo perso lucidità e sofferto. Ma la vittoria è meritata, non penso ci sia niente da dire».

TERZO POSTO. Si gode la classifica. Non è più il caso di nascondersi. La Lazio può lottare per la Champions? «Nascondersi no. Siamo al terzo posto. E’ un piazzamento meritato sul campo e dal primo giorno di ritiro. Siamo stati bravi, abbiamo riportato un po’ di entusiasmo. La gente è contenta, la sentiamo vicina. Possiamo migliorare. La squadra è giovane e può crescere. Dobbiamo continuare, evitando quei cali di tensione come è successo nell’ultima mezz’ora». Ha scelto il 3-5-2 e ha spiegato bene perché. «L’avevamo studiata bene, i viola difendono a quattro ma sviluppano con tre difensori, Ilicic e Bernardeschi si muovono tra le linee. Li avevamo affrontati all’ultima di campionato e ci avevano creato difficoltà. Così ho pensato di mettere Bastos e Radu con De Vrij che è un difensore di livello e può tenere Kalinic nell’uno contro uno».

SACRIFICIO. Il sistema penalizza Felipe Anderson. Inzaghi lo ha rincuorato. «E’ andato bene nel primo tempo, nella ripresa è calato. E’ anche diffidato e giochiamo mercoledì con l’Inter. Così l’ho sostituito. Felipe può fare tutto, ha qualità e quantità. Nel 4-3-3 spesso viene incontro al terzino e preferisce partire da lontano. Così gli ho detto: “Giochi sette-otto metri più indietro”. E’ un ragazzo molto intelligente. Dopo la partita aveva lo sguardo triste. Gli ho spiegato il motivo della sostituzione, di stare sereno e l’ho fatto tornare subito a sorridere». Immobile a digiuno per la sesta partita consecutiva. Inzaghi lo ha protetto. «Si vivono periodi così, Ciro mi è piaciuto perché si è battuto e ha lottato. Il terzo gol lo ha costruito portando palla dall’altra parte per offrire l’assist a Radu. Prima segnava da tutte le posizioni. Ora è sfortunato, ma un centravanti si deve preoccupare quando non ha occasioni. Immobile per noi è un trascinatore». Pessima la direzione di Irrati. Inzaghi è tornato sulla mancata espulsione di Tomovic. «Ora è stato cambiato il regolamento, ma quella era chiara occasione da gol e ci stava almeno l’ammonizione. E’ stato coerente perché poi non ha ammonito neppure Biglia. Dopo il derby mi sono ripromesso di non parlare più di arbitri». Simone ha sorriso quando gli è stato chiesto quanto guadagna in meno rispetto a Bielsa. «Questo non lo so, non so quanto avrebbe preso l’argentino. C’è un destino per tutti. Io mi ero meritato la conferma e quello che avevo meritato mi è stato dato». Presi 15 gol su 18 nel secondo tempo. Inzaghi ha gestito l’organico, trovando nuove risorse. «E’ un dato da analizzare, vedremo di migliorare, la squadra è giovane. Basta nella rotazione ho preferito risparmiarlo. Bastos ha dimostrato di essere un giocatore di valore».

fonte:corrieredellosport