Maradona duro contro tutti

28 dicembre 2016 | 08:05
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Maradona duro contro tutti
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Maradona duro contro tutti

Maradona nonostante il regalo ricevuto da Totti per Natale a Dubai,in occasione del Global Soccer Awards, piazza un affondo a De Laurentiis e a Higuain
«Grazie mille, Francesco Totti, per avermi regalato la tua maglietta a Natale. Sei un grande!!!». Testo e foto twittate da Diego Maradona. Passano gli anni, non tramonta la stima reciproca.

De Laurentiis, Higuain, Mertens e finanche Gabbiadini: Diego Armando Maradona ne ha per tutti. E a salvarsi, almeno per i fatti di casa Italia, è soltanto il Napoli. Il suo Napoli: prima messo sullo stesso piano della Juve con un certo orgoglio, e poi guardato quasi con tenerezza in vista della prossima sfida di Champions con il Real Madrid. «Mi dispiace per gli azzurri…». Si vedrà, Diego querido: le partite, come lui stesso sa perfettamente, vanno prima giocate. «Se fosse per me anche subito: Ronaldo non è al top». Da Cristiano a Higuain il passo è breve: la polemica non finisce mai. «De Laurentiis è disposto a vendere qualsiasi cosa e il Pipa ha scelto la Juve: ai miei tempi si pensava alla maglia, non ai soldi».

CHE VIOLENZA. E allora, tanti auguri a tutti. Però a modo suo: attacco violentissimo, quello che Maradona confeziona ai microfoni di Sky in occasione della cerimonia dei Global Soccer Awards di Dubai. A cominciare dalla solita vicenda dell’addio di Higuain. Lanciato proprio da Diego in Nazionale, e al Mondiale sudafricano 2010, quando il Pibe era il Ct della Seleccion: «Sul Pipa ho già detto come la penso. Ha fatto un miracolo, 36 gol in campionato, e De Laurentiis è disposto a vendere qualunque cosa: ha visto che la Juve aveva bisogno di un bomber e l’ha venduto». Fermo restando le storie personali e una lunga serie di botta e risposta a distanza con il presidente, a dire il vero non è andata proprio così: nel senso che la Juventus ha versato la clausola da 94 milioni di euro e il giocatore, una volta libero dai vincoli contrattuali, ha accettato in autonomia la proposta. «Credo che ognuno scelga nel proprio cuore: o Napoli o Juve. Io ho scelto il Napoli, Higuain ha scelto la Juve. Dico questo perché sono cambiati i tempi: noi eravamo attaccati alla maglia, più che ai soldi».

MERTENS CROSS. Il discorso, poi, si sposta ovviamente su Mertens, autore di un gol straordinario con il Torino – a pallonetto da posizione defilata dopo una travolgente azione personale – che in tanti hanno definito “alla Maradona”. Diego non è d’accordo: «L’ho visto, l’ho visto: però dobbiamo domandare a Mertens se ha calciato o se ha fatto un cross. Secondo me ha crossato». Ecco. Del tipo, il gol è stato casuale: «Con questo non voglio fare una polemica, dobbiamo dire la verità: ha segnato un gol bellissimo, splendido. Tra l’altro, Dries sta giocando grandissime partite in un ruolo in cui forse non è abituato». Il famoso falso nueve. «Sì, e lo sta facendo a meraviglia: è per questo che il Napoli non sta risentendo dell’assenza di Milik e del fatto di non aver potuto mettere in campo Gabbiadini». Sì, anche Manolo finisce nel mirino: «Pensavo che potesse fare di più per la squadra con la testa, non con il gioco: in questo momento, le cose che più interessano sono l’atteggiamento mentale e il rapporto con i compagni».

JUVE E REAL. Le sole parole dolci sono riservate al Napoli. Il suo amore grande: «Mi sembra che non ci sia tanta distanza dalla Juve: anzi, sono alla pari dal punto di vista del gioco. E quando torneranno gli infortunati, gli azzurri potranno soltanto migliorare». Basterà in vista del Real? Il suo Napoli nel 1987 fu eliminato proprio dai blancos: «Vorrei che la partita si giocasse subito. Mi dispiace per il Napoli: affronterà una squadra dura, difficile, che per merito di Zidane è molto forte. Il Real è sempre il Real».

fonte.corrieredellosport