Melfi-Juve Stabia 1-2 Lisi e Rosafio colpiscono all’inizio dei due tempi
JUVE STABIA (4-3-3): Russo 6,5; Cancellotti 6,5 Atanasov 6 Camigliano 6 Liotti 6,5; Izzillo 6 (18’ st Sandomenico 6) Capodaglio 6 Mastalli 6; Marotta 6 (1’ st Rosafio 6,5) Ripa 6,5 (30’ st Del Sante sv) Lisi 7. A disp.: Bacci, Borrelli, Zibert, Petricciuolo, Esposito. All. Fontana 6,5.
ARBITRO: Luciano di Lamezia 5.
Guardalinee: Angotti e Antonacci.
MARCATORI: 5’ pt Lisi (JS), 1’ st Rosafio (JS), 36’ st Obeng (M).
AMMONITI: Camigliano (JS), Gragnanilello (M), Vicente (M), Grea (M).
NOTE: spettatori 700 circa con 200 ospiti, incasso non comunicato. Angoli 4-2. Recupero pt 1’, st 4’.
La Juve Stabia continua a vincere e, dopo aver travolto il Catania al Menti, stende il Melfi con due gol lampo in apertura dei due tempi di gioco. Lisi indirizza immediatamente il risultato, Rosafio impiega due minuti per impattare sulla gara e, in avvio di ripresa, firma un raddoppio che non viene messo in discussione neanche dalla rete realizzata da Obeng ad otto minuti dal termine. Il 2016 degli uomini di Fontana si chiude respirando profumo di vertice, con il tecnico che continua a vincere anche cambiando qualche uomo. Rispetto alla squadra che aveva abbattuto gli etnei, l’allenatore ripresenta Atanasov e Camigliano al centro della difesa davanti a Russo con Cancellotti a destra, mentre a sinistra c’è Liotti. Intatta la mediana con il trio Mastalli-Capodaglio-Izzillo, in prima linea ci sono Marotta e Ripa ma non Kanoutè, sostituito da Lisi. Scelta vincente, al pari di quella di gettare nella mischia Rosafio al termine di un primo tempo concluso il vantaggio, considerando che entrambi saranno decisivi nell’economia del risultato. La prima occasione della gara è per il Melfi, che al 4′ sfiora il gol con De Vena, la cui girata su assist dalla sinistra di Foggia non trova lo specchio della porta. Non sbaglia, invece, la Juve Stabia, che al 6′ colpisce al primo affondo: Lisi finalizza un contropiede che sorprende la linea difensiva locale, involandosi verso la porta e saltando anche Gragnaniello prima di depositare il pallone alle sue spalle per la rete dello 0-1. La reazione del Melfi arriva dopo il quarto d’ora, con due occasioni utili per pareggiare i conti, ma se al 19′ De Vena colpisce a volo su punizione di Vicente chiamando Russo al grande intervento, al 23′ il portiere stabiese è ancora una volta attento su Defendi, che conclude dal limite su sponda di testa di Foggia. Superato il momento di forcing locale, la Juve Stabia riesce a riorganizzarsi e ad abbassare i ritmi, facendosi rivedere al 33′ con una punizione dal limite di Marotta che non inquadra lo specchio della porta. Dopo l’intervallo Fontana presenta subito Rosafio al posto di Marotta, e la mossa lascia immediatamente il segno perché al 2′ il nuovo entrato colpisce con un tiro mancino dal limite che non lascia scampo a Gragnaniello per lo 0-2. Dopo il quarto d’ora, Fontana decide di cambiare atteggiamento inserendo Sandomenico al posto di Izzillo e nel tentativo di sfruttare gli spazi lasciati da un Melfi proteso in avanti a caccia di gol. La sua squadra controlla agevolmente il risultato e a dieci minuti dalla fine sfiora il tris con Del Sante, che entrato da pochi minuti prova a imitare Rosafio impegnando Gragnaniello con un colpo di testa proprio su suggerimento del compagno, capace di colpire a freddo appena subentrato. Gol sbagliato, gol subito, perché al 37′ il Melfi riapre la gara: sponda di testa di Defendi e palla per Obeng, che realizza l’1-2. Sarà soltanto la rete della bandiera per un Melfi in caduta libera (quinta sconfitta consecutiva), con la Juve Stabia che stringe i denti e difende fino alla fine il prezioso vantaggio.
fonte:ilmattino