Montella batteremo la Juventus a Doha

19 dicembre 2016 | 08:49
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Montella batteremo la Juventus a Doha

Un successo a Doha per il rilancio Milan
Dopo la frenata in campionato, la Supercoppa con la Juve

Paletta e Abate abbracciano Locatelli, dopo il gol vittoria realizzato contro la Juventus ansa
Gasp a Montella: «Noi siamo corretti»
MILANO – Montella sabato sera a fine gara ha accusato l’Atalanta di aver commesso troppi falli, contaminando la prova della squadra rossonera. Infatti il direttore di gara ne ha fischiati ben 51, un record per la Serie A di quest’anno. Inoltre l’arbitro ha ammonito 9 giocatori. Gian Piero Gasperini ha replicato al collega milanista. «Il contrasto è un gesto tecnico che fa parte del calcio. Secondo me molti di quelli sanzionati non erano falli… Comunque l’Atalanta è una squadra corretta» ha detto il tecnico. Del resto la squadra nerazzurra si è presentata a San Siro reduce dalle due sconfitte consecutive contro Juventus e Udinese dove, fra l’altro, ha incassato 6 gol.
Lo stesso Gasperini aveva annunciato che i suoi giocatori avrebbero affrontato il Milan con la testa libera dopo la pressione sopportata nella lunga vigilia che aveva caratterizzato la sfida contro la Juventus.
Nel breve volgere di una settimana il Milan ha perso il secondo e il terzo posto. Non poteva essere diversamente, considerato il fatto che un solo punto ottenuto in due partite (Roma e Atalanta) è troppo poco per mantenere il passo delle prime della classe.
Quindi niente Natale in Champions League ma, piuttosto, bisogna tenere ben saldo il piazzamento in Europa League. Queste festività potrebbero portare eventualmente ancora un dono assai gradito. Ormai sfumati il closing e, appunto, il posto apparecchiato davanti al ricco piatto della Champions League, si può sognare (tanto non costa nulla…) di strappare la Supercoppa d’Italia alla Juventus, già battuta (il 22 ottobre) a San Siro in campionato. Ma la super-squadra di Allegri non è abituata a fallire gli obiettivi importanti, come un trofeo che non è mai da snobbare.ESAMI. Fallito, quindi, l’esame di maturità in questo girone d’andata (anche se restano due partite, Bologna e Cagliari, per completare i conti) resta il miraggio di poter ribattere la Juve. Sicuramente il 29° trofeo dell’era Berlusconi verrebbe salutato e festeggiato come un trionfo in Champions League… Il valore delle due Coppe non c’entra. Il vero significato è legato al delicato momento del club rossonero.
Il passaggio di consegne da Fininvest alla Sino-Europe Sport riserva quasi quotidianamente inquietanti colpi di scena. Sul campo la bacchetta magica di Montella sembra aver perso i suoi poteri. Contro Roma e Atalanta i rossoneri hanno fornito due prove complessivamente positive ma è mancato quel pizzico di buona sorte che aveva caratterizzato le più recenti esibizioni di una squadra che sembrava già solida e competitiva.

MERCATO. La frenata in campionato rischia di non incoraggiare la già complicata situazione a proposito del mercato di gennaio. Sabato sera, prima della sfida di San Siro contro l’Atalanta, l’ad Galliani ha assicurato che Bacca non verrà ceduto in questa sessione e, quindi, resterà al Milan. Il colombiano, in realtà, è l’unico milanista in grado, con la sua cessione, di alimentare l’ipotetica campagna di rafforzamento rossonera. Ma la Sino-Europe Sports ha posto il suo veto.
Montella ha bisogno di adeguati rinforzi per potenziare un organico che presenta lacune abbastanza evidenti in difesa (serve un centrale) e a centrocampo. In questo settore c’è la necessità di trovare una valida alternativa a Locatelli. L’esperimento di Bertolacci in cabina di regia contro l’Atalanta è riuscito solo in parte. L’ex-Genoa è stato molto generoso, ha recuperato e giocato numerosi palloni, ma la sua condizione di forma non è ancora ottimale dopo il lungo periodo di assenza per l’infortunio muscolare accusato nella prima giornata. E, comunque, ci vuole uno specialista come Badelj che Montella aveva indicato come obiettivo estivo.

DOPPIO COLPO. Dopo la comprensibile delusione per aver visto completamente disattesa la sua lista di acquisti estiva (Cuadrado, Zielinski, Bentancur, Musacchio, Badelj, Pjaca…) Montella ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ha lavorato sodo, con grande abilità per costruire, comunque, una squadra competitiva con i calciatori che aveva a sua disposizione. Ma la zona Champions League, se non si interviene concretamente in questa sessione di mercato, rischia di diventare una chimera. Di denaro contante fresco, come detto, non se ne parla. Galliani ha puntualizzato che, al momento, il Milan sul mercato farà poco… Potrebbe non bastare, con gravi ripercussioni sul futuro del club.

fonte:corrieredellosport