Montella il mio è un grande Milan

24 dicembre 2016 | 08:15
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Montella il mio è un grande Milan

Vincenzo Montella  è strafelice  per  la prima volta nella sua carriera alza un trofeo da allenatore,è una vittoria che dedichiamo al presidente che fortemente la voleva”: sono le prime parole di Vincenzo Montella dopo la vittoria del Milan sulla Juventus che ha portato la settima Supercoppa della storia nella bacheca rossonera. “Siamo partiti un pò contratti – le sue parole alla Rai a fine match – abbiamo pagato l’inesperienza nel disputare certe partite, ma poi abbiamo preso la partita in mano e abbiamo meritato di vincere. Sono felice soprattutto per i ragazzi – aggiunge – dopo una vittoria del genere possiamo credere ancora di più nei nostri mezzi. Oggi, nonostante giocassimo contro una grande squadra, abbiamo meritato la vittoria. Sono contento anche per il presidente Berlusconi che puntava tantissimo a questa vittoria”.

«C’è gioia, emozione, commozione… tutto. E’ una gioia meravigliosa». Ad Adriano Galliani, ad rossonero, nella notte di Doha luccicano gli occhi: «Siamo tornati a vincere un trofeo dopo cinque anni dalla Supercoppa contro l’Inter. Siamo arrivati al ventinovesimo trofeo dell’era Berlusconi, più sedici secondi posti. Mi sono commosso quando Pasalic ha fatto gol, sono contento per questo ragazzino: sembrava un oggetto misterioso e invece è andato lui sul dischetto e abbiamo portato a casa la Coppa». Analisi della partita: «Avvio timido, poi abbiamo fatto bene, soprattuto nella prima parte del secondo tempo. Quest’anno abbiamo sempre giocato alla pari con la Juventus: adesso siamo 2-2. Più bello vincere da sfavoriti? E’ bello vincere sempre, un rigore ti cambia l’umore e le prospettive. Sono molto contento per il presidente Berlusconi, era molto felice: merita questo successo per tutti gli sforzi economici e morali, per tutto quello che ha fatto in questi anni. Gli dedichiamo questa vittoria».

ECCEZIONE. Galliani riunisce il Milan in un unico, grande complimento, con una piccola eccezione: «Tutta la squadra è stata bravissima, ma Suso e Abate hanno fatto veramente una partita super. Questa vittoria me la porto nel cuore forse più di tutte, poi vi racconterò perché». Suso e Abate, ma anche Donnarumma, i grandi protagonisti di Doha: «E’ una soddisfazione immensa – dice il portiere -: abbiamo meritato il successo tutti insieme, abbiamo vinto grazie al lavoro e adesso festeggiamo». E’ così felice da confondersi dolcemente: «Cosa ci siamo detti quando ci siamo abbracciati? Sinceramente non ho capito niente. Ci abbiamo sempre creduto anche quando eravamo in svantaggio nel primo tempo. Abbiamo pareggiato, poi siamo andati ai rigori anche se avevamo meritato la vittoria già prima. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, alla fidanzata, ai tifosi rossoneri e al presidente Berlusconi». Sorride, salta, riceve e restituisce abbracci: «E’ un piacere vincere con tutti questi italiani in campo, ma anche con Bacca, Pasalic e tutti: è un’emozione immensa non si può descrivere».

CONVINZIONE. «Donnarumma ha fatto una grande parata su Dybala – dice Vincenzo Montella -, ma oltre a lui vanno elogiati Abate, Suso, Paletta, tutti. Stiamo crescendo, siamo superiori rispetto alla partita di campionato. Possiamo migliorare però l’approccio, a volte siamo un po’ pigri dal punto di vista mentale. Dobbiamo migliorare su questo aspetto». Sorride, riflette sul primo titolo vinto da allenatore, ma si mette da parte, lascia la scena ai suoi ragazzi: «Sono contento per loro, per la loro convinzione e la loro crescita. Sono contento per il presidente Berlusconi, per Galliani e per Maiorino, così come per il mio staff. Queste sono soddisfazioni che ripagano dei sacrifici fatti. Io protagonista? Si vince se si cresce insieme, se ci sono delle idee. La società ci ha supportato in tutto questo. Ad oggi mi piace pensare che questa partita sia l’inizio di un nuovo percorso. Abbiamo le basi per poter crescere ancora».

RIGORISTI. L’inizio era stato compicato: «Ho visto la Juve più convinta di noi, ma questo è dovuto anche alla loro maggior esperienza in queste partite. Abbiamo pagato, ma il gol subìto ci ha liberati e abbiamo giocato con leggerezza. Siamo cresciuti e con un po’ di fortuna potevamo chiuderla nei 90’. Voglio fare i complimenti alla Juventus per il suo atteggiamento, sono venuti a fare i complimenti». Dopo essersi soffermato sul tabù sfatato delle finali («Sono molto contento di averla vinta dopo le due sconfitte precedenti»), chiude parlando di Berlusconi («Non l’ho sentito, ma spero di poter festeggiare nei prossimi giorni per ascoltare anche le sue considerazioni») e della scelta dei rigoristi: «Ho deciso io e poi ho chiesto: qualcuno ha accettato, alcuni hanno voluto modificarla».

Fonte:corrieredellosport