Salernitana la furia di Lotito,Nove gol subiti su calci da fermo otto punti persi

19 dicembre 2016 | 09:29
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Salernitana la furia di Lotito,Nove gol subiti su calci da fermo otto punti persi

Enrico Vitolo Nenè, Di Piazza, Mora, Lucioni, Bisoli, De Luca, Daprelà, Soddimo e Bifulco, la lista si allunga sempre di più. Ma non sono i nomi dei nuovi acquisti che verranno ufficializzati alla riapertura del calciomercato invernale – anche se qualcuno di questi farebbe effettivamente comodo ad Alberto Bollini – bensì gli artefici di una crisi, quella sulle palle inattive, che inizia a diventare seriamente preoccupante per la Salernitana. Molto preoccupante. La patologia sembra infatti essere davvero grave, ormai è stato appurato su quasi tutti i campi della serie B. Esattamente come la paura che sta assalendo i granata ogni volta che bisogna difendere, o almeno così dovrebbe fare, su un angolo o una punizione. Proprio quello che è capitato anche contro il Carpi. L’ennesima conferma del problema, tanto per cambiare. Sempre che ce ne fosse ancora bisogno, perché del resto le precedenti «visite» avevano già evidenziato il tutto. Con la rete di Bifulco di sabato pomeriggio siamo arrivati al nono gol subito a gioco interrotto sui ventitré totali incassati. Un po’ tantini. Addirittura il quarto nelle ultime tre partite, quelli che hanno fatto sbottare definitivamente il patron Claudio Lotito. Contro squadra e allenatore. Già, questa volta non ha gettato acqua sul fuoco. Decisamente no. Nessuna intervista nel post partita con il Carpi (ha preferito evitare volutamente), ma le parole che servivano le ha dette senza peli sulla lingua nelle stanze segrete dello stadio Arechi subito dopo il triplice fischio finale dell’ultima gara di campionato. Per una volta, infatti, l’amarezza e la delusione hanno preso il sopravvento anche sul proprietario granata. Ebbene sì, ma ci può stare. Dopo aver provato a caricare la squadra nell’intervallo, una tradizione che ormai prosegue, la stessa cosa non è accaduta dopo il novantesimo. È stato l’opposto, ma questa volta non nello spogliatoio. Qualche critica indirizzata al nuovo allenatore per la gestione della sfida contro l’undici di Castori, così come ai calciatori per l’ennesima beffa subita in questa stagione. Che fa male, molto male. Al morale, ma specialmente alla classifica. Condizionata e non poco dai nove centri incassati in diciannove giornate. Ma dopo la sconfitta con il Carpi c’è chi, come Luigi Vitale, ha alzato la voce e ha parlato di «ansia trasmessa da Sannino in tutti questi mesi». Non esattamente la dedica di addio che il tecnico di Ottaviano (che non andrà al Lugano) si sarebbe aspettato da uno dei suoi pupilli, ma tant’è. E intanto i punti persi per strada aumentano, dopo l’ultimo turno sono diventati ben 8. Non proprio pochi. Aggiungendoli agli attuali 21 che la Salernitana è riuscita a conquistare, la visuale sarebbe stata decisamente più limpida in questo finale di 2016. E invece no. C’è da fare i conti con i tanti rimpianti, a partire dalla trasferta di La Spezia. Era l’esordio in stagione ed ecco subito il primo errore, di un singolo. Come spesso è accaduto in tutti gli episodi: Nenè taglia l’intera area di rigore prima di trovare la rete del pareggio. Contro il Vicenza, invece, è toccato a Di Piazza approfittare dell’amnesia di Zito. Altro errore clamoroso è quello di Ferrara contro la Spal, con Tuia che prova a rimediare alla mancanza di un compagno non riuscendo però a chiudere in tempo su Mora. La questione inizia a diventare incontrollabile nel derby con il Benevento, quando Lucioni svetta troppo facilmente su Luiz Felipe. Tempo una settimana e a Brescia accade qualcosa di identico, ma questa volta è l’intera squadra a perdere di vista Bisoli e non solo. Un po’ come accaduto a Bari sul secondo gol di Daprelà, mentre su quello di De Luca riecco la solita disattenzione di Luiz Felipe. Fino ad arrivare al clamoroso gol di Soddimo realizzato direttamente da calcio d’angolo e alla rete di Bifulco di sabato scorso, con Terracciano e Schiavi responsabili in queste ultime due occasioni. Ma a quanto pare poco importa di chi è stato l’errore, Lotito ha deciso: ora sono tutti colpevoli

fonte:ilmattino