Salerno donati gli organi di Daniela Delli Priscoli mamma di tre figli

12 dicembre 2016 | 00:00
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Salerno donati gli organi di  Daniela Delli Priscoli mamma di tre figli

SALERNO. Nella notte tra sabato e domenica è stato autorizzato il prelievo degli organi della 38enne Daniela Delli Priscoli, di Mercato San Severino, mamma di tre figli l’ultimo di 8 mesi, deceduta in seguito a complicanze dovute a un’emorragia cerebrale. I suoi organi e cioè polmoni, reni, cuore, fegato e cornee saranno donati a persone che sono in lista d’attesa per un trapianto in varie località italiane: un rene, però, è stato trapiantato ieri sera dal primario del Centro trapianti del Ruggi, Paride De Rosa, che ha eseguito anche i prelievi. Proseguono intanto le indagini: sono indagati tre medici dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino, dove è iniziato il calvario di Daniela prima di recarsi all’ospedale di Nocera inferiore e poi giungere in condizioni irrecuperabili al Ruggi di Salerno. Ieri sono stati eseguiti contemporaneamente il prelievo degli organi ed è stato asportato anche l’ organo che ha causato il decesso e che non viene in ogni caso prelevato: il cervello. L’ asportazione del cervello è stata eseguita per accertare la causa della morte, che non è escluso possa essere dovuta a un aneurisma, ma la conferma potrà arrivare solo dopo l’esame istologico sui tessuti. E allo stesso momento sono stati prelevati anche gli organi, come avrebbe voluto la 38enne convinta sostenitrice dell’idea di dover donare gli organi in caso di morte. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, della Procura di Nocera, dopo la denuncia del marito Gerardo Capuano, che aveva chiesto agli organi inquirenti di vederci chiaro sul decesso della moglie, dopo alcune ore impiegate per fare il quadro della situazione, ha dato l’ok a eseguire il delicato intervento per prelevare tutti gli organi. Intervento eseguito dal primario Paride De Rosa, coadiuvato dalla sua équipe. Ad assistere all’intervento anche i consulenti di parte, mentre per la Procura è stato nominato il medico legale Giovanni Zotti, che si è occupato di prelevare il cervello, trovato in pessime condizioni. Dunque è stato conservato nella formaldeide per mantenere inalterato il materiale biologico e liberarlo dei residui di sangue per poi eseguire gli accertamenti e risalire alle cause della morte. Sabato notte il Centro trapianti del presidio di via San Leonardo si è mobilitato appena avuto l’ok del magistrato. Dieci ore sono servite solo per la preparazione dell’espianto degli organi e altre 5 ore per eseguire materialmente l’intervento. Il dottor De Rosa, dopo l’impegno per prelevare gli organi, ieri sera, sempre al Ruggi, ha anche eseguito un trapianto di rene. L’ organo, come dicevamo, era stato prelevato dalla 38enne poche ore prime e ha salvato la vita ad un paziente che era in lista d’attesa. Da gennaio scorso a oggi il Centro trapianti del Ruggi ha eseguito complessivamente 42 trapianti di organi. Sul fronte giudiziario gli inquirenti dovranno ora accertare eventuali responsabilità dei medici che per primi hanno preso in cura Daniela e che secondo il marito non hanno fatto tutto il necessario per salvarle la vita. Da lì è iniziato il calvario della 38enne. La donna aveva accusato una crisi di cefalea e per questo si era recata all’ospedale di Mercato San Severino, dove avrebbe dovuto essere ricoverata, ma pare che abbia desistito e sia stata dimessa, anche se i medici espressero formalmente la richiesta di eseguire ulteriori accertamenti. La donna è stata visitata anche dai medici dell’ospedale di Nocera Inferiore prima di giungere al Ruggi di Salerno. Giovedì scorso è arrivata all’ospedale salernitano in condizioni disperate, l’emorragia cerebrale aveva fatto il suo corso e il cervello era irreversibilmente danneggiato. Un quadro clinico che ha portato i medici a dichiarare la morte cerebrale. I funerali saranno celebrati oggi alle 13 nella chiesa di Sant’Antonio a Mercato San Severino. Marcella Cavaliere La Città

SALERNO. Nella notte tra sabato e domenica è stato autorizzato il prelievo degli organi della 38enne Daniela Delli Priscoli, di Mercato San Severino, mamma di tre figli l’ultimo di 8 mesi, deceduta in seguito a complicanze dovute a un’emorragia cerebrale. I suoi organi e cioè polmoni, reni, cuore, fegato e cornee saranno donati a persone che sono in lista d’attesa per un trapianto in varie località italiane: un rene, però, è stato trapiantato ieri sera dal primario del Centro trapianti del Ruggi, Paride De Rosa, che ha eseguito anche i prelievi. Proseguono intanto le indagini: sono indagati tre medici dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino, dove è iniziato il calvario di Daniela prima di recarsi all’ospedale di Nocera inferiore e poi giungere in condizioni irrecuperabili al Ruggi di Salerno. Ieri sono stati eseguiti contemporaneamente il prelievo degli organi ed è stato asportato anche l’ organo che ha causato il decesso e che non viene in ogni caso prelevato: il cervello. L’ asportazione del cervello è stata eseguita per accertare la causa della morte, che non è escluso possa essere dovuta a un aneurisma, ma la conferma potrà arrivare solo dopo l’esame istologico sui tessuti. E allo stesso momento sono stati prelevati anche gli organi, come avrebbe voluto la 38enne convinta sostenitrice dell’idea di dover donare gli organi in caso di morte. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, della Procura di Nocera, dopo la denuncia del marito Gerardo Capuano, che aveva chiesto agli organi inquirenti di vederci chiaro sul decesso della moglie, dopo alcune ore impiegate per fare il quadro della situazione, ha dato l’ok a eseguire il delicato intervento per prelevare tutti gli organi. Intervento eseguito dal primario Paride De Rosa, coadiuvato dalla sua équipe. Ad assistere all'intervento anche i consulenti di parte, mentre per la Procura è stato nominato il medico legale Giovanni Zotti, che si è occupato di prelevare il cervello, trovato in pessime condizioni. Dunque è stato conservato nella formaldeide per mantenere inalterato il materiale biologico e liberarlo dei residui di sangue per poi eseguire gli accertamenti e risalire alle cause della morte. Sabato notte il Centro trapianti del presidio di via San Leonardo si è mobilitato appena avuto l’ok del magistrato. Dieci ore sono servite solo per la preparazione dell’espianto degli organi e altre 5 ore per eseguire materialmente l'intervento. Il dottor De Rosa, dopo l’impegno per prelevare gli organi, ieri sera, sempre al Ruggi, ha anche eseguito un trapianto di rene. L’ organo, come dicevamo, era stato prelevato dalla 38enne poche ore prime e ha salvato la vita ad un paziente che era in lista d’attesa. Da gennaio scorso a oggi il Centro trapianti del Ruggi ha eseguito complessivamente 42 trapianti di organi. Sul fronte giudiziario gli inquirenti dovranno ora accertare eventuali responsabilità dei medici che per primi hanno preso in cura Daniela e che secondo il marito non hanno fatto tutto il necessario per salvarle la vita. Da lì è iniziato il calvario della 38enne. La donna aveva accusato una crisi di cefalea e per questo si era recata all'ospedale di Mercato San Severino, dove avrebbe dovuto essere ricoverata, ma pare che abbia desistito e sia stata dimessa, anche se i medici espressero formalmente la richiesta di eseguire ulteriori accertamenti. La donna è stata visitata anche dai medici dell’ospedale di Nocera Inferiore prima di giungere al Ruggi di Salerno. Giovedì scorso è arrivata all’ospedale salernitano in condizioni disperate, l’emorragia cerebrale aveva fatto il suo corso e il cervello era irreversibilmente danneggiato. Un quadro clinico che ha portato i medici a dichiarare la morte cerebrale. I funerali saranno celebrati oggi alle 13 nella chiesa di Sant’Antonio a Mercato San Severino. Marcella Cavaliere La Città