SCHETTINO ANCORA UNA CONDANNA, PER DETURPAMENTO AMBIENTALE

23 dicembre 2016 | 10:22
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SCHETTINO ANCORA UNA CONDANNA, PER DETURPAMENTO AMBIENTALE

Non finiscono i guai per Francesco Schettino il comandante di Meta di Sorrento. Dopo il naufragio arriva una nuova sentenza contro Schettino. Il Tribunale di Grosseto ha inflitto la seconda condanna all’ex comandante della nave Costa Concordia naufragata davanti al porto dell’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Schettino è stato condannato a tre mesi, 15 giorni e 5mila euro di multa per le violazioni in materia antinfortunistica e per il deturpamento del paesaggio naturale a causa del naufragio. La sentenza è stata emessa dal giudice Gian Marco Fausto De Vincenzi. L’ex comandante della Costa Concordia, già condannato in appello a 16 anni di reclusione per il naufragio che provocò 32 morti, era accusato dalla Procura maremmana di omissione di adozione delle misure necessarie a limitare i rischi per i marittimi imbarcati e della mancata diligenza nell’applicazione delle procedure di emergenza indicate dall’armatore. Schettino era imputato della violazione dell’articolo 734 del codice penale che punisce, con la ammenda (fino a 6.000 euro), l’alterazione delle bellezze naturali e dei luoghi protetti. L’ex comandante era accusato di aver deturpato la costa dell’Isola del Giglio, sia pure temporaneamente (fino alla fine di luglio 2014), per il tempo necessario alla rimozione della Costa Concordia davanti al porto. Nel procedimento per deturpamento ambientale si erano costituite parti civili il ministero dell’Ambiente, il Wwf e Legambiente.

Prima di essere portata nel porto di Genova la Concordia è rimasta diverso tempo al Giglio, adagiata sul fianco, con grossi rischi di inquinare un’ isola meravigliosa. Da qui nasce il ricorso degli ambientalisti in Tribunale per ottenere giustizia e soprattutto il rispetto del mare. Stupore da parte del legale di Schettino. «Mi sembra davvero assurdo contestare un reato del genere nell’ambito di un disastro di quelle proporzioni». È il commento di Donato Laino, avvocato difensore di Francesco Schettino, l’ ex comandante della Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio il 13 gennaio del 2012, condannato per la seconda volta dal tribunale di Grosseto nel processo per distruzione e deturpamento delle bellezze naturali di Isola del Giglio (fino al 23 luglio 2014) e per il mancato rispetto delle norme di sicurezza impartite dall’armatore in caso di naufragio. «Adesso aspettiamo le motivazioni e poi decideremo cosa fare – ha concluso il legale – rimane il fatto, ripeto, di un’applicazione assurda».schettino-meta-sorrento