In un intervista al mattino Aldo Serena parla del Napoli e del nuovo acquisto Pavoletti
Serena in carriera di gol ne ha segnati 115 nelle squadre di club e 5 con l’Italia. L’unico ad aver giocato i derby Juve, Toro e Inter e Milan con tutte maglie diverse: era un centravanti vero, da area di rigore, fortissimo di testa, ha fatto parte della spedizione azzurra a Italia 90. Pavoletti, che attaccante è? «Una punta centrale che ha un’ottima fisicità e si fa valere nell’area di rigore, un attaccante abbastanza tecnico che vede la porta. In una squadra che fa un volume di gioco notevole e porta molti palloni nell’area di rigore avversaria può segnare un gran numero di gol». Quindi ha le caratteristiche ideali per sfondare nel Napoli? «Gli azzurri dopo l’infortunio di Milik hanno un po’ cambiato la loro tipologia di gioco con Mertens al centro e Callejon e Insigne esterni. Adesso con Pavoletti davanti si potrà tornare al cross dalle fasce, soprattutto con Ghoulam e oltre al gioco palla a terra si potrà avere una soluzione diversa di sicuro affidamento che tornerà utile soprattutto contro squadre chiuse». Quest’anno, però, Pavoletti è stato frenato dagli infortuni. «Sì, questo è l’unico dubbio, bisognerà verificare quali saranno le sue condizioni appena potrà cominciare ad allenarsi con il Napoli». Sarri avrà il centravanti vero che gli mancava. «Mertens ha fatto vedere in questa fase cose fuori dal comune ma per il tecnico azzurro sarà importante avere soluzioni diverse da poter sfruttare anche a partita in corso». Pavoletti è uno che ne ha fatta di gavetta: la sua fame potrà fare la differenza? «La sua carriera è simile a quella di Sarri. Forse a Sassuolo non è stato molto apprezzato, si tratta di un talento in continua crescita che ha fatto bene nel Genoa e sicuramente avrà il desiderio di lasciare il segno in una piazza come Napoli. Sono convinto che non vorrà sprecare questa grande opportunità che arriva nel pieno della maturità della sua carriera e saprà coglierla al volo». Il Napoli con 40 gol è l’attacco più forte della serie A, adesso con Pavoletti potrà diventare davvero irresistibile? «A me più che di forza dell’attacco mi piace parlare della straordinaria efficacia della fase offensiva: nel panorama italiano il Napoli è la squadra che gioca il calcio più divertente con possesso palla e verticalizzazioni improvvise ed è temibilissimo nelle ripartenze a campo aperto. Ora deve evitare qualche gol al passivo di troppo e ritrovare l’equilibrio per andare avanti in Champions League e proseguire la rincorsa in campionato». Il discorso scudetto lo ritiene ancora aperto? «In questo momento è abbastanza chiuso ma la Juve lo scudetto dovrà comunque vincerlo ed il cammino è ancora lungo. Il Napoli adesso che ha ripreso la spinta giusta può piazzare più vittorie consecutive e approfittarne se i bianconeri dovessero steccare». E quello Champions? «Non penso che il discorso sia chiuso: il Real Madrid ha dei giocatori fantastici che possono vincere tutte le partite però non è un squadra compatta. Il Napoli ha un gioco che potrà dare molto fastidio agli spagnoli soprattutto per la rapidità degli interpreti in attacco».
fonte:ilmattino