Un Napoli con una difesa allo sbando pareggia a Firenze

23 dicembre 2016 | 08:46
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Un Napoli con una difesa allo sbando pareggia a Firenze
Un Napoli con una difesa allo sbando pareggia a Firenze
Un Napoli con una difesa allo sbando pareggia a Firenze
Un Napoli con una difesa allo sbando pareggia a Firenze

Da questo Napoli dobbiamo accettare gioie e dolori.Al Franchi il Napoli non è brillante come nelle ultime occasioni, procede a strappi,di rado mostra il suo bel gioco.I viola ne contrastano il possesso-palla. Poi i cambi di Paulo Sousa sono efficaci(Sanchez e Zarate). Sarri ne azzecca uno Che vale il pari quando fa entrare Gabbiadini per Diawara giocando il tutto per tutto per acciuffare almeno il pari.Il 3-3 viene dal rigore di Gabbiadini che lo realizza senza emozioni

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Il Napoli ha giocato con una difesa molto alta con la linea a quattro quasi all’altezza del centrocampo: gli azzurri ricorrono spesso al fuorigioco per evitare sul nascere le verticalizzazioni di Kalini.Con la coppia centrale Chiriches-Albiol tutto va bene fino all’uscita per infortunio di Chiriches.Entra al suo posto Maksimovic che non entra mai in partita e commette diverse incertezze,la prima quando si fa trovare fuori posizione ed ècostretto a mettere giù Kalinic: è la punizione dell’1-1 di Bernardeschi con il tiro deviato in barriera da Callejon.Il Napoli spinge molto a sinistra nel primo tempo, Insigne segna un gran gol e crea pericoli costanti alla difesa della Fiorentina. E sempre da quel lato si allarga Mertens nel gol del 2-1 e nell’azione del calcio di rigore, poi segnato da Gabbiadini.A destra Callejon non spinge e Hysaj è in netta difficolta’ soffre molto Bernardeschi che si accentra e segna il gol del 2 -2 su azione personale.Tiro preciso ma non irresistibile, Reina sbaglia .Hysaj va avanti ma troppo debolmente. Indeciso a chi dare la palla. Non mette un solo cross in area. Partita grigia, senza errori gravi, ma la prestazione lascia a desiderare. Il Napoli funziona poco sul lato destro e il tandem con Callejon non funziona.

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Gli azzurri superiori ai viola nel primo tempo.Deliziosa la costruzione dell’azione,con quei tocchi rapidi che consentono di seminare gli avversari e arrivare al tiro. Kalinic si è segnalato nell’area soltanto quando ha fatto il furbo, prima tuffandosi in area e poi indicando all’arbitro che non c’era stato fallo da parte di Reina.Non esattamenteun gesto di fair play, il croato era già ammonito e ha fatto il bel gesto per convenienza, temendo l’espulsione.Reina è stato ammonito per un eccesso di proteste da Tagliavento, che aveva avvisato dopo 43 secondi il Napoli: primo fallo di Albiol e subito il giallo.Un condizionamento non irrilevante. Sgradevole il tono arrogante delle parole dell’addizionale Orsato a Reina («Ti mando fuori»). All’ultimo istante è stato concesso un netto rigore al Napoli,il secondo in due partite: Tagliavento,almeno in questa occasione,è stato puntuale. La Fiorentina,che avrebbe dovuto trovarsi senza Kalinic,ha pareggiato fortunosamente con la punizione di Bernardeschi, l’altro talento della sfida:fatale la deviazione di Callejon in barriera.A quel punto è cominciata un’altra partita,in equilibrio,con capovogilmenti di fronte,come quella di fine febbraio e infatti finita in parità.La prodezza di Mertense il raddoppio di Bernardeschi, favorito da avversari che esultavano ancora dopo la rete del belga e dal molle Reina,che non èpiù un baluardo. Due volte in vantaggio, due volte raggiunto e pure sorpassato dalla Fiorentina, con quel colpo di Zarate.Troppi errori della difesa, come confermano i sei go lincassati negli ultimi 180 minuti. Le assenze di Koulibaly e Chiriches si sono rivelate pesantissime: male Maksimovic. Ma non era finita: Mertens è riuscito a procurarsi il rigore e ne ha lasciato l’onere a Gabbiadini. Nel 2017 si ripartirà a -3 dalla Roma, ma con Pavoletti e Milik.La corsa batticuore Champions continua con possibilità di successo,a patto di dare ascolto a Sarri serve piu’ cazzima e mentalita’ vincente.

Gol da applausi quello di Lorenzo Insigne  che con un colpo a giro mette la palla nell’incrocio dei pali.Ammirato perfino da uno dei suoi maestri(a distanza),Del Piero. Lorenzo è cresciuto sotto la guida di Sarri, tecnico di cui non sempre condivide le decisioni – ovvero le sue sostituzioni – ma che gli ha fatto capire quanto sia importante sacrificarsi per la squadra.

Difesa allo sbando, ma intollerabili errori dell’arbitro

Tagliavento non espelle Kalinic già ammonito alla fine del primo tempo

La squadra arbitrale diretta dall’internazionale Tagliavento ha offerto una prestazione rigorosa. Inizio da record perl’arbitro di Terni: dopo appena 43” Albiol commette fallo su Cristoforo ed è ammonito.Al 3’ tocca aKalinic ricevere il giallo per un entrata a gamba tesa su Callejon. In entrambi i casi il direttore di gara fa comprendere a tutti chela sua direzione di gara sarà intransigente: approccio preparato e studiato nel briefing pre-gara. Scelta singolare ma rispettabile.Al 10’ assist di Badelj per Kalinic ma l’assistente ferma tutto per offside del croato: c’è.Al 12’è buona la posizione del croato che commette fallo su Chiriches: giusto fermare. Al 25’ brillante giocata di Insigne che segna.Difficile poter valutare a velocità naturale la posizione di partenza del partenopeo quando riceve da Hamsik: situazione al limite.Al 34’ rete annullata a Mertens: Zielinski tira in porta, Tatarusanu respinge e il belga oltre il penultimo difensore insacca: giusto annullare. AL 46’ giallo a Reina per una veemente protesta:in effetti il portiere in area chiude in uscita su Kalinic (già ammonito) senza toccarlo, ma nonostante ciò il croato si lascia cadere. Manca il giallo per simulazione el asuccessiva espulsione. Nella ripresa, subito dueN ammonizioni:Maksimovic per fallo su Kalinic e Tomovic per fallo su Mertens: condivisibile. Al 48’ Salciado in area atterra Mertens: rigore netto.

fonte.corrieredellosport