Vergogna Circumvesuviana solo due corse a Natale e a rischio quelle di Capodanno

27 dicembre 2016 | 10:17
Share0
Vergogna Circumvesuviana solo due corse a Natale e a rischio quelle di Capodanno
Vergogna Circumvesuviana solo due corse a Natale e a rischio quelle di Capodanno
Vergogna Circumvesuviana solo due corse a Natale e a rischio quelle di Capodanno

Due corse al giorno, questo il servizio della CirucmVesuviana per il 24-25-26 da Sorrento a Napoli . Una vergogna per località turistiche come queste , fra Penisola Sorrentina e Pompei, che sono il motore economico della Campania che vive di turismo. Frutto di vecchie disposizioni mai cambiate. Ora si rischia anche per le corse di Capodanno con le corse  destinate a collegare Sorrento e Napoli ed a trasportare i turisti agli scavi di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti nel giorno in cui nei siti archeologici si entra senza pagare il ticket di ingresso. Il servizio è seriamente a rischio. Eav e sindacati, infatti, non trovano l’accordo sul compenso economico da corrispondere ai lavoratori che saranno impegnati fino a sera.

Sul tavolo l’indennizzo da concordare perché non previsto dal contratto di lavoro. Finora il giorno di Capodanno i treni si fermavano intorno alle 13:30, mentre adesso l’ultima partenza dovrebbe esserci verso le 17:30 anche se i dipendenti sarebbero impegnati fino alle 19 circa.

La querelle tra azienda e rappresentanti dei lavoratori, quindi, sarebbe legata alle pretese di questi ultimi per lavorare nel pomeriggio di Capodanno. Secondo i vertici dell’azienda i sindacati pretendono troppo. Gli autonomi, in particolare quelli che aderiscono all’Orsa (che rappresentano una pattuglia molto nutrita, soprattutto tra i macchinisti) vorrebbero che ogni dipendente impegnato nella fascia oraria straordinaria (quindi dalle 13,30 alle 19) fosse remunerato con 300 euro netti.

Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto, invece, 150 euro lordi per tutti i dipendenti al lavoro il giorno di Capodanno, compresi quelli impegnati durante i turni della fascia mattutina, già prevista dal contratto di esercizio. Cifre altissime secondo l’Eav, che ieri ha diramato un comunicato nel quale fa appello “alla sensibilità e al senso di responsabilità dei lavoratori tutti”.