Vico Equense a Punta Gradelle invece del depuratore un sequestro a Via Mirto, che augurio di Buon Anno!

31 dicembre 2016 | 13:19
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Vico Equense a Punta Gradelle invece del depuratore un sequestro a Via Mirto, che augurio di Buon Anno!

Ci piacerebbe dire lo avevamo detto! Ma invece siamo tristissimi, Positanonews era scettico e parlava di “passerella elettorale”, quando tutti esaltavano i consiglieri della Regione Campania e compagni venuti a Meta di Sorrento in pompa magna ad annunciare il depuratore di Punta Gradelle pronto per il primo gennaio 2017.  Ora l’anno finisce, e inizia, perchè nessuno dissequestra la notte di Capodanno, con il sequestro di Via Mirto.  Spuntano ombre sulla regolarità del cantiere aperto dal Comune di Vico Equense per il restyling della strada , come scrive l’amico e collega Salvatore Dare su Metropolis in edicola dove si può leggere il servizio completo  . L’operazione risale a qualche giorno fa, ma nelle ultime ore la Procura della Repubblica di Torre Annunziata – nonostante la pausa per le festività natalizie – ha scovato nuovi elementi spulciando gli atti acquisiti dai carabinieri. Si ipotizzano difformità di carattere ambientale e paesaggistico. Decisivi anche gli esposti prodotti dal Wwf della penisola sorrentina , ora Terre del Tirreno presieduto da Claudio d’ Esposito da ventanni in prima linea, e dal circolo Vas di Vico Equense che avevano invocato un intervento della polizia giudiziaria. Insomma ai voglia di chiedere a Napoli al presidente della Regione Vincenzo De Lua il  cronoprogramma mai rispettato, visto che ogni anno si annuncia la messa in funzione , cronoprogramma sul quale sta indagando la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia ma dovrebbe indagare anche la Corte dei Conti,  come ha fatto la Grande Onda, i politici ci hanno preso e continuano a prenderci in giro facendo le cose in maniera superficiale e deficiente di controlli, come si è visto addirittura con le problematiche con l’ Enel, per non parlare dei fanghi e quant’altro, e Seiano, ha ragione l’ex sindaco Gennaro Cinque, si ritrova col cetriolo in mano, uno sventramento che diventa una bomba ecologica con opere che sono servite, al momento, solo a buttare soldi.