Vico Equense. Poste Italiane. Cosa c’è dietro lo spostamento del centro di distribuzione da Meta a Castellammare di Stabia?

16 dicembre 2016 | 16:54
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Vico Equense. Poste Italiane. Cosa c’è dietro lo spostamento del centro di distribuzione da Meta a Castellammare di Stabia?

postino

Vico Equense. E’ stata una scelta scellerata dei vertici provinciali di Poste Italiane Spa, l’azienda controllata e partecipata al 60% dallo Stato Italiano tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze di spostare il centro primario di distribuzione (CDP) da Meta a Castellammare di Stabia provocando un grosso danno per Vico Equense, il mancato arrivo da oltre tre mesi della corrispondenza postale come le bollette dell’energia elettrica e del telefono (il gas non è ancora arrivato e le risorse idriche GORI Spa si affidano ad un servizio postale privato) che arrivano già scadute con le conseguenze temibili dello stacco delle utenze private. Ne abbiamo parlato tanto in questi mesi soprattutto su Positano News personalmente dando voce ai cittadini del territorio che si vedono estromessi da un pubblico servizio, punibile a norme di legge dall’art.340 del codice penale “interruzione di pubblico servizio” di cui i dirigenti potranno incorrere da uno ai cinque anni di reclusione.

Siamo tutti esasperati compreso io in primis che non mi vedo recapitare (anche se abito in zona centrale) un giornale pagato, alcune riviste e ovviamente la corrispondenza. Non ne parliamo delle zone alte montane. Non basta la domiciliazione bancaria (non puoi vedere i costi effettivi, non vale per tutti i servizi, gli anziani la conoscono?) per risolvere questa tragica situazione, serve riportare tutto come era prima. Come già parlato in precedenza, il centro di Meta è molto più vicino da quello stabiese parlando anche di chilometri alla mano. Se da Meta ci sono tre vie di ingresso per Vico come Alberi, la statale 145 e Casanocillo, da Castellammare solo la statale, spesso bloccata essendo l’unica via di ingresso per la Penisola Sorrentina. Se magari il centro di Meta lavorando per molti anni con la corrispondenza a Vico, conosce perfettamente tutte le zone vicane come i tanti vicoletti interminabili dal centro alla montagna, Castellammare conoscerà tutte le zone? Sembra proprio di no. Sono tre mesi che il servizio è stato attivato a Castellammare ma la corrispondenza non arriva proprio.

E allora cosa c’è dietro questo spostamento del servizio negli angusti e stretti uffici a Castellammare di Stabia? C’è qualcuno che vuole fare carriera?

Parliamo di dati alla mano. Tutto lo spostamento in atto nasce dal fatto che il centro primario di distribuzione stabiese (CDP) si è visto togliere la zona di Agerola che di fatto era stata unita alla più vicina Gragnano (non è che a Gragnano hanno più spazi negli uffici) che si vede comprendere oltre alla nuova zona agerolese anche le zone già in suo possesso come la stessa cittadina, Lettere, Pimonte, Casola di Napoli e Santa Maria la Carità.

Il CDP stabiese “perdendo” Agerola avrebbe avuto soltanto la zona di Castellammare di Stabia. Se sarebbe rimasta soltanto con questa zona, ci sarebbero dovuti essere degli esuberi. Per evitare ciò, forse in balia di una promozione di qualcuno che voleva fare carriera, è stata unita la zona vicana, tolta a Meta che sarebbe rimasta soltanto con una piccola zona della penisola. Togliendo la zona di Vico a Meta, in quest’ultimo CDP metese si parlerà prossimamente di probabili esuberi o spostamenti.

Dando atto che il consiglio comunale di Vico Equense dietro nostre istanze sui social network e sul nostro giornale, si è messo in moto tramite i consiglieri di maggioranza VICOinvolgiAMO che hanno implementato l’odg del consiglio comunale di qualche giorno fa, con lo scopo di mettere in risalto queste problematiche e disservizi che abbiamo reso pubbliche, approvato all’unanimità e spedito ai vertici di Poste Italiane e al Prefetto di Napoli chiedendo il ripristino come tutti chiediamo del centro di distribuzione negli uffici di Meta, dobbiamo però sperare che in ambito nazionale si muova qualcosa per risolvere al più presto questa incresciosa situazione locale.