Caos Pompei. Sfida dei sindacati: domenica aperti e personale della Soprintendenza sostituirà i custodi in assemblea
Pompei. Summit straordinario negli uffici romani del Ministero per i Beni Culturali. Il direttore generale della Soprintendenza, Massimo Osanna, ieri mattina si è incontrato con il ministro Dario Franceschini per relazionare su quello che, ormai, è diventato il «caso Pompei». I crolli che continuano, nonostante i 105 milioni di euro finanziati dall’Unione Europea per la […]
Pompei. Summit straordinario negli uffici romani del Ministero per i Beni Culturali. Il direttore generale della Soprintendenza, Massimo Osanna, ieri mattina si è incontrato con il ministro Dario Franceschini per relazionare su quello che, ormai, è diventato il «caso Pompei». I crolli che continuano, nonostante i 105 milioni di euro finanziati dall’Unione Europea per la messa in sicurezza della città archeologica; l’ultimo muro che ha ceduto, reso pubblico lo scorso venerdì, è pertinente alla parete non affrescata di un cubicolo che affaccia sull’atrio di una domus chiusa al pubblico, nota come la casa del «Pressorio di terracotta», posta sulla via dell’Abbondanza al civico 22, Insula IV, Regio I, e la «guerra» con i sindacati. Il soprintendente Osanna ha chiesto a Franceschini «carta bianca per poter utilizzare qualsiasi strumento in suo potere per non lasciare fuori i turisti durante l’assemblea indetta da Unsa e Flp». Il ministro gli ha dato pieni poteri: «Gli scavi non possono e non devono essere negati a turisti che arrivano da ogni parte del mondo». Così a sostituire i custodi – che in 70 parteciperanno all’assemblea – a guardia delle prestigiosi domus ci saranno funzionari e personale amministrativo della Soprintendenza. Ad aprire i cancelli, in caso di necessità, sarà personalmente il direttore generale della Soprintendenza. Osanna, intanto,per «salvare la domenica gratis» degli scavi ha dato disposizioni alla sua segreteria amministrativa di inviare una richiesta ai sindacati di «posticipo dell’assemblea indetta il 5 febbraio». La comunicazione non è ancora giunta sulla scrivania dei sindacati. Però Antonio Pepe, leader dell’Unsa, si è detto sin da subito «disposto a spostare l’assemblea al 9 febbraio». Questa nuova data, poi fissata, però, coincide con la visita del commissario europeo Corina Cretu, accompagnata dai Ministri Franceschini e De Vincenti. Questo rende ancora più rovente la «guerra» tra sindacati e Soprintendenza. Una «sfida » diretta al ministro per «spronarlo a convocare i sindacati sui temi scottanti della protesta: amianto e pioggia negli uffici e nei corpi di guardia». Bruxelles, intanto, si interroga sullo stato dei lavori del «Grande Progetto Pompei». Per questo motivo il 9 febbraio arriverà a Pompei un commissario europeo ad ispezionare i cantieri. La Cretu, in attesa della sua visita nella città eterna, cinguetta su Twitter: «Molto contenta di visitare #Napoli il 9 Febbraio: visita cantieri del progetto #pompei finanziato dalla politica di coesione + dialogo cittadini». Per l’occasione, la Soprintendenza riaprirà qualche domus come quella dei «Casti Amanti», il cui progetto di restauro non è ancora concluso ma i tecnici contano di poter rendere ugualmente visitabile e fruibile la casa anche in prossimità del 14 febbraio. In occasione della festa degli innamorati sarà visitabile una delle Domus più belle della città antica. Casa di un ricco panettiere, è così chiamata per il pannello decorativo che raffigura il bacio innocente di due innamorati. Era in corso di ristrutturazione al momento dell’eruzione, come testimoniato dai disegni preparatori sulle mura realizzati prima di essere colorati. In parte usata come panificio, presenta numerose pitture tra cui quelle di amanti. Nella stalla sono stati inoltre ritrovati gli scheletri dei muli utilizzati per caricare il grano. (Susy Malafronte – Il Mattino)