Castellammare dal Premio Viviani nel giorno del compleanno «Riapriremo la stazione delle Terme»
Una buona notizia da Castellammare di Stabia Un cantiere per Raffaele Viviani nel giorno del suo compleanno. L’iniziativa, presentata ieri mattina al teatro Karol della chiesa Sant’Antonio guidata da don Catello Malafronte, è un contenitore di eventi, iniziative teatrali, laboratori, esperimenti scolastici e non che coinvolgerà la città natale del drammaturgo per tre anni. La […]
Una buona notizia da Castellammare di Stabia Un cantiere per Raffaele Viviani nel giorno del suo compleanno. L’iniziativa, presentata ieri mattina al teatro Karol della chiesa Sant’Antonio guidata da don Catello Malafronte, è un contenitore di eventi, iniziative teatrali, laboratori, esperimenti scolastici e non che coinvolgerà la città natale del drammaturgo per tre anni. La prima edizione della manifestazione si chiuderà alla fine di maggio, dal 24 al 28: il programma si terrà in larga parte alle Antiche Terme. E in quell’occasione avverrà un piccolo miracolo: sarà riaperta la stazione Circum della zona, chiusa da anni. È questo l’auspicio del governatore Vincenzo de Luca, che con il sindaco Antonio Pannullo, Giulio Baffi, ideatore dei “Cantieri Viviani” e Luigi Grispello, presidente della Fondazione Campania, hanno presentato il progetto culturale alla città a studenti, associazioni e artisti. «Come ente regionale siamo entusiasti di promuovere eventi come questo – ha detto De Luca – m una delle dieci città simbolo della nostra terra, la più bella al Sud della nostra Regione, perché dalla cultura si riparte per cambiare ed andare avanti. È un’occasione unica per divenire umani ancora, dimenticando la tecnologia che impazza e ci allontana dalla realtà, recuperando valori e memoria. E dal centro antico, con l’uso delle Antiche tenne e della stazione Circum a due passi si può cominciare per un discorso più ampio che sia anche turistico, un miracolo, come quello della funivia che collega al Faito che è stata sistemata mesi fa».
Spazio all’uomo, alla cultura ed alle arti, quindi, come hanno sottolineato anche gli altri relatori e lo stesso don Catello, che proprio dalla cultura, non solo religiosa, vuoi ripartire per risollevare il suo quartiere e dare opportunità ai suoi ragazzi con un campo sportivo polivalente, attività scout e acr e un teatro nuovo aperto alla città. «Viviani – ha detto – era figlio di questa terra e tanti figli di questa terra oggi hanno bisogno di indicazioni e di possibilità per guardare avanti e migliorare, questo progetto ben articolato è una straordinaria occasione per fare e vivere la cultura».
Fonte: Titti Esposito da Il Mattino