Crociere in Calo a Salerno ( che le vuole ) timori a Positano che rischia il game over
Cala il numero degli attracchi delle navi da crociera al porto di Salerno. E, di conseguenza, diminuisce anche il numero dei turisti sbarcati in città, nel contempo monta la preoccupazione a Positano in Costa d’ Amalfi che rischia il game over. Ancora increduli per la decisione della Capitaneria di Porto di consentire l’attracco al largo […]
Cala il numero degli attracchi delle navi da crociera al porto di Salerno. E, di conseguenza, diminuisce anche il numero dei turisti sbarcati in città, nel contempo monta la preoccupazione a Positano in Costa d’ Amalfi che rischia il game over. Ancora increduli per la decisione della Capitaneria di Porto di consentire l’attracco al largo fra Positano e Praiano, nel paese monta la preoccupazione , già nel 2016 si è avuto il picco massimo nella storia degli sbarchi sul molo, perchè alle linee normali si sono aggiunte quelle legate alle crociere a Salerno e Napoli, anche via Sorrento , che hanno reso attrattiva ancora di più Positano e spinto forse a far pressione in Campania per poterne ottenere l’attracco. Oltre allo scempio visivo sul panorama che porta a Li Galli e Capri dalle crociere potrebbero sbarcare troppe persone, un game over per il turismo di qualità. Mentre Positano che vorrebbe mantenere la qualità è preoccupata dell’arrivo a Salerno si preoccupano dell’abbandono come scrive su La Città Barbara Cangiano È questo il dato che emerge dalle statistiche della struttura portuale relativa al 2016. I numeri sono ancora provvisori (come si dice in gergo tecnico di “stima”) ma già da ora si può tracciare un bilancio dell’anno appena lasciato alle spalle. E, se per quasi tutti i comparti, il trend è sempre in costante e inarrestabile crescita, non si può dire altrettanto per i flussi crocieristici, che subiscono una riduzione del 9 per cento.
«Colpa della diminuzione del numero di approdi – fanno sapere dall’Autorità portuale – che c’è stata per via del pericolo attacchi terroristici, tant’è che la crisi ha investito tutti gli altri porti del Mediterraneo». Fatto sta che la decisione della compagnia Msc Crociere di lasciare Salerno, per dirottare su altri scali, ha fatto sentire i suoi effetti deleteri. D’altronde basta paragonare il 2015 al 2016 per rendersi conto di come la scelta dell’armatore abbia influito negativamente su Salerno. Due anni fa, infatti, al porto sono arrivate 95 navi da crociera (Msc Crociere con 27 arrivi, Costa Crociere con 24, Royal Carribean con 15, Celebriy Cruises con 12, Counard con 4, Tui Cruises e Princess Cruises con 3). Lo scorso anno, dunque, è venuta a mancare proprio la primatista e le altre compagnie non sono state in grado di colmare il gap, tant’è che il 2016 si è chiuso con soli 78 arrivi. Oltre a Msc, tuttavia, è venuta a mancare anche Costa, che ha ridotto l’utilizzo dello scalo cittadino di oltre la metà rispetto al 2015, approdando in città solo 11 volte. La compagnia primatista del 2016 è stata la Croisi Europe che ha fatto accostare le proprie navi da crociera per ben 22 volte. Il calo, tuttavia, dovrebbe essere solo episodico, in quanto già da quest’anno la curva dovrebbe tornare a puntare verso l’alto. Le previsioni per il 2017, infatti, sono più che ottimistiche, e si pensa di risalire immediatamente la china, grazie al dragaggio dei fondali, in programma per la prossima primavera.
Le merci. Reparto crociere a parte, per tutti gli altri settori il porto cittadino si conferma essere la principale azienda di tutta la provincia, entrando di diritto e per meriti acquisiti sul campo, nel gotha della portualità nazionale ed europea. E niente sembra fermare il “volo” della struttura salernitana verso traguardi che, solo qualche anno fa, parevano inimmaginabili. E la sua ascesa non conosce crisi, andando in controtendenza con lo scenario della portualità italiana, dove la recessione economica ha fatto sentire i suoi effetti deleteri. Non a Salerno, però, in quanto si frantumano, uno dietro l’altro, i record di produttività e il business è sempre più florido. Analizzando i vari settori nell’anno che si è appena concluso, immediatamente balza all’occhio come siano state movimentate più di 13 milioni di tonnellate di merci, con un segno più, rispetto al 2015, di circa il 4 per cento. Scendendo nei particolari il maggiore incremento, che è pari al 12 per cento, è stato registrato nel comparto merci in contenitori, mentre le sezioni Ro-Ro e merci varie s’attestano ad un lusinghiero più 2 per cento. Per quanto riguarda, invece, i Container (Teus) l’aumento del giro d’affari supera il 13 per cento.
I passeggeri. Un discorso a parte merita il capitolo passeggeri. Già si è detto di come il traffico crocieristico abbia subito uno stop, mentre per i collegamenti intercostieri si è registrato un vero e proprio boom, tante che hanno utilizzato i traghetti che fanno da spola per la Costia amalfitana e quella cilentana ben il 20 per cento in più di passeggeri. Una riduzione del 9 per cento, infine, ha subito il movimento relativi ai Traghetti Ro/Pax (meno 7 per cento) ma, in questo caso, si deve precisare come la diminuzione sia da ascrivere al fatto che i traffici, in questo settore, siano stati riversati su quelli container.
Le contromisure. Per tornare ad essere un attrattatore di turisti, anche in estate, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli sta immaginando un grande evento. Di cosa si tratta? «Un festival jazz interregionale, con Salerno capofila dei cinque capoluoghi di regione. È ancora tutto in fase embrionale, ma siccome la nostra città è patria di tanti
jazzisti di primo piano, ci sembra giusto dedicare uno spazio di grande qualità a un settore che ha il suo pubblico. Poi, puntiamo molto su Salerno Letteratura, una manifestazione che cresce di anno in anno e che richiama tantissimi appassionati».