Fascicolo del fabbricato, come prevenire il rischio sismico.

15 gennaio 2017 | 00:21
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Fascicolo del fabbricato, come prevenire il rischio sismico.
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Fascicolo del fabbricato, come prevenire il rischio sismico.
Fascicolo del fabbricato, come prevenire il rischio sismico.
Fascicolo del fabbricato, come prevenire il rischio sismico.
Fascicolo del fabbricato, come prevenire il rischio sismico.

di Marco Caccaviello, ingegnere civile-ambientale Uno strumento chiaro e semplice che indichi le caratteristiche strutturali e la storia dell’edificio, nello stesso tempo snellire l’iter burocratico ed  adoperarsi affinché coloro che abbiano  competenza e capacità possano esprimersi tecnicamente al meglio, onde evitare che future tragedie si verifichino. Visto le criticità del patrimonio immobiliare,un dispositivo indispensabile anche […]

di Marco Caccaviello, ingegnere civile-ambientale

Uno strumento chiaro e semplice che indichi le caratteristiche strutturali e la storia dell’edificio, nello stesso tempo snellire l’iter burocratico ed  adoperarsi affinché coloro che abbiano  competenza e capacità possano esprimersi tecnicamente al meglio, onde evitare che future tragedie si verifichino. Visto le criticità del patrimonio immobiliare,un dispositivo indispensabile anche in penisola sorrentina.

Gli attuali e recenti tragici avvenimenti continuano a ricordarci che l’Italia è un paese ad alto rischio sismico.  Per ovviare a tale grave situazione nel 2003 furono definiti con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, i criteri di una nuova classificazione sismica nazionale, basati sulle probabilità che un territorio venga interessato in un certo arco di tempo (50 anni)da un evento che superi una determinata soglia  di intensità. Furono realizzate 4 zone o livelli di pericolosità, la prima comprende le aree maggiormente a rischio sismico, scendendo fino alla quarta che non dovrebbe rappresentare problemi. Tuttavia, a differenza di quanto succedeva in precedenza, si sono escluse purtroppo aree a rischio nullo.  Per quanto riguarda la Regione Campania sono stati individuati 129 comuni  ad elevata sismicità. Localizzate nelle zone appenniniche della provincia di Avellino, in particolare dell’Irpinia e del Matese, nelle provincie di Caserta e Benevento. Scendendo, verso le zone pianeggianti e rivierasche, incontriamo con una sismicità media360 comuni localizzati nelle  provincie di Napoli,Caserta e Salerno. A Rischio basso, sono stati considerati i comuni lungo i litorale casertano,  della Costiera amalfitana e del basso Cilento. Capitolo a parte per il Comune di Napoli che è stato classificato con rischio sismico di livello 2 ,mentre i Comuni della penisola sorrentina sono classificati a livello di pericolosità sismica 3, ossia  a rischio basso che può essere soggetta a scuotimenti modesti. Con la classificazione sismica, del territorio nazionale, si sono introdotte normative tecniche specifiche per la realizzazione di strutture in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico. Ultimamente, proprio in seguito al continuo susseguirsi di eventi sismici, da parte di Enti istituzionali e Comuni si sta valutando la possibilità di ripristinare l’obbligatorietà per tutti gli edifici del così detto fascicolo del fabbricato. Tale strumento, oltre a monitorare lo stato di conservazione, è indispensabile per individuare le situazioni di rischio dei fabbricati. Affinché si possa programmare nel tempo interventi di ristrutturazione e manutenzione degli immobili e nello stesso tempo monitorare la qualità e lo stato di conservazione  del patrimonio edilizio italiano. Realizzato, per oltre il 60%, prima dell’entrata in vigore delle prime norme antisismiche nel 1974. Inoltre, anche gli edifici costruiti successivamente, pur essendo in regola rispetto alla legge vigente al momento della realizzazione, potrebbero non essere conformi all’ attuale normativa sismica

In effetti il fascicolo del fabbricato non è altro che  una documentazione contenente tutte le informazioni relative la situazione progettuale,strutturale, urbanistica, edilizia nonché impiantistica ed autorizzativa dell’immobile. Inoltre una sintesi di tali informazioni deve essere inserita in una scheda informatizzabile. Sia il fascicolo che la scheda di sintesi devono essere obbligatoriamente aggiornati in occasione di ogni modifica significativa apportata sia ad una parte che all’intero fabbricato. Non sono esclusi dai suddetti aggiornamenti lavori eseguiti sul fabbricato da enti erogatori di pubblici servizi, come energia elettrica, comunicazioni, acqua e gas.     Fondamentale  risulta inoltre conoscere l’ indice di efficienza composto da due parametri: indice documentale e indice tecnico, che associati al fascicolo rendono lo strumento facile da consultare e da aggiornare. –  L’indice documentale, oltre a misurare qualità e quantità di informazioni documentali in possesso del proprietario, fornisce indirettamente l’idoneità dell’immobile a svolgere le funzioni richieste, soprattutto quelle difficilmente verificabili. L’indice tecnico permette di valutare sia l’invecchiamento dell’edificio sia il suo stato di degrado e può essere visto come la misura della quantità di manutenzione effettuata sull’immobile. Il fascicolo del fabbricato viene conservato dal proprietario dell’immobile oppure dall’amministratore del fabbricato e deve rimanere a disposizione per ogni controllo da parte delle autorità competenti.

Spesso la differenza tra ciò che crolla e ciò che resiste è data dalle caratteristiche e dal diverso e disomogeneo comportamento dei terreni di fondazione e dalla loro capacità di non amplificare l’accelerazione sismica. Pertanto contrastare il rischio sismico potrebbe risultare prioritario  conoscere dettagliatamente  i terreni su cui poggiano gli edifici quindi avere una conoscenza geologica, da parte del tecnico, diventa indispensabile. A tale proposito sarebbe ultra modo utile  completare la cartografia geologica del territorio nazionale e gli studi di microzonazione sismica dei comuni italiani. Attraverso i quali è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità.

Nonostante l’elevata sismicità del territorio italiano l’introduzione del fascicolo del fabbricato tuttavia stenta a decollare. Finora a livello nazionale ci sono stati diversi disegni di legge che però non hanno mai completato l’iter di approvazione parlamentare. Su tale materia l’Associazione Nazionale Costruttori Edili  ha ritenuto opportuno predisporre un quadro normativo riepilogativo delle normative regionali vigenti in tema di fascicolo del fabbricato.

Di recente il Presidente del Consiglio Nazione degli Ingegneri (CNI), Ing. Armando Zambrano ha evidenziato l’importanza di rendere obbligatorio il fascicolo del fabbricato sottolineando che “la conoscenza del livello di sicurezza di un edificio deve diventare  parte essenziale , della sua carta di identità. E’ assurdo constatare come in una compravendita di un immobile venga chiesto il certificato di classe energetica e non un documento che attesti l’adeguamento dello stesso alle norme antisismiche”. – 15 gennaio 2017  ing.Marco Caccavielloing.marcocaccaviello@gmail.com