La denuncia del figlio di un agropolese ricoverato a Vallo: « Fino a Roma per l’antitetanica. In Campania non c’è»

24 gennaio 2017 | 18:35
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La denuncia del figlio di un agropolese ricoverato a Vallo: « Fino a Roma per l’antitetanica. In Campania non c’è»

Si ferisce a una gamba e i familiari sono costretti ad andare a Roma per reperire il farmaco utile a curarlo. A raccontare l’odissea vissuta dal padre, è D.Z., un giovane di Agropoli. «L’altro giorno – spiega il giovane cilentano – abbiamo vissuto sulla nostra pelle una storia ai limiti del pensabile. Una situazione che […]

Si ferisce a una gamba e i familiari sono costretti ad andare a Roma per reperire il farmaco utile a curarlo. A raccontare l’odissea vissuta dal padre, è D.Z., un giovane di Agropoli. «L’altro giorno – spiega il giovane cilentano – abbiamo vissuto sulla nostra pelle una storia ai limiti del pensabile. Una situazione che ancora non riesco a focalizzare e descrive la situazione sanitaria in Campania. L’altro pomeriggio – racconta – mio padre, che ha 50 anni, si è ferito il piede con una lama di motosega mentre tagliava la legna. È stato condotto al pronto soccorso di Vallo della Lucania e medicato per una ferita alla gamba con interessamento della fibra muscolare e un lieve danno ai legamenti. È stato quindi invitato dai medici a trovare e a farsi iniettare entro 24 ore la “gammaglobulina antitetanica”, farmaco contro il tetano, perché al pronto soccorso ne sono sprovvisti». I familiari del paziente hanno iniziato la ricerca del farmaco: dopo una ventina di telefonate alle farmacie della provincia di Salerno e Napoli, senza esito, si sono rivolti fuori regione. «Abbiamo chiesto – evidenzia il giovane – in tutte le farmacie e ospedali da Vallo a Salerno ma nessuna traccia del farmaco. Persa ogni speranza di trovarla in zona, abbiamo deciso di chiamare le farmacie di Napoli. Dopo un giro di telefonate ancora nulla, nemmeno quando abbiamo chiamato direttamente all’ospedale “Cardarelli”. La situazione è apparsa chiara: in Campania non si trova questo farmaco. Quindi abbiamo cominciato a chiamare fuori regione. Da Potenza abbiamo ricevuto un no. Abbiamo chiamato allora una farmacia di Roma e al primo tentativo ci siamo sentiti rispondere che il farmaco era disponibile. I farmacisti sono rimasti increduli – sottolinea il giovane – comprendendo la nostra provenienza e ci hanno assicurato una dose del farmaco. Dopo un paio d’ore sono partito per Roma, insieme a mia madre, e nel giro di qualche ora siamo riusciti a portare il farmaco a mio padre». Il giovane cilentano conclude: «Un farmaco che dovrebbe essere disponibile in caso d’emergenza, in Campania è assente da mesi. Ma non è un disagio nuovo, esattamente è dal 2009, secondo quanto riferitomi, che non arrivano scorte regolari a causa di una distribuzione disomogenea sul territorio nazionale. Ho sempre pensato che la sanità in Campania fosse da rivedere in molti punti, mai però avrei pensato di vivere una situazione così grave». (Andrea Passaro – La Città di Salerno)