Sabino Russo: «Abbiamo bisogno di circa 50 donatori al giorno solo al Ruggi». A lanciare l’allarme è il primario del centro trasfusionale Rosario Colella, che evidenzia la grave emergenza sangue creatasi in questi giorni negli ospedali salernitani. Dal presidio di via San Leonardo agli altri dell’Asl si moltiplicano gli appelli e gli appuntamenti per le […]
Sabino Russo: «Abbiamo bisogno di circa 50 donatori al giorno solo al Ruggi». A lanciare l’allarme è il primario del centro trasfusionale Rosario Colella, che evidenzia la grave emergenza sangue creatasi in questi giorni negli ospedali salernitani. Dal presidio di via San Leonardo agli altri dell’Asl si moltiplicano gli appelli e gli appuntamenti per le donazioni. A determinare la carenza il maltempo, unito al picco influenzale e ad altri fattori stagionali, con circa un migliaio di unità mancanti nei nosocomi. Durante le festività natalizie, infatti, si è registrato negli ospedali della provincia un alto consumo di sangue e una contemporanea riduzione delle scorte, causando, allo stato, una carenza di sangue, peraltro diffusa in tutta la Campania, così come in diverse altre regioni del Centro-Sud colpite, in questi giorni, dal maltempo. Secondo i dati del Centro nazionale sangue (Cns) dell’Istituto superiore di sanità, che ha inviato alle strutture regionali per il coordinamento delle attività trasfusionali (Src) l’invito a coordinarsi con le associazioni di donatori per far fronte all’emergenza, la stessa sarebbe stata determinata «dal cattivo tempo, unito al picco influenzale e altri fattori stagionali, con oltre 2600 unità di globuli rossi mancanti negli ospedali». Di questi circa 1000 mancherebbero all’appello in provincia di Salerno, di cui circa la metà nella sola azienda ospedaliera universitaria, dove «per far fronte all’emergenza dei prossimi giorni chiosa il primario del centro trasfusionale Rosario Colella ci vorrebbero almeno 50 donatori al giorno», un centinaio all’Umberto I di Nocera Inferiore e gli altri tra i restanti nosocomi. Numeri sostenuti anche dalle stime dell’Avis, che evidenziano come nella provincia di Salerno la richiesta di sangue sia di circa 50mila unità all’anno. A fare la parte da leone è il Ruggi, che da sola necessiterebbe di circa 25mila unità. Per far fronte all’emergenza, in ogni caso, nel presidio di via San Leonardo sarà possibile effettuare le donazioni di sangue ogni mattina, mentre in quelli dell’Asl sono esclusi i giorni festivi, tranne a Roccadaspide, dove è possibile recarsi all’unità trasfusionale tutti i giorni. Nel frattempo sono partite anche le raccolte straordinarie. Domenica mattina, sarà possibile recarsi dalle 8 alle 12 all’Umberto I di Nocera Inferiore, mentre sabato mattina tutti i donatori potranno recarsi alla sede Avis di Salerno, in via Pio XI, dove sarà presente l’autoemoteca dell’ospedale di Salerno, mentre il 21 sarà la volta di Battipaglia. «Il centro trasfusionale si trova in una posizione poco comoda da raggiungere per molti cittadini e donatori salernitani sottolinea il presidente dell’Avis Salerno Matteo Mari Dal 2014 siamo in attesa che dalla Regione arrivi finalmente quell’accreditamento che ci consentirà di poter operare nei nostri locali. Il paradosso sta nel fatto che l’autoemoteca si ferma e accoglie i donatori proprio nel cortile della struttura dimenticata dalla burocrazia campana». La carenza di sangue, sottolineano le associazioni di donatori, può mettere a rischio l’esecuzione di interventi chirurgici e di terapie per pazienti con malattie come la talassemia, che necessitano di continue trasfusioni. L’invito per tutti i donatori è contattare l’associazione di appartenenza o il servizio trasfusionale di riferimento per programmare una donazione. «Va intensificata la chiamata dei donatori periodici e associati, attraverso una programmazione straordinaria per cercare di sopperire alle necessità contingenti recita la nota del Coordinamento interassociativo dei volontari del sangue».