Napoli. Aeroporto di Capodichino, arrestati una somala con passaporto contraffatto e un marocchino latitante

31 gennaio 2017 | 18:55
Share0
Napoli. Aeroporto di Capodichino, arrestati una somala con passaporto contraffatto e un marocchino latitante

Napoli. Due stranieri in manette a Capodichino. In meno di ventiquattr’ore gli agenti della polizia di frontiera hanno intercettato e fermato un uomo e una donna finiti al centro dei controlli antiterrorismo, recentemente intensificati anche nello scalo aereo cittadino. Nell’ambito delle misure di prevenzione dei fenomeni terroristici e di quelli finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina […]

Napoli. Due stranieri in manette a Capodichino. In meno di ventiquattr’ore gli agenti della polizia di frontiera hanno intercettato e fermato un uomo e una donna finiti al centro dei controlli antiterrorismo, recentemente intensificati anche nello scalo aereo cittadino. Nell’ambito delle misure di prevenzione dei fenomeni terroristici e di quelli finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina sono finiti in carcere una somala e un marocchino. La prima è stata intercettata al varco degli imbarchi internazionali. La donna, una cittadina somala, è stata intercettata mentre tentava di salire a bordo di un aereo diretto a Parigi. Al banco del controllo dei documenti ha esibito un passaporto risultato falso. Successivi controlli eseguiti dagli agenti coordinati dal vicequestore aggiunto Claudia Barbuzza hanno fatto emergere anche un altro inquietante particolare: la straniera risultava infatti in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato per la residenza in Italia, anch’esso contraffatto. L’extracomunitaria è stata arrestata e condotta nel carcere di Pozzuoli, in attesa delle decisioni della magistratura. Indagini ulteriori sono scattate per verificare come e dove la donna si fosse procurati i documenti falsi. Ieri mattina il secondo episodio. Un cittadino marocchino appena sbarcato a Capodichino da un volo proveniente da Casablanca è stato sottoposto ad un controllo di identificazione. L’uomo – che era in possesso di regolari documenti d’identità – è però risultato pregiudicato e destinatario di un ordine di carcerazione per una condanna a quattro anni di reclusione per riciclaggio emesso dall’autorità giudiziaria di Genova. Anche per lui si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale. (Il Mattino)