Ospedale di Nola. De Luca inaugura la Rianimazione: «È questa la vera immagine della sanità campana»
«L’ospedale di Nola ha subito un’opera di sciacallaggio con quella foto dei malati a terra. Oggi restituiamo alla Sanità campana l’immagine vera di rigore e concretezza amministrativa». Vincenzo De Luca inaugura un reparto ultramoderno di Rianimazione al Santa Maria della Pietà con parole nette, che rivendicano la necessità collettiva di reagire «a chi vuole rappresentare […]
«L’ospedale di Nola ha subito un’opera di sciacallaggio con quella foto dei malati a terra. Oggi restituiamo alla Sanità campana l’immagine vera di rigore e concretezza amministrativa». Vincenzo De Luca inaugura un reparto ultramoderno di Rianimazione al Santa Maria della Pietà con parole nette, che rivendicano la necessità collettiva di reagire «a chi vuole rappresentare l’assistenza nella nostra regione in termini di sciatteria, inefficienza e incompetenza» perché questa visione è il presupposto per mantenere la Sanità in Campania in posizione subordinata. «Non solo i commissari – denuncia il governatore – Ma 200 milioni in meno nel riparto dei fondi nazionali per la sanità. E poi i malati che vanno in altre regioni ci costano 300 milioni, ma la Campania, per un’altra idiozia, non può ricevere malati di altre parti d’Italia. E il ministero dell’Economia ci obbliga a bloccare un miliardo di euro come fondi di accantonamento. Una follia gestire la Sanità così. Ma con il rigore, il sacrificio, l’attaccamento al lavoro di tutti possiamo compiere una rivoluzione». Il primo passaggio, per Vincenzo De Luca, non è stato nel reparto nuovo, ma nel pronto soccorso. Un incontro con chi opera nel reparto dove nella notte del 7 gennaio arrivarono tanti pazienti che due finirono immortalati mentre venivano curati a terra. Il presidente della Regione ha cercato di distendere toni e tensioni. La sua prima reazione alle foto era stata di sospendere il dirigente sanitario, il primario del reparto di medicina d’urgenza e il responsabile del Ps. I tre sono stati reintegrati prima della fine della sanzione. E De Luca ha provato a ridimensionare l’accaduto: «Quella notte tutti sono stati curati. E un malato era a terra per evitare problemi di rigurgito, all’altro veniva fatto un massaggio cardiaco. Ci hanno speculato. Ovviamente chi ha sbagliato pagherà». La rabbia del governatore è che quella notte sia l’Asl che la Regione non sono stati informati di quanto stava accadendo. E che il reparto inaugurato ieri, il 7 gennaio era già pronto, mancava solo di qualche certificato, ma nulla che impedisse, nel pieno del caos, di aprirlo e usare i letti per accogliere i malati. Tensioni che sembravano passate, ieri a Nola. La manager dell’Asl Antonietta Costantini (che ha raccolto una valanga di giusti elogi) difende i lavoratori del pronto soccorso. E De Luca visita una Rianimazione ultramoderna, con due nuove sale operatorie. «L’ospedale di Nola passerà da emblema dello sfascio nella sanità a emblema dell’eccellenza campana – dice il governatore – Sono qui oggi per dimostrare a tutti che qui le cose funzionano». Il risultato non è da poco. I lavori, finanziati nel 1988, si sono impantanati in ritardi burocratici, prima di partire nel 2010 e bloccarsi, nel 2014 a reparto ultimato, con la ditta che chiedeva 1 milione extra. «Abbiamo aperto dopo anni di inefficienza – continua De Luca – alla ditta al massimo offriremo un cappuccino con brioche. Ora lavoriamo a tappe forzate per aprire l’emodinamica h 24 e ristrutturare altre due sale operatorie. Già oggi l’ospedale passa da 106 a 130 posti letto, ma noi vogliamo aggiungerne altri cento con la costruzione della nuova ala dell’ospedale con 13 milioni di finanziamento. Con Villa Schiavone di Casal di Principe utilizzata dall’Asl per i disabili e questo reparto diamo un messaggio di speranza alla Campania e all’Italia intera». «Questa apertura è il primo passo – rilancia Antonietta Costantini – perché pensiamo già a interventi strutturali». «Attendiamo che De Luca torni a Nola per inaugurare tutti i cantieri che ha promesso – dice il sindaco di Nola Geremia Biancardi – Intanto ci basterebbe molto meno: rendere di eccellenza i reparti di emergenza». (Fulvio Scarlata – Il Mattino)