Positano , De Lucia “No ai migranti”. Ravello , Di Martino “Apertura totale”. Amalfi, Milano “No ad allarmismi”
Problema migranti sulla Divina è una realtà , Positanonews lo sta dicendo da settimane e a tutti sembrava incredibile, ma è vero. La Costiera amalfitana si spacca sui migranti il sindaco di Positano Michele De Lucia dice di no, il sindaco di Ravello Salvatore Di Martino parla di “apertura totale” Dopo Napoli con le problematiche […]
Problema migranti sulla Divina è una realtà , Positanonews lo sta dicendo da settimane e a tutti sembrava incredibile, ma è vero. La Costiera amalfitana si spacca sui migranti il sindaco di Positano Michele De Lucia dice di no, il sindaco di Ravello Salvatore Di Martino parla di “apertura totale” Dopo Napoli con le problematiche avvenute in penisola sorrentina, con l’assessore di Sorrento Massimo Coppola che ha fatto un referendum che visto i cittadini in maggioranza contro i migranti, come ha pubblicato Positanonews nella sezione Penisola Sorrentina, suscitando clamori e levata di scudi dei moralisti oltre che articoli di giornali che paragonavano Sorrento a Capalbio ( ma nessun comune si è espresso ufficialmente contro, il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani ha detto che bisogna trovare soluzione adeguate,ndr ) e dopo Capri , con il sindaco che ha detto di si, con proteste dei cittadini ( ma sinora ne a Capri ne a Sorrento alberghi hanno dato ufficialmente la disponibilità , dopo le accuse di razzismo nessuno osa dire di no apertamente, ndr ).
Anche a Salerno il prefetto ha convocato i sindaci per affrontare le problematiche legate al flusso dei migranti convocando i sindaci della Costiera amalfitana. “Diciamo no ai migranti perché l’accoglienza è incompatibile con le nostre peculiarità –ha detto il sindaco di Positano Michele De Lucia – non mi sono sentito con gli albergatori , ma ho espresso questa motivazione ufficialmente perchè non credo sia possibile in un comune così piccolo gestire questa emergenza con un turismo internazionale che abbiamo, non è razzismo ma semplicemente tutela di un contesto, ma ci sono anche motivi di ordine pubblico e sicurezza che ci spingono a dire di no”. Il sindaco di Ravello Salvatore Di Martino invece è per la apertura “Vi è massima apertura da parte nostra, confrontiamoci per trovare una soluzione adeguata” «In attesa che i dettagli vengano meglio definiti, non bisogna darsi a inutili allarmismi – dice a Positanonews il sindaco di Amalfi Daniele Milano -. Dovremmo confrontarci con i sindaci del territorio per trovare la migliore soluzione possibile. La costiera affronterà il problema con senso di responsabilità senza fare retorica. Il prefetto è stato chiaro, è un problema di carattere nazionale, tutti siamo chiamati a un’assunzione di responsabilità. La costiera per le sue caratteristiche territoriali offre pochi spazi ma ci siederemo al tavolo per trovare una linea comune. Amalfi, da sempre crocevia di culture, farà la sua parte».
Praticamente in tutti i comuni dovranno essere distribuiti i migranti dove, a spese dello Stato, bisognerà dare vitto e alloggio seguendo le indicazioni dei rappresentanti dell’Anci durante i vertici con le amministrazioni locali che quelle di un piano di riparto «proporzionale e sostenibile» stabilito in provincia di Salerno per 3 ogni mille abitanti circa. Il prossimo 7 febbraio attraverso un webinar approntato dall’Anci che a breve attiverà anche un numero verde al quale avanzare richieste specifiche. I comuni potranno presentare un proprio progetto oppure consorziarsi tra loro. Nelle more è prevista anche l’adesione alla progettualità di un altro Comune. Le progettualità saranno finanziate con appositi fondi e permetteranno di scegliere i criteri di accoglienza da adottare. Sarà possibile decidere di accogliere solo donne, donne e bambini oppure famiglie. Così come si potrà scegliere di dare rifugio a migranti senza porre pre-condizioni. Due le finestre tra cui scegliere: attivarsi entro il 31 maggio per essere operativi a luglio o farlo entro il 30 settembre per avviare le attività il primo gennaio.
Giovanni Di martino, sindaco di Praiano, si e’ cosi’ espresso in merito: “Il territorio di Praiano, così come quello della costiera, non dispone, a mio parere, degli spazi e delle infrastrutture capaci di ospitare un centro di accoglienza di secondo livello, dato che non vi sono le condizioni necessarie a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico che tali situazioni purtroppo richiedono. Ciò nonostante la costiera, per la sua storia di solidarietà ed accoglienza, con senso di responsabilità parteciperà al tavolo governativo senza retorica e dietrologia portando il proprio concreto contributo. In generale però è necessario che il governo si impegni fattivamente sulla questione dei migranti, pretendendo dall’Europa maggiore supporto e rispetto. Oggi l’Italia è al limite delle proprie possibilità ed i Comuni, già impegnati a risolvere i difficili problemi locali non riescono ad affrontare anche l’emergenza migranti.Non bisogna però lanciare allarmismi ed errate informazioni. Siamo in una fase preliminare nella quale l’ANCI, il Ministero dell’interno ed i Comuni stanno discutendo del piano nazionale sui migranti. Tutte le decisioni dovranno essere assunte confrontandosi con i territori e le componenti della società civile”.
Ecco, invece, il pensiero del sindaco di Minori Andrea Reale: “Accoglienza solidale e in linea con il progetto proposto dal Ministero con accordo con la prefettura con integrazione e lavori socialmente utili. Naturalmente occorre che la Conferenza dei Sindaci coordini l’argomento considerando le disponibilità logistiche e l’integrazione sociale”.