Salerno. Assenteisti al Ruggi, altri 85 verso il processo. Salgono a 202 i dipendenti rinviati a giudizio
Salerno. Salgono a 202 i dipendenti del Ruggi d’Aragona per i quali la Procura ha formulato ulteriori richieste di rinvio a giudizio dopo avere ottenuto, lo scorso ottobre, l’avvio del processo per i primi quattordici indagati. Dopo aver depositato nei giorni scorsi due richieste, rispettivamente per 49 e 68 ospedalieri, il sostituto procuratore Francesco Rotondo […]
Salerno. Salgono a 202 i dipendenti del Ruggi d’Aragona per i quali la Procura ha formulato ulteriori richieste di rinvio a giudizio dopo avere ottenuto, lo scorso ottobre, l’avvio del processo per i primi quattordici indagati. Dopo aver depositato nei giorni scorsi due richieste, rispettivamente per 49 e 68 ospedalieri, il sostituto procuratore Francesco Rotondo ne ha protocollata una terza per altri 85 tra infermieri e personale ausiliario. L’udienza preliminare è prevista per i primi giorni di marzo davanti al gup Piero Indinnimeo, che ha già fissato per il 27 gennaio e il 22 febbraio le udienze sulle altre posizioni. Alcune si chiuderanno con un rito abbreviato, che parte dei difensori ha già preannunciato, preferendo chiudere la vicenda allo stato degli atti, senza le lungaggini del dibattimento e con la possibilità di accedere, in caso di condanna, a uno sconto di pena. Nella prima tornata, quella di ottobre, questa scelta fu fatta da una sola dei quattordici imputati, condannata alla pena sospesa di sei mesi, mentre per tutti gli altri fu disposto il rinvio a giudizio. Le loro posizioni erano quelle più gravate, con episodi di assenteismo documentati talora dalle videocamere della Guardia di Finanza, tant’è che in sei sono già stati licenziati prima del decreto di rinvio a giudizio. La Procura ha poi continuato a lavorare sulle altre centinaia di condotte segnalate dai finanzieri del Gruppo, arrivando la scorsa estate alla notifica di tre avvisi di conclusione delle indagini sfociati adesso in richieste di rinvio a giudizio per la quasi totalità dei coinvolti. Tra loro anche quattro medici, in organico al reparto della Chirurgia pediatrica, per i quali il giudice dell’udienza preliminare deciderà il 22 febbraio. Per tutti le accuse vanno dalla truffa allo Stato (per le quote di stipendio percepite nei momenti di assenza) alla violazione della legge sul pubblico impiego, che impone tra l’altro di provvedere alla timbratura del badge in entrata e in uscita dal luogo di lavoro. Per molti la linea difensiva punterà sulla dequalificazione delle presunte condotte di assenteismo a meri ritardi di pochi minuti, legati molto spesso alle difficoltà nel trovare parcheggio. Anche questi ritardi, inoltre, figurerebbero secondo alcuni solo sulla carta, in quanto il badge sarebbe stato affidato a un collega proprio per evitare di tardare nell’arrivo in reparto. Anche questi elementi saranno dal 27 gennaio saranno al vaglio del giudice. Non sono state ancora depositate, invece, le richieste di archiviazione per gli indagati (215 secondo le indiscrezioni) le cui condotte non sono state ritenute penalmente rilevanti. (Clemy De Maio – La Città di Salerno)