E’ di Salerno Mario Vece, il poliziotto di 39 anni, sposato ad Altopascio, che ha rischiato la vita. Chi ha messo la bomba a Firenze alla libreria Il Bargello lo ha quasi ucciso e avrebbe potuto ammazzare altre persone. Non bastava l’Islam, adesso ci si mette anche il rigurgito dell’estrema sinistra. Mario Vece è una […]
E’ di Salerno Mario Vece, il poliziotto di 39 anni, sposato ad Altopascio, che ha rischiato la vita. Chi ha messo la bomba a Firenze alla libreria Il Bargello lo ha quasi ucciso e avrebbe potuto ammazzare altre persone. Non bastava l’Islam, adesso ci si mette anche il rigurgito dell’estrema sinistra.
Mario Vece è una persona stimata da tutti coloro che la conoscono. Appassionato di moto e harlista, è arrivato dalla Campania e ha girato in lungo e in largo la Toscana finendo per fernarsi ad Altopascio con la famiglia dopo essere stato anche a Pistoia.
La famiglia di origine del poliziotto Mario Vece, rimasto ferito in seguito all’esplosione a Firenze nei pressi del negozio «Il Bargello» in via Leonardo da Vinci, è di Acerno. Ad Acerno abitano i genitori del sovrintendente, in servizio al Nucleo artificieri della questura di Firenze, partiti subito dopo aver saputo dell’accaduto, e altri familiari.
Mario Vece dopo essersi diplomato all’istituto tecnico commerciale “Focaccia” di Salerno, nel 1997 si era arruolato in polizia. Da quel momento è cominciata una lunga carriera piena di traguardi e soddisfazioni. Poi il brevetto di artificiere e la sede di firenze. Fino a ieri quando un maledetto ordigno ha interrotto la quiete del giorno di Capodanno.
L’agente, ricoverato all’ospedale di Careggi, è stato sottoposto a intervento chirurgico. Non è in pericolo di vita, ma ha perso un occhio e gli è stata amputata la mano sinistra. Sono una decina le perquisizioni eseguite ieri dagli uomini della Digos nell’ambiente degli anarco-insurrezionalisti, non solo a Firenze ma anche in altri centri della Toscana.
Ci sono pochi dubbi sulla matrice politica dell’attentato, l’obiettivo scelto dagli attentatori e le caratteristiche dell’ordigno hanno già indirizzato gli investigatori. Anche se, al momento, non è arrivata alcuna rivendicazione, la matrice politica sembra certa. Adesso si esaminano le immagini delle telecamere della zona vicina al centro, nella speranza che possano fornire elementi utili alle indagini.
Foto pubblicata da La Gazzetta di Lucca