Salerno Provincia, stravince il PD in un ente amorfo con la Costiera sempre divisa e non rappresentata
Il Partito Democratico ha stravinto le elezioni per la Provincia di Salerno un ente che, ricordiamo, doveva essere soppresso ed invece il Governo, lo stesso che ha promosso il Referendum Costituzionale, non ha fatto altro che togliere il voto ai cittadini per far votare l’ ente agli stessi consiglieri, non solo , e qua si […]
Il Partito Democratico ha stravinto le elezioni per la Provincia di Salerno un ente che, ricordiamo, doveva essere soppresso ed invece il Governo, lo stesso che ha promosso il Referendum Costituzionale, non ha fatto altro che togliere il voto ai cittadini per far votare l’ ente agli stessi consiglieri, non solo , e qua si sfiora il ridicolo, ma ci sarebbe da piangere per noi cittadini, si votava solo il consiglio provinciale perchè comunque Carfora rimaneva presidente. Ci sono due dati , la debacle del sindaco di Salerno Napoli che ha perso voti per strada e la divisione ancestrale della Costiera amalfitana, che non punta mai su un solo candidato, a differenza di quello che ha fatto la penisola sorrentina, pur poco rappresentativa rispetto a Napoli, con Peppe Tito di Meta dove le opposte fazioni han deciso di aiutarlo. In ogni caso le Province non solo sono enti inutili ed inefficienti, addirittura dannosi, vedi a Napoli dove la ex provincia ha visto far bocciare dal PD finanziamenti urgenti per strade e problemi dei cittadini solo perchè dovevano far dispetto a De Magistris ( ma poteva essere l’inverso De Magistris che poteva far dispetto al PD, quello che vogliamo dire che non servono a nulla e le competenze che hanno le gestiscono malissimo, spreco di tempo e denaro ). Per la Costiera amalfitana solo conferme, incapace politicamente di contare meno del due di coppe con briscola a spade, uno dei territori più importanti del mondo non ha voce neanche in questo sistema becero, basti vedere Agerola, da sola, piccolo paese di montagna che si affaccia sulla Costiera, che produce deputati e consiglieri regionali, per capire che non è una questione di numeri , ma di spessore dei politici locali ed incapacità di fare rete e relazioni importanti. Uniti, però, si vince. Bisogna trovare strategie per rappresentare le nostre problematiche usando la nostra visibilità internazionale, ma torniamo a questo ente che serve a poco o a niente, anzi crea più danni che altro visto come gestisce le strade di sua competenza e lo abbiamo visto con la Ravello – Chiunzi chiusa da anni, mentre nel Cilento ci sono decine di casi simili.
La percentuale, a votare l’89,7% degli aventi diritto per un totale di 1644 votanti su 1833 elettori.
GLI ELETTI
PD (8): Luca Cerretani (Vice sindaco Torchiara), Vincenzo Napoli (Salerno), Carmelo Stanziola (sindaco Palinuro), Antonio Rescigno (sindaco
Bracigliano), Vincenzo Servalli (sindaco Cava de’ Tirreni), Antonio Giuliano (sindaco Giffoni Valle Piana), Michele Strianese (sindaco San Valentino Torio), Paolo Imparato (sindaco Padula)
PSI (1): Pasquale Sorrentino
FORZA ITALIA (1): Gregorio Fiscina (cons. comunale Buccino)
CITTADINI PER LA PROVINCIA: Cosimo Ferraioli (sindaco Angri)
FRATELLI D’ITALIA (2): Giuseppe Fabbricatore, Angelo Cappelli (Battipaglia)
DAVVERO PER IL CENTRO: Ametrano (Vallo della Lucania), Massimo Cariello (Sindaco Eboli) Pasquale Mauri (Angri).
Il dato clamoroso , come riporta Salernonotizie, riguarda i voti incassati dal sindaco di Salerno Enzo Napoli che entra nel Consiglio provinciale con soli 12 voti (ne attendeva almeno 18).
Nel Cilento Bene il vice sindaco di Torchiara, Luca Cerretani, «delfino» del primo cittadino di Agropoli, Franco Alfieri,che ha puntato sulla sua candidatura
dopo aver deciso di non scendere direttamente in campo
Tra le preferenze si registrano quelle a Rescigno, a Stanziola, a Servalli e a Paolo Vuillemier. Il gruppo Fiore conferma le due preferenze alla lista Cittadini per la Provincia. Un voto è andato al sindaco di Angri Cosimo Ferraioli e un altro ad Apolito. Quattro i voti che ha conquistato Davvero al Centro, due preferenze per Antonio Anastasio, due per Pasquale Mauri. Tre i voti al Partito socialista, Sorrentino, Passa e Rizzo. Un voto a Giuseppe Fabbricatore di Fratelli d’Italia, quattro voti per Forza Italia: due a Mormile e due a Fiscina. Due voti a Provincia di Tutti, uno soltanto alla lista e un’altra preferenza ad Aceto.
A livello provinciale si delinea questa attribuzione dei seggi: per la lista del Pd sono 8 mentre per il Partito socialista italiano soltanto uno. Per la lista Davvero al centro 3 e per i Cittadini per la Provincia invece 1. Zero seggi invece per la lista la Provincia di tutti. Per quanto riguarda la lista di Fratelli d’Italia invece attribuiti due seggi, Forza Italia soltanto uno.
I Cinque Stelle, in provincia di Salerno rappresentanti da cinque consiglieri comunali (Praiano e Valle della Lucania) non si sono recati al voto. Ha mantenuto la sua linea di “dissenso” anche il consigliere di opposizione del Comune di Salerno Antonio Cammarota che non si è recato alle urne, commentando con poche parole la situazione: “Uno spettacolo indegno, ho lasciato che il potere si votasse da solo”.
A votare , per la legge Delrio, non più i cittadini ma i sindaci e i consiglieri comunali della Provincia di Salerno. Possono essere eletti alla carica di componenti del Consiglio Provinciale i sindaci e i consiglieri comunali. Ma stavolta è stato un voto ancora più anomalo, perché ad essere eletti saranno soltanto i consiglieri e non il presidente che rimane in carica: Giuseppe Carfora
7 le liste, 105 i candidati di cui 5 della Costa d’Amalfi. Col rischio ingovernabilita come è avvenuto con De Magistris a Napoli
Il sindaco di Positano Michele De Lucia con Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale
Il vicesindaco di Amalfi Matteo Bottone, già assessore provinciale alla Cultura, è sceso nuovamente in campo con il Partito Socialista di Enzo Maraio, da Atrani Stanislao Balzamo lista “La provincia di…tutti” composta da iscritti a Sel, Rifondazione Comunista e Indipendenti di sinistra. Candidati due consiglieri di minoranza l’ex sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, candidato del partito Democratico e Fulvio Mormile di Minori.
Il consigliere provinciale uscente Flavio Vitagliano di Tramonti (Forza Italia), non si è candidato.
PARTITO DEMOCRATICO
Vincenzo Napoli,
Stanziola Carmelo,
Imparato Paolo,
Malpede Gerardo,
Rescigno Antonio,
Volpe Domenico,
Cerretani Luca,
Giuliano Antonio,
Pisapia Giuseppe,
Servalli Vincenzo,
Strianese Michele,
Vuilleumier Paolo,
Albano Giovanna,
Milo Alberto,
Iuliano Gabriele,
Tafuro Guido.
DAVVERO IN CENTRO
Massimo Cariello
Antonio Anastasio
Marcello Ametrano
Antonio Carbonaro
Giovanni Guzzo
Jessia Iannone
Francesco De Angelis
Salvatore De Nicola
Pasquale Mauri
Francesco Plaitano
LA PROVINCIA DI TUTTI
Aceto Sebastiano
Ariana gerarda
Balzamo Stanislao
De Simone Francesco
Funiciello Gianni
Galdi Marco
Gioia Giovanni
Tresca Massimiliano
Domenico Vaccaro
FORZA ITALIA
Di Giorgio Domenico
Ciro Troccoli
Morello Marianna
Mormile Fulvio
Sessa Pietro
De Luca Valerio
Iuorio Giovanni
Ruberto Giuseppe
Cardiello Damiano
Fiscina Gregorio
Iaquinandi Goffredo
Toriello Giovanni
Egidio Criscuolo
Pauciulo Alfredo
Daniele De Franco
Antonio Giudice
FRATELLI D’ITALIA-AN
Costabile Spinelli
Giuseppe Fabbricatore
Michele De Lucia
Enrico Sirica
Giovanni Cifrodelli
Tony Siniscalco
Angelo Cappelli
Ivan Lanzione
Ida Veltri
Franco Martino
Marco Iaquinandi
CITTADINI PER LA PROVINCIA DI SALERNO
Vincenzo Marrazzo
Pietro Magliano
Donato Cervino
Ferrajoli
Michele Apolito
Bernanrdo Califano
Matteo Milione
Luisa Trezza
Pasquale Falciano
Pompeo Perretta
Antonio Sagarese
PARTITO SOCIALISTA
Pasquale Sorrentino
Enzo Passa
Angelo Rizzo
Mino Pignata
Matteo Bottone
Antonio Zarrella
Alfonso Esposito
Angelo Marmo
Gino Alessandro
Rossella Vairo