Salerno. Ruggi, inchiesta sugli assenteisti. Due licenziati verso un nuovo processo
Salerno. Rischiano un altro processo due dei sei dipendenti che l’azienda ospedaliera ha licenziato per assenteismo. Dopo il rinvio a giudizio dello scorso ottobre, il sindacalista Carmine De Chiaro e l’infermiera Carmela Di Paolo sono adesso tra gli 84 per i quali il sostituto procuratore Francesco Rotondo ha formulato una nuova richiesta di processo. Con […]
Salerno. Rischiano un altro processo due dei sei dipendenti che l’azienda ospedaliera ha licenziato per assenteismo. Dopo il rinvio a giudizio dello scorso ottobre, il sindacalista Carmine De Chiaro e l’infermiera Carmela Di Paolo sono adesso tra gli 84 per i quali il sostituto procuratore Francesco Rotondo ha formulato una nuova richiesta di processo. Con loro rischia un secondo rinvio a giudizio anche l’ausiliario Enrico Severino, accusato di avere timbrato per decine di volte al posto dei due infermieri e di altri tre dipendenti del Ruggi (Maria Rosaria Russo, Margherita Magliacano e Gennaro Fierro). Gli episodi risalgono a un arco temporale che va dalla metà di dicembre 2015 agli inizi di marzo 2016, e per qualcuno la documentazione della Procura parla di periodi di assenza durati anche 34 giorni lavorativi di seguito, durante i quali il dipendente risultava però presente grazie alla timbratura effettuata da un collega. Tra i compiacenti figurano anche altri due ospedalieri già finiti a processo con la prima tranche dell’inchiesta (Lucia Grillo e Raffaele Aulicino) che secondo gli inquirenti avrebbero beneficiato a loro volta dello scambio di badge con altri indagati. Per tutti il vaglio dell’udienza preliminare è fissato all’1 marzo. Gli altri imputati sono: Antonio Aliberti di Salerno, Ciro Sorgente di Torre Del Greco, Vincenzo Siniscalco di Salerno, Biagio Gizzi di Colliano, Antonio Amoroso di Montecorvino Pugliano, Guillermo Vicente Venosa di Pontecagnano, Matteo Quaranta di Salerno, Salvatore Della Femmina di Salerno, Lucia Caserta a Salerno, Alfonso Apicella di Salerno, Francesco De Martino di Salerno, Roberto Tozzi, Raffaele Braca di Pellezzano, Giuseppe Calissi di Pontecagnano, Valentino Vigilante di Salerno, Eugenio D’Angelo di Giffoni Sei Casali, Giovanni Della Porta di Nocera, Cesare Rocco di Baronissi, Gennaro Salernitano di Scafati, Giovanni Attianese di Poggiomarino, Nicola Fattoruso di Scafati, Carmine Noviello di Cava de’ Tirreni, Alfredo D’Auria di Cava de’ Tirreni, Giovanni De Chiara di Fisciano, Monica Mondelli di Pontecagnano Faiano, Liberato Mirra di Campagna, Luisa Gargano di Pontecagnano, Assunta Ciorfito di Pontecagnano, Sabrina Genovese di Casalnuovo, Carmine Natella di San Cipriano Picentino, Fiorenzo Squame di San Giorgio a Cremano, Massimo Beatrice di Giffoni Sei Casali, Luigi Mauro di Salerno, Carlo Sabatino di Salerno, Renato Nicoletti di Eboli, Vito Esposito di Colliano, Alfonso Marramao di Salerno, Vincenzo Califano di San Valentino Torio, Guglielmo Tura De Marco di Salerno, Francesco Fasano di Salerno, Antonio Criscuolo di Salerno, Carmine Strollo di Colliano, Antonio Panariello di Torre Annunziata, Francesco Califano di Battipaglia, Saverio Cavallo di Eboli, Pasquale Dello Schiavo di Agropoli, Vincenzo Carratù di Cava de’ Tirreni, Matteo Santoro di Salerno, Antonio Izzo di Portici, Matteo Giannettini di Castel San Giorgio, Giuseppina Casella di Pontecagnano, Carmela Finizio di Salerno, Annunziata Cirino di Salerno, Carmela Procida di Giffoni Sei Casali, Maria Rosaria Caserta di Salerno, Margherita Oliva di Pontecagnano, Rosa Aliberto di Baronissi, Guglielmo Crucito di Salerno, Mario Picariello di Pontecagnano, Mario Giuseppe Di Lieto di Tramonti, Raffaele Viceconti di Salerno, Ferdinanda De Rosa di Salerno, Ciro De Pasquale di Salerno, Luisa Ragone di Salerno, Carlo Pero di Salerno, Ernesto Spacagna di Salerno, Emiddio Falcone di Salerno, Francesco Di Palma di Capaccio, Giovanni Salsano di Salerno, Luigi Pandolfo di Sant’Arsenio, Luciano Perrotti di Avellino, Domenico Sofia di Salerno, Carmine Iannone di Salerno, Maria Fortunato di Salerno, Lucia Rallo di Pontecagnano. (Clemy De Maio – La Città di Salerno)