Sarno. Farmaci rubati all’ospedale Martiri del Villa Malta, sospesi due infermieri

24 gennaio 2017 | 18:30
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Sarno. Farmaci rubati all’ospedale Martiri del Villa Malta, sospesi due infermieri

La Asl di Salerno ha disposto un doppio provvedimento di sospensione dal servizio per i due infermieri in servizio all’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno: la decisione segue le due rispettive misure, una interdittiva e l’altra cautelare, ordinate dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore Paolo Valiante su richiesta della Procura, nell’ambito dell’indagine dei […]

La Asl di Salerno ha disposto un doppio provvedimento di sospensione dal servizio per i due infermieri in servizio all’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno: la decisione segue le due rispettive misure, una interdittiva e l’altra cautelare, ordinate dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore Paolo Valiante su richiesta della Procura, nell’ambito dell’indagine dei carabinieri su un giro di farmaci rubati e prestazioni ospedaliere di favore. L’Asl ha sospeso fino a nuovo ordine l’infermiere 51enne Alfonso Ferrante, originario di Nocera Inferiore, in servizio al reparto di emergenza dell’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno, accusato in più capi d’imputazione di peculato per appropriazioni di medicinali, con privazione della retribuzione, applicando identico provvedimento all’infermiera Immacolata Caldarelli, anche lei in servizio all’ospedale di Sarno, con il limite temporale che ricalca la misura di interdizione già applicata dal gip a tre mesi di durata. I carabinieri del reparto di San Valentino Torio, guidati dal comandante Gennaro Corvino, supportati dagli uomini del gruppo territoriale al comando del maggiore Mortari, contestano l’appropriazione indebita di farmaci antitumorali, specifici e generici di uso ospedaliero, presi dalle farmacie dedicate, con uso illecito e cessioni ad amici, richiedenti o familiari, e con lo stesso modus i favori per visite, esami e accertamenti senza urgenza o gravità, bypassando file, pagamenti di ticket e relativi tempi d’attesa. Dai primi quattro indagati le carte lasciano intravedere successive posizioni da contestare: le ricostruzioni investigative partono da fiale speciali, dosaggi e medicinali di uso esclusivo ospedaliero divenute disponibili per soggetti destinatari delle cessioni. Al centro dell’indagine, come primo elemento incrociato da una precedente attività investigativa, c’è Ferrante, destinatario di perquisizione. Da lui le intercettazioni telefoniche rimettono insieme consigli e disposizioni di favore, rapporti e passaggi dei farmaci incriminati. Con l’altra infermiera Caldarelli, sono coinvolti anche Concetta Barba, convivente di Ferrante, dipendente di una cooperativa presso lo stesso ospedale, raggiunta da divieto di dimora a Sarno, Giovanni Strino, 39enne angrese in servizio all’ospedale Scarlato di Scafati presso una cooperativa, destinatario per questo di divieto di dimora a Scafati. Tra gli indagati della prima tranche ci sono due donne straniere, individuate quali destinatarie dei farmaci incriminati, identificati da contrassegni ospedalieri, con almeno altre dieci posizioni da approfondire tra medici e altri infermieri interessati e compartecipi, già presenti nel faldone della Procura. (Alfonso T. Guerritore – La Città di Salerno)