Sorrento, ancora un grave smottamento all’interno del Vallone dei mulini.
Mancanza di monitoraggio, scarsa manutenzione, le probabili cause dell’ennesimo cedimento del costone tufaceo. Incanalare ed autorizzare lo scarico delle acque pluviali potrebbe essere un primo passo verso una messa in sicurezza dell’intero sito. Sorrento – Ancora un preoccupante smottamento all’interno del Vallone dei Mulini, il sito archeologico piu famoso della città di Sorrento. Stavolta,a […]
Mancanza di monitoraggio, scarsa manutenzione, le probabili cause dell’ennesimo cedimento del costone tufaceo. Incanalare ed autorizzare lo scarico delle acque pluviali potrebbe essere un primo passo verso una messa in sicurezza dell’intero sito.
Sorrento – Ancora un preoccupante smottamento all’interno del Vallone dei Mulini, il sito archeologico piu famoso della città di Sorrento. Stavolta,a differenza delle precedenti frane, la massa di tufo si è staccata dal costone del lato est, proprio al disotto di via Fuorimura, la strada che costeggiando il vallone collega Piazza Tasso a Santa Lucia. Il crollo, probabilmente avvenuto durante la notte, ha provocato il distaccamento di una enorme quantità di blocchi di tufo che sono andati ad ostruire, il corso d’acqua proveniente dal Rivolo Atigliana. Il quale, proprio alcuni metri più a valle,si incrocia con il rivolo proveniente dal Parco Ibsen, per poi procedere in un unico percorso sotterraneo e sfociare a Marina Piccola. L’ennesimo crollo sta a dimostrare la grande fragilità del territorio sorrentino, dal punto di vista idrogeologico ed in particolar modo il degrado dei costoni tufacei dei valloni presenti in tutta la penisola. Come già ampiamente dimostrato dallo stato di abbandono dei nostri valloni, la scarsa attività di monitoraggio, nonché la totale assenza di manutenzione dei costoni, probabilmente sono la causa che ha determinato l’ennesimo crollo all’interno del sito archeologico di Piazza Tasso. Ancora una volta, le infiltrazioni d’acqua provenienti dall’alto, la mancanza di opportuna potatura della vegetazione, alla base dei vari crolli. Più volte nel corso degli anni dall’Amministrazione comunale è emersa la volontà di operare una bonifica dell’intero sito senza poi procedere in modo concreto. Anzi in alcune occasioni si è persino quasi ostacolato le iniziative dei privati nel mettere in sicurezza sia i costoni che le operazioni di incanalamento, fino al valle, delle acque pluviali che al momento in modo disordinato dai cigli dei costoni defluiscono all’interno del Vallone. In attesa dei soliti sopralluoghi da parte del Genio Civile di Napoli e Provincia, si spera già allertati dagli organi di vigilanza preposti, si attende che,dopo l’ennesimo allarme dato dalla natura, finalmente in seguito si possa mettere in sicurezza l’intero sito. 22 gennaio 2017 – salvatorecaccaviello.