Sorrento, territorio in preallarme circa un’eventuale arrivo di migranti.
Al momento sembrerebbe soltanto una ipotesi che dalle prime considerazioni sui social non troverebbe accoglimento tra la maggior parte della popolazione. Tra rom e lavoratori extra comunitari in nero, la penisola già da anni sta affrontando, con danni per i residenti, tale emergenza. Tuttavia un tale provvedimento,che aggiunto alle ataviche problematiche irrisolte, rappresenterebbe senz’altro la […]
Al momento sembrerebbe soltanto una ipotesi che dalle prime considerazioni sui social non troverebbe accoglimento tra la maggior parte della popolazione. Tra rom e lavoratori extra comunitari in nero, la penisola già da anni sta affrontando, con danni per i residenti, tale emergenza. Tuttavia un tale provvedimento,che aggiunto alle ataviche problematiche irrisolte, rappresenterebbe senz’altro la tomba della nostra economia turistica.
Sorrento – A gettare il sasso nello stagno è stato l’Assessore del Comune di Sorrento, Massimo Coppola, che dopo un recente vertice in Prefettura ,a Napoli, con tutti i delegati dei comuni della Provincia, ha lanciato il sondaggio su facebook , circa un eventule arrivo di migranti nella Città del Tasso. Riscuotendo per la maggior parte un concreto disappunto tra la popolazione. – Ora al di là che qualcuno abbia già messo in dubbio, con relativa documentazione(http://www.prefettura.it/napoli/contenuti/419618.htm) la veridicità della notizia circa una imposizione, da parte della Prefettura, al nostro territorio di ospitare migranti (quindi nessuna obbligatorietà ma soltanto un bando per strutture che volessero ospitare richiedenti asilo), tuttavia il problema rimane di forte attualità e niente affatto da ignorare anche a Sorrento. Al momento secondo i dati della Prefettura lungo il territorio della Provincia di Napoli sono ospitati circa tremila persone in particolar modo in strutture alberghiere del vesuviano. Entro il 22 febbraio prossimo il numero di migranti da accogliere risalirebbe a 6750 persone ,a cui fornire servizi di accoglienza con prezzo base pro capite di ciascun “ospite” di 35 euro. Per un periodo contrattuale di 9 mesi per una spesa complessiva 63.787.500euro. Di fronte ad una tale situazione, che potrebbe risultare anche allettante per qualche struttura alberghiera sorrentina, è chiaro che per un territorio, dedito da secoli a praticare del buon turismo, l’allarme è senz’altro motivato. La presenza di immigrati lungo le nostre strade, da quanto si può constatare da ciò che si sta verificando in altre località che offrono ospitalità a pagamento con soldi pubblici, non sarebbe assolutamente una buona pubblicità per il nostro già traballante sistema turistico. Tuttavia l’allarme vero e proprio, al momento, non è rappresentato dagli immigranti, che a seguito di una imposizione della Prefettura, potrebbero arrivare, ma bensì da qualche imprenditore alberghiero che in difficoltà potrebbe optare per l’altra soluzione. Ossia ospitare migranti invece di turisti, condizionando in tal modo il futuro già prossimo della nostra economia . E’ chiaro che di fronte ad una tale situazione, la popolazione del luogo, venendo meno l’unica risorsa vitale, sarebbe anch’essa costretta ad emigrare, oppure nella migliore delle ipotesi, tornare a zappare la terra come i nostri antenati. Pertanto di fronte a tale eventuale situazione bisognerebbe evitare che qualche imprenditore intraprenda un percorso diverso e soprattutto che possano venire fuori all’improvviso associazioni e magari cooperative pronti a dedicarsi a tale attività. Fronteggiare un tale fenomeno sia ben chiaro non significa essere razzista, come qualche benpensante potrebbe senz’altro sostenere, ma per la maggior parte della popolazione sorrentina costituisce sopravvivenza. Pertanto si sommerebbe disperazione a disperazione con un risultato del tutto imprevedibile per un territorio, in cui la ricchezza proveniente dal turismo continua ad essere un privilegio soltanto per pochi. Mentre la maggior parte della popolazione, composta da lavoratori stagionali, continua ad a lottare per la sopravvivenza soprattutto durante il lungo periodo invernale. Quando 35 euro al giorno, come il Governo versa per ogni immigrato, costituisce senz’altro un miraggio per tanti disoccupati. Inoltre una eventuale immissione di immigrati nel nostro tessuto sociale comporterebbero senz’altro ulteriori problematiche in materia di sicurezza, che oltre a minare il nostro turismo, inizierebbe ad allarmare la popolazione di un territorio, che attualmente nonostante un folto schieramento di personale di Pubblica Sicurezza sembrerebbe, si dice per mancanza di mezzi, non tutelato in maniera esemplare. A tale proposito bisognerebbe ricordare le preoccupazioni e le paure vissute lo scorso inverno dalle popolazione collinari, di Sant’Agata e Torca in particolare, quando una banda di ladri, si suppose di extracomunitari, scorrazzò per mesi lungo il territorio, beffeggiando quasi i Tutori dell’Ordine, facendo razzìa persino di maiali e galline. Figuriamoci cosa succederebbe se alla popolazione immigrata, già presente in penisola, che divide le problematiche relative alla sopravvivenza con gran parte della popolazione natìa, si unissero altri disperati. Su tale argomento sarebbe ulteriormente utile che le Autorità e gli Enti istituzionali preposti ,in particolar modo la Prefettura, oltre a dedicarsi alla soluzione delle innumerevoli problematiche che da decenni attanagliano il territorio, si organizzassero nel censire la popolazione extracomunitaria già presente da anni in penisola sorrentina. Oltre alle criticità legate alla popolazione rom, che nonostante i drastici provvedimenti, sembrerebbe in aumento, non bisognerebbe dimenticare quella gran parte di poveri disperati, che sempre più spesso, togliendo occupazione alla popolazione locale, sono costretti a lavorare in nero oppure sottopagati , impiegati persino presso strutture ricettive. Alloggiati in strutture di fortuna, talvolta abusive, delle zone collinari, fittate da persone senza scrupoli che da anni vedono nel fenomeno immigratorio una situazione da sfruttare. In tal modo sicuramente verrebbe fuori uno scenario senz’altro preoccupante ma che confermerebbe che ,la penisola sorrentina, in materia di immigrazione, la sua parte la sta facendo già da tempo. Sottolineando che la descritta rappresenta senz’altro una opinione, del tutto discutibile, di chi da anni racconta il nostro territorio, con le sue problematiche e le sue vicissitudini , si ribadisce che ulteriori presenze rappresentate da migranti, oltre a far arricchire i soliti personaggi senza scrupoli, che senz’altro continuerebbero a lucrare su tali disperazioni, comprometterebbe in maniera definitiva la nostra economia turistica. Dalla quale la maggior parte della popolazione trae quel sostentamento necessario per sopravvivere. – 12 gennaio 2017 salvatorecaccaviello